La politica cieca ed ipocrita di fronte al Dio denaro

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PIOMBINO 22 novem­bre 2015 — È notizia di oggi l’ar­ri­vo nel Por­to di Piom­bi­no di un cari­co di esplo­sivi des­ti­nati all’Ara­bia Sau­di­ta. Nul­la di sor­pren­dente, oserem­mo dire, siamo ormai abit­uati ad una polit­i­ca che, col naso tura­to a tut­ti i liv­el­li, si dimostra cieca e ipocri­ta di fronte al Dio denaro. Ancor meno dovrem­mo sor­pren­der­ci se guardiamo un po’ più in là del nos­tro naso. Fre­quen­ti e alla luce del sole, infat­ti, sono le vis­ite in Medio Ori­ente dei vari pre­mier alter­natisi al gov­er­no nazionale negli ulti­mi anni, Ren­zi com­pre­so, che pro­prio poche set­ti­mane fa ha usato la corte­sia di recar­si per­sonal­mente negli Emi­rati Ara­bi per con­sol­i­dare i pat­ti com­mer­ciali fra gli Sta­ti, com­posti in larga parte dal­l’e­s­portazione da parte del­la flori­da indus­tria bel­li­ca ital­iana ver­so i Pae­si del Nord Africa, in cam­bio di sol­di a palate e petro­lio a buon mer­ca­to. Poco impor­ta se in quei Pae­si vige la Shaaria (la legge islam­i­ca, che vio­la i dirit­ti umani), poco impor­ta se non sono anco­ra chiari i lega­mi di quei gov­erni con espo­nen­ti del ter­ror­is­mo inter­nazionale, e così, turan­dosi il naso, o forse res­pi­ran­do a pieni pol­moni l’odore dei sol­di facili, fre­gan­dosene del des­ti­no del­la “mer­ce” che andi­amo ad esportare, cre­ano lavoro e denaro. Ma l’I­talia ripu­dia la guer­ra, c’è scrit­to nel­la Cos­ti­tuzione, e siamo vici­ni al popo­lo francese. Più vici­ni di quan­to pen­si­amo. Siamo lì, per­ché è l’in­dus­tria bel­li­ca che for­nisce gli stru­men­ti di morte al ter­ror­is­mo, e quel­la ital­iana è fra le più attive e in salute del­l’oc­ci­dente. Forse è questo che inten­de­vano i politi­ci locali quan­do, dopo i fat­ti di Pari­gi, si sono affret­tati a lavar­si la coscien­za man­i­fe­s­tando, con tan­to di bandiere e frasi di cir­costan­za , la vic­i­nan­za al popo­lo francese. Ma non una paro­la di con­dan­na alla polit­i­ca nazionale, com­plice e parte atti­va e inte­grante del sub­do­lo mec­ca­n­is­mo di guer­ra e paci­fi­cazione che miete vit­time e ali­men­ta ter­rore da decen­ni tra i popoli. Coeren­za, questo chiede il Movi­men­to 5 Stelle a tut­ti i liv­el­li nazion­ali, già da mesi con i pro­pri par­la­men­tari, e coeren­za chieder­e­mo anche alla polit­i­ca locale. Nel prossi­mo con­siglio comu­nale chieder­e­mo quin­di spie­gazioni al Sin­da­co in per­sona del con­trib­u­to che anche Piom­bi­no, con i nos­tri sol­di e la nos­tra pau­ra, dà alla situ­azione di ten­sione inter­nazionale. Fare­mo pres­sione e chieder­e­mo pres­sione ai liv­el­li supe­ri­ori del­lo Sta­to, pre­tenden­do una con­dan­na unanime, forte e razionale alla polit­i­ca inter­nazionale, insis­ten­do dove pos­si­bile per­ché il por­to di Piom­bi­no, la cit­tà di Piom­bi­no, i cit­ta­di­ni di Piom­bi­no non pren­dano mai più parte indi­ret­ta­mente ad alcu­na oper­azione bel­li­ca, ital­iana o straniera che sia, per­ché di questo si trat­terebbe.

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

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