La proposta indecente di Iren

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SUVERETO 24 mag­gio 2016 — Il 23 mag­gio IREN risponde ai sin­daci di ASA sul­la pro­pos­ta usci­ta fuori dal­l’ul­ti­ma assem­blea del 10 mag­gio, dove si chiede­va a IREN di fare aumen­to di cap­i­tale per gara gas ma restando sot­to il 49%, las­cian­do invari­a­to lo statu­to e il coman­do sal­da­mente in mano pub­bli­ca.
“Nel­la let­tera IREN, per voce del suo A.D. Mas­si­m­il­iano Bian­co, for­mu­la una pro­pos­ta a mio avvi­so inde­cente” com­men­ta il Sin­da­co di Suvere­to, Giu­liano Par­o­di “con un escamo­tage l’au­men­to di cap­i­tale portrebbe IREN al 49,9% ma di fat­to con dirit­to di voto nelle assem­blee ordi­nar­ie del 53,7%, e chiede inoltre le seguen­ti garanzie: IREN puo’ nom­inare e revo­care i mem­bri del con­siglio di ges­tione, autono­mia totale nelle deci­sioni iner­en­ti l’at­tuazione delle linee gui­da, val­u­tazione autono­ma del­l’­op­er­a­to dei mem­bri del con­siglio di ges­tione attra­ver­so l’ap­provazione del bilan­cio di eser­cizio e le deci­sioni con­seguen­ti, eser­cizio autonomo del­la direzione del­la soci­età. Inoltre pro­pone la dimin­uzione dei mem­bri del con­siglio di sorveg­lian­za dagli attuali 11 a 9 con 5 mem­bri nom­i­nati da IREN. In questo sce­nario l’organo di con­trol­lo sarebbe anch’es­so total­mente in mano al pri­va­to che farebbe da con­trol­lore di se stes­so.”
In defin­i­ti­va la sca­la­ta com­ple­ta del­la soci­eta’ ASA da parte di IREN con, al ter­mine del­la ricap­i­tal­iz­zazione, i soci di parte pub­bli­co a fare da spet­ta­tori nel­la soci­età, sen­za voce in capi­to­lo.
L’au­men­to di cap­i­tale ipo­tiz­za­to in 25 mil­ioni di euro, nel­la nuo­va for­mu­lazione scen­dono di fat­to a 15 mil­ioni di euro, ed ulte­ri­ori 10 mil­ioni, frut­to di un finanzi­a­men­to final­iz­za­to alla gara per la dis­tribuzione del gas che IREN farebbe ad ASA a tas­so Euri­bor.
“Più che un aumen­to di cap­i­tale sarà un aumen­to di indeb­ita­men­to, con IREN che fa da finanziaria alla nos­tra soci­eta’” con­tin­ua Par­o­di “ a cui si aggiun­gono altri 30 mil­ioni di euro di finanzi­a­men­to frut­tif­ero, che IREN erogherebbe a favore di ASA a con­dizioni di mer­ca­to, ed avente sca­den­za 2026.”.
Come se non bas­tasse IREN det­ta anche le regole, ed impone una scadenza/ultimatum ai sin­daci nel­la data del 10 giug­no 2016 alle ore 16.00 per aval­lare queste deci­sioni pena la mes­sa in ven­di­ta delle azioni di ASA che egli dispone.
Inac­cetta­bile a mio avvi­so questo atteggia­men­to del socio pri­va­to di una soci­età che ha chiu­so in atti­vo l’e­ser­cizio 2015,  che ha già un piano inves­ti­men­ti fino al 2026 di oltre 100 mil­ioni già approva­to dal­l’AIT e quin­di non è cer­to nelle con­dizioni di dovere rap­i­da­mente pren­dere deci­sioni così impor­tan­ti che di fat­to san­cir­ereb­bero la totale ces­sione al pri­va­to del­la ges­tione del servizio idri­co del­la nos­tra provin­cia e non solo.
“Ques­ta oper­azione “ con­clude il Sin­da­co Par­o­di “va fer­ma­ta in ogni modo, resp­in­gen­do al mit­tente la nuo­va pro­pos­ta che cer­ca anche di gettare fumo negli occhi ai cit­ta­di­ni, las­cian­do for­mal­mente il pub­bli­co al 51% ma svuotan­do­lo di ogni potere. Il prossi­mo appun­ta­men­to sarà il 26 mag­gio con l’assem­blea soci ASA dove si nom­i­narà il nuo­vo con­siglio di sorveg­lian­za e a seguire il nuo­vo pres­i­dente del­la soci­età, che mi auguro siano reale espres­sione delle volon­tà dei sin­daci e dei cit­ta­di­ni tut­ti, che nel 2011 votarono per una gov­er­nance pub­bli­ca del nos­tro bene comune acqua.”.

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