La sanità della Val di Cornia con Cecina da subito
PIOMBINO 11 febbraio 2015 — «Unendo i due distretti in un unico ambito territoriale, gli ospedali di Piombino e di Cecina possono rappresentare un nucleo ospedaliero diversificato ma di livello anche specialistico. Avremo in tal modo una rete distrettuale forte e una rete ospedaliera di livello specialistico. ».
Questo è quanto afferma l’assessore Di Giorgi intervenendo nel dibattito avviato da Fabrizio Callaioli di Rifondazione Comunista e Francesco Ferrari di Forza Italia. Molto bene.Era ora. Si dice che solo gli stupidi non cambiano idea e che sbagliare è umano e quindi quando si capisce di avere sbagliato strada è buona regola cambiarla.
Dico molto bene perchè finalmente s’inizia una discussione seria su di un tema come quello dei servizi socio-sanitari completamente e colpevolmente disatteso negli ultimi dieci anni. Le conseguenze sono visibili a tutti: perdita di competitività della struttura ospedaliera e peggioramento complessivo dei servizi sociali e sanitari nel territorio della Val di Cornia. Basta provate a chiedere un appuntamento per eseguire degli accertamenti diagnostico-strumentali presso il Cup dell’ASL.
La risposta è spesso sbalorditiva e suona pressochè così: “ Ci rivediamo fra un semestre perchè prima c’è da pagare il ticket “. L’Ospedale negli ultimi dieci anni ha perduto diversi primariati e fra quelli che sono rimasti ce n’è qualcuno a scavalco con Cecina e Portoferraio.
Ora non è difficile immaginare quanto possa funzionare bene un’ organizzazione aziendale che vede i propri operatori spostarsi quasi tutti i giorni una volta nella struttura a nord e un’altra oltre il mare. Come si potrà capire bene la copertura professionale specialistica è giocoforza indebolita da una tale programmazione. Se poi aggiungiamo che in certe aree chirurgiche, come ad esempio otorino e oculistica, ci sono delle notti durante la settimana nei quali non vi un medico reperibile la frittata è servita perchè in quel caso bisognerà spostarsi su Cecina o Livorno per un’ urgenza nemmeno tanto grave.
Le parole della Di Giorgi fanno intendere che viene finalmente accantonata quella fantasiosa e, per i tempi che corrono, poco praticabile idea della costruzione di un ospedale a Riotorto a servizio di Massa, Follonica e Piombino.
Con quelle parole l’assessore ha rimesso la palla al centro e ha deciso di giocare una partita vera.
Chi l’ha preceduta aveva pensato di rinviare la cosa a tempi migliori e nel frattempo aveva lanciato l’ennesima promessa fantasiosa.
Ha onor del vero l’idea di una stretta collaborazione con Cecina non nasce ora perchè come molti sanno risale a una decina di anni fa. Il fatto è che non è stata mai coltivata con la determinazione che meritava e questo per miopie politiche argomentate con bizantini ragionamenti afferenti alll’insensato desiderio di un trasferimento a sud dei nostri interessi politico-sociali. Ora speriamo che la strada di cui parla la De Giorgi venga percorsa con determinazione e celermente perché non c’è più tempo da perdere. Siamo vicini al coma, una condizione che una volta patita, se non irreversibile, necessita di tempi lunghissimi per essere risolta.
Ma rimaniamo ottimisti e per questo auguriamo buon lavoro a quanti si prodigheranno al fine di trovare soluzioni concrete per ottenere su nostro territorio un servizio sanitario degno di questo nome.
Stile Libero sarà un attento osservatore di come si svilupperà questo tema e non farà mancare la sua voce sia che la cosa proceda bene sia al contrario se all’orizzonte si intraveda un naufragio.
E dunque appoggerà se sarà il caso di sostenere il lavoro fatto oppure censurerà con vigore l’azione delle istituzioni se queste si comporteranno come finora hanno fatto.
Non c’è bisogno di ricordare quanto la salute sia importante per tutti noi e quindi chi ha la responsabilità di tutelarla si assuma fino in fondo le proprie responsabilità.