La politica ondivaga, se non camaleontica, di Parodi

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pervenuta in redazione

SUVERETO 11 gen­naio 2017 — Si è da poco rin­no­va­to il Con­siglio del­la Provin­cia di Livorno. Il PD ha ottenu­to la mag­gio­ran­za asso­lu­ta con l’elezione di 8 con­siglieri su 12, segui­to dal­la lista di Cen­trode­stra con 2 e dal­la lista Assem­blea Demo­c­ra­t­i­ca, che dai 6 seg­gi che ave­va è sce­sa a soli 2.
Tra i due con­siglieri di Assem­blea Demo­c­ra­t­i­ca non com­pare il can­dida­to capolista Giu­liano Par­o­di, sin­da­co di Suvere­to, già esclu­so dal Con­siglio provin­ciale nelle prece­den­ti elezioni del 2014, e nep­pure il con­sigliere provin­ciale uscente Simone Don­no­li, che a Suvere­to siede sui banchi del grup­po di mag­gio­ran­za Assem­blea Popo­lare.
Inizia quin­di con un’altra scon­fit­ta il nuo­vo anno per Par­o­di, dopo la recente batos­ta subi­ta a Suvere­to il 4 dicem­bre 2016 in occa­sione del ref­er­en­dum cos­ti­tuzionale, che nel paese in cui gov­er­na ha vis­to vin­cere il SI con il 58%, nonos­tante il sin­da­co stes­so si fos­se stren­u­a­mente spe­so in pri­ma per­sona per il NO, anche con ester­nazioni sui social “fuori dal comune”.
Pochi giorni pri­ma del voto provin­ciale, ricor­diamo, Par­o­di ave­va esalta­to sul­la stam­pa la pro­pria lista Assem­blea Demo­c­ra­t­i­ca, di oppo­sizione al PD (il suo bersaglio fis­so), com­pos­ta dalle liste civiche dell’intera provin­cia e da Rifon­dazione Comu­nista, come man­i­festo del­la “voglia di cam­bi­a­men­to dei cit­ta­di­ni”.
Ecco, anco­ra una vol­ta Par­o­di non ha trova­to segui­to, abban­do­na­to anche dal Movi­men­to 5 Stelle, che nel 2014 lo ave­va sostenu­to, a tal pun­to che lo stes­so Par­o­di su face­book ha dichiara­to “cre­de­vo che lo spir­i­to 5 Stelle fos­se un’idea e non una serie di ordi­ni. Ricor­do quan­do nel 2008 parte­ci­pa­vo con Gril­lo and Com­pa­ny alla cos­ti­tuzione del movi­men­to era­no altri i prin­cipi base”.
Alla luce di ciò, ci ven­gono spon­ta­nee alcune rif­les­sioni. La pri­ma riguar­da la col­lo­cazione polit­i­ca piut­tosto ondi­va­ga, se non cama­le­on­ti­ca, di Par­o­di, che lo ha por­ta­to a pre­sen­tar­si, in un pas­sato non tan­to remo­to, pri­ma come indipen­dente, poi come “rifon­daro­lo”, quin­di “grilli­no” e ora non si com­prende bene cosa.
La sec­on­da, cer­ta­mente più pre­oc­cu­pante, riguar­da l’isolamento isti­tuzionale in cui in questi anni del­la sua leg­is­latu­ra ha rel­e­ga­to Suvere­to, non soltan­to dal resto del­la Val di Cor­nia, ma, adesso, anche del­la provin­cia.
Sarà anche per questi suoi insuc­ces­si che ha deciso, con tan­to di pub­bli­co annun­cio, di aver chiu­so il suo pro­fi­lo face­book?

Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co — Sez. Nor­ma Par­en­ti — Suvere­to

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