La politica è succube dei dirigenti comunali

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 10 mag­gio 2017 — La vicen­da dei Con­sigli di quartiere, dopo mesi e risorse but­tati dietro ad organ­is­mi com­posti di nom­i­nati anziché di elet­ti ed aven­ti uni­ca­mente potere con­sul­ti­vo, per­me­tte di tirare le prime somme in ter­mi­ni di espe­rien­ze acquisite e risul­tati ottenu­ti. Un bilan­cio che, sot­to alcu­ni aspet­ti, non può che las­cia­re delu­so o con­trari­a­to chi come il sot­to­scrit­to è sta­to nom­i­na­to da Spir­i­to Libero come con­sigliere di Salivoli, assumen­dosi coscien­ziosa­mente la respon­s­abil­ità di ref­er­ente del­la I° Com­mis­sione (ambi­ente, deco­ro urbano e ter­ri­to­rio). Cre­den­do nel­la parte­ci­pazione la nos­tra lista civi­ca, uni­ca forza del panora­ma locale, nell’arco di tut­to lo sfi­brante e stru­men­tal­iz­za­to caso dei Con­sigli di quartiere ha cer­ca­to di super­are l’impasse in modo prag­mati­co, ripe­tendo che le con­trad­dizioni era­no intrin­seche a tut­ta la vicen­da ed avan­zan­do un con­cre­to prog­et­to di “Forum Civi­co” sul mod­el­lo di molte realtà europee, che rin­forzi cioè la pre­sen­za dei servizi comu­nali la dove c’e’ un vero e pro­prio decen­tra­men­to (Riotor­to, Pop­u­lo­nia / Fiorenti­na e Salivoli).
L’esatta debolez­za dell’attuale organ­is­mo Con­siglio di quarti­er si misura infat­ti quan­do si deve con­statare come la polit­i­ca si ritro­vi “suc­cube” dei diri­gen­ti comu­nali, su sug­ger­i­men­ti e pro­poste di inter­ven­ti o miglio­ra­men­ti in favore del­la cit­tad­i­nan­za. Un esem­pio con­cre­to sono le urgen­ti richi­este di risol­vere il prob­le­ma dell’anagrafe dis­tac­ca­ta a causa del­la scar­sità di per­son­ale abil­i­ta­to al servizio. La rispos­ta è emblem­at­i­ca: non c’è per­son­ale, non si può assumere. Rispos­ta che è inac­cetta­bile, per­ché con un po’ di buona volon­tà e tenen­do in con­sid­er­azione alcu­ni sug­ger­i­men­ti da noi fat­ti sarebbe pos­si­bile miglio­rare tale servizio, avvian­do così la risoluzione del prob­le­ma. Ma anche su altri sug­ger­i­men­ti pos­so affer­mare, sen­za tema di smen­ti­ta, che su tut­to quan­to è sta­to indi­ca­to o prospet­ta­to non c’è sta­ta da parte loro neanche una par­ven­za di inter­esse né di volon­tà, tan­tomeno dei col­lo­qui di con­fron­to per affrontare seri­amente cer­ti prob­le­mi. Il mantra è il soli­to: non ci sono sol­di. Sicu­ra­mente vero, ma solo in parte, per­ché piut­tosto sem­bra che cer­ti sug­ger­i­men­ti vengano pre­si sot­togam­ba, sen­za volon­tà di appli­car­si ad essi e pref­er­en­do sem­mai perder­si in cose dove o non occorre pren­dere deci­sioni oppure si trat­ta di deci­sioni che comunque non com­por­tano respon­s­abil­ità. Dove invece occorre met­ter­ci la fac­cia si svi­co­la, ques­ta è sem­mai la realtà.
Un altro esem­pio in tal sen­so può essere il bilan­cio del Comune di Piom­bi­no: mille numeri ingar­bugliati pre­sen­tati in extrem­is ai quartieri e fat­ti assumere alla polit­i­ca sen­za dis­cus­sione, sen­za appro­fondi­men­ti né chiari­men­ti sui vari capi­toli di spe­sa. Io stes­so ave­vo chiesto alcune delu­ci­dazioni e mi è sta­to rispos­to che sono ques­tioni com­pli­cate e che bisogna avere fidu­cia dei tec­ni­ci e dei diri­gen­ti. Sul­la fidu­cia al sin­da­co e alla sua giun­ta sono d’accordo, ma se ques­ta deve essere addirit­tura cieca o blin­da­ta nei con­fron­ti dei tec­ni­ci ovvi­a­mente mi doman­do: a cosa serve la polit­i­ca? A dare ind­i­rizzi, si dice, ma se nei fat­ti questi ind­i­rizzi ven­gono intral­ciati o peg­gio smen­ti­ti, allo­ra sarebbe più cor­ret­to dire che la vera polit­i­ca la fan­no i diri­gen­ti, for­ti del­la loro posizione al mot­to di “i politi­ci passano,ma i diri­gen­ti restano”.
E in tale con­testo a chi gioverebbe pren­der­si dunque delle respon­s­abil­ità? Tan­to meglio las­cia­re le cose come stan­no, non pren­der­si tante brighe che tan­to lo stipen­dio res­ta il soli­to e alla fine del mese arri­va comunque ed al net­to di respon­s­abil­ità. Il vero para­dos­so è che tut­to il pop­ulis­mo e l’antipolitica han­no prodot­to questo per­ver­so effet­to a dan­no delle tasche dei cit­ta­di­ni che pagano le tasse, ovvero che la polit­i­ca di qualunque col­ore sia non ha più la forza per far­si rispettare e quin­di tal­vol­ta si deve cieca­mente fidare, talal­tra tacere se non addirit­tura finire ostag­gio, dei cosid­det­ti tec­ni­ci, sal­vo poi pagar­ne le con­seguen­ze elet­torali.

Ettore Feré
Con­sigliere di Quartiere
Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

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