CONTESTAZIONI AL PERCORSO PARTECIPATIVO DELLA SOCIETA' DELLA SALUTE

La sanità aspetta ancora i finanziamenti regionali

· Inserito in News dal territorio

PIOMBINO 19 feb­braio 2020 — L’ Assem­blea dei Soci del­la Soci­età del­la Salute (SdS), cioè i Comu­ni di Bib­bona, Casale Marit­ti­mo, Castag­ne­to Car­duc­ci, Castel­li­na Marit­ti­ma, Ceci­na, Guardis­tal­lo, Mon­tes­cu­d­aio, Ripar­bel­la, Rosig­nano Marit­ti­mo, San­ta Luce, Campiglia Marit­ti­ma, Mon­tever­di Marit­ti­mo, Piom­bi­no, San Vin­cen­zo, Sas­set­ta e Suvere­to e dall’Azienda USL Toscana Nord Ovest, ha deciso il 13 gen­naio 2020

Il Diret­tore Gen­erale dell’ USLTNO ha affer­ma­to che “La Regione Toscana pre­dis­porrà un atto con cui san­cirà che il prog­et­to ha com­ple­ta­to l’iter, pren­den­done atto e impeg­nan­dosi a finanziar­lo sec­on­do un crono­pro­gram­ma rispet­toso del­la tem­p­is­ti­ca nec­es­saria alla real­iz­zazione delle opere con­tenute nel prog­et­to” ed ha invi­ta­to a  “cos­ti­tuire un Tavo­lo di Lavoro per decidere con­giun­ta­mente le pri­or­ità per­ché gli inter­ven­ti sono numerosi e richiedono un per­cor­so di almeno due anni, quin­di 2020 e 2021″.
Il Diret­tore Gen­erale ha anche comu­ni­ca­to “l’impegno ver­bale da parte del­la Regione — Pres­i­den­za e Asses­so­ra­to — all’adozione da parte del­la Regione di un atto for­male che recepis­ca il Prog­et­to e il Ver­bale del­la Com­mis­sione e finanzi gli inter­ven­ti, a chiusura del per­cor­so e come impeg­no politi­co a dimostrazione del­la coeren­za degli atti, con la pre­vi­sione di un crono­pro­gram­ma dell’erogazione delle risorse”.
Di fronte all’o­biezione del Vicepres­i­dente del­la SdS che ril­e­va­va “come un finanzi­a­men­to pluri­en­nale sec­on­do un crono­pro­gram­ma, nell’eventualità di una insta­bil­ità polit­i­ca, potrebbe non garan­tire la ricezione dei finanzi­a­men­ti pre­visti da parte del­la SdS” il Diret­tore Gen­erale ha ril­e­va­to che “una Delib­era Regionale è un atto di impeg­no for­male che non può essere dis­conosci­u­to”.

Ad oggi nes­suna delib­er­azione for­male regionale è sta­ta approva­ta per cui non rimane che ripro­porre i dub­bi che Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ha espres­so, sal­vo smen­tite future, nel­l’ar­ti­co­lo La san­ità mor­ta o mori­bon­da sot­to un mare di carte del 20 gen­naio 2020:
È forte il dub­bio che più che pro­gram­mi real­is­ti­ci, attua­bili e ver­i­fi­ca­bili, pos­sano essere quei piani che  la stes­sa Regione Toscana  affer­ma ten­dere “a sovras­ti­mare l’ammontare degli inves­ti­men­ti di cui si prevede la real­iz­zazione nel peri­o­do ogget­to di piani­fi­cazione, basan­dosi, evi­den­te­mente, più sul­la misura dei fab­bisog­ni emer­gen­ti che sul­la effet­ti­va “capac­ità pro­dut­ti­va” dei Dipar­ti­men­ti Tec­ni­ci delle aziende san­i­tarie (i cui organi­ci non pos­sono essere dimen­sion­ati alle neces­sità teoriche, per com­pren­si­bili esi­gen­ze di com­pat­i­bil­ità con l’equilibrio eco­nom­i­co), e sot­tosti­man­do i tem­pi di aggiu­di­cazione delle gare per l’assegnazione delle for­ni­ture e/o dei lavori”.
Insom­ma piani che o non si attuano o non si attuano negli anni sta­bil­i­ti”.

Un per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo con­tes­ta­to
PIOMBINO 20 feb­braio 2020
— La Soci­età del­la Salute Val­li Etr­usche infor­ma che “si è svolto il 19 feb­braio il ter­zo appun­ta­men­to del per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo per l’elaborazione del  Piano Inte­gra­to di Salute del­la Soci­età del­la Salute Val­li Etr­usche.
L’incontro, che si è aper­to con momen­ti di ten­sione per le proteste sul­la ges­tione dei servizi ospedalieri, si è invece svolto in un cli­ma di grande parte­ci­pazione atti­va da parte dei cit­ta­di­ni, che han­no rac­colto l’invito del­la SdS volto a con­di­videre sug­ger­i­men­ti e pro­poste con l’obiettivo di giun­gere all’elaborazione di un atto pro­gram­ma­to­rio parte­ci­pa­to. Un ruo­lo impor­tante per la buona rius­ci­ta dell’incontro è sta­to gio­ca­to da Simurg Ricerche, che ha con­dot­to i lavori con com­pe­ten­za e pro­fes­sion­al­ità.”.
Di segui­to l’in­ter­ven­to let­to fuori dal­l’aula da Rober­ta Degani rap­p­re­sen­tante del Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no — Val di Cor­nia.
Il “piano ospedale uni­co Valle degli etr­uschi” non ci con­vince affat­to: evi­den­zi­amo come in questo prog­et­to l’ospedale di Piom­bi­no sia asso­lu­ta­mente dimen­ti­ca­to, tut­ti gli inves­ti­men­ti pro­gram­mati sono sta­ti di fat­to dirot­tati ver­so l’ospedale di Ceci­na.
Si san­cisce la scom­parsa del­la car­di­olo­gia di Piom­bi­no, non si ripar­la di pun­to nasci­ta o di mater­na infan­tile a Piom­bi­no, non si par­la del futuro del­la chirur­gia o dell’area chirur­gi­ca in gen­erale, orto­pe­dia com­pre­sa, per il Pron­to Soc­cor­so nuo­vo c’è da aspettare anni a Piom­bi­no.
Di fat­to si san­cisce la morte di Vil­la­ma­ri­na.
Quel­lo che ci sfugge è il razionale: con l’evoluzione dei tem­pi il benessere delle per­sone dovrebbe miglio­rare e invece sti­amo assis­ten­do a un peg­gio­ra­men­to delle con­dizioni del benessere delle per­sone.
In questo caso si sta par­lan­do del benessere lega­to all’assistenza san­i­taria.
Spie­gate­ci per­ché l’assistenza san­i­taria per noi e per i nos­tri figli deb­ba essere oggi peg­giore di quel­la ris­er­va­ta ai nos­tri gen­i­tori. Esi­giamo una spie­gazione e non un per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo che ha solo il sen­so di coin­vol­gere i cit­ta­di­ni, pri­ma delle votazioni region­ali guar­da caso, in un prog­et­to che ci por­ta indi­etro di più di 70 anni. Pre­tendete da noi di parte­ci­pare a un per­cor­so che sarà com­ple­ta­mente guida­to da voi che avete già fis­sato il vostro obi­et­ti­vo, indipen­den­te­mente da quel­lo che i cit­ta­di­ni ne pen­sano.
I cit­ta­di­ni rivogliono il loro ospedale, vogliono che i loro figli e nipoti nascano a Piom­bi­no, che sulle loro gen­er­al­ità ci sia scrit­to nato a Piom­bi­no, non a Ceci­na o a Livorno o peg­gio anco­ra a Pisa.
Non vor­rem­mo essere costret­ti , famiglia per famiglia a elab­o­rare piani di emer­gen­za per affrontare situ­azioni critiche con­nesse ad even­ti quali par­to, infar­ti, lesioni orto­pe­diche, crisi res­pi­ra­to­rie, ictus, ecc.
Questo è quel­lo a cui si sta preparan­do la cit­tad­i­nan­za di Piom­bi­no suo mal­gra­do, sapen­do di non potere con­tare su una assis­ten­za san­i­taria pronta ed effi­cace. A mag­gio voter­e­mo per le region­ali, tut­ta la val di Cor­nia voterà per il dirit­to alla salute e quin­di per chi vor­rà man­tenere in auge l’ospedale che serve la Val di Cor­nia e l’ iso­la d’El­ba.
Per questo moti­vo come comi­ta­to abbi­amo deciso di non parte­ci­pare al vostro per­cor­so in quan­to non vogliamo essere coin­volti in deci­sioni che avran­no un effet­to dis­as­troso per la nos­tra comu­nità”.

Lo sfo­go di un cit­tadi­no
PIOMBINO 20 feb­braio 2020 — Non vor­rei fare l’avvo­ca­to del diavo­lo ma, a mio esclu­si­vo parere, “il sapore” del­l’in­con­tro di oggi sape­va di ran­ci­do, dove per “ran­ci­do” inten­do final­iz­za­to alla con­fer­ma di deci­sioni già assunte, vec­chie, appun­to “ran­cide”.
A tale tito­lo, è evi­dente, che il Comi­ta­to del­la Salute Pub­bli­ca, avrebbe potu­to, attra­ver­so la sen­si­bi­liz­zazione dei pre­sen­ti, met­tere il sas­soli­no negli ingranag­gi.
Che io ricor­di, quan­do venne trasfer­i­to l’ospedale da Via Bor­go alla Noce a Vil­la­ma­ri­na (era cer­ta­mente una fase di svilup­po, di cresci­ta e l’e­cono­mia tira­va), non ci furono incon­tri con i cit­ta­di­ni sim­ili a quel­lo odier­no!
Adesso si vuole “strin­gere”, ed è oppor­tuno ottenere il con­sen­so.
La popo­lazione di Piom­bi­no tende ad un invec­chi­a­men­to medio cres­cente (poche nascite, mag­a­ri a Livorno), ed ha, quin­di, mag­giore neces­sità di essere assis­ti­ta, appun­to, cura­ta, cure che si som­min­is­tra­no negli ospedali che, per con­tro, si vogliono ridurre.
Scusate lo sfo­go!

 

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