La raccolta differenziata che non si fa
PIOMBINO 18 ottobre 2013 — Mentre è tutta impegnata in bonifiche e progettazione di impianti produttori di energia elettrica, tutto naturalmente con denaro pubblico, l’Asiu non fa invece ciò che istituzionalmente è chiamata a fare e cioè una valida ed efficiente raccolta dei rifiuti solidi urbani. E così la raccolta differenziata, che per legge nazionale del 2006 dovrebbe arrivare almeno al 65% di tutti i rifiuti, oscilla tra il 36,81% di Campiglia e il 48,31 di San Vincenzo. La situazione è addirittura in peggioramento dal 2010, fatta eccezione per Suvereto, così come risulta dai documenti ufficiali della Regione Toscana.
Peggio dell’ Ato Toscana Costa dove si trova ora la Val di Cornia e perfino dell’ Ato Toscana Sud dove si troverà (il modo è ancora da capire) a partire dal gennaio 2014.
Gli abitanti della Val di Cornia oltretutto continueranno a trovare (per alcuni aumenterà) nelle loro bollette l’addizionale del 20% che viene proprio pagata per il mancato raggiungimento dei minimi di raccolta differenziata stabiliti per legge.