La sanità piombinese non sia di serie B
PIOMBINO 19 gennaio 2020 — In questi giorni si è rialzata la discussione sul futuro del nostro ospedale cittadino. Finanziamenti promessi dalla Regione mai arrivati, reparti sofferenti, personale medico insufficiente e mancante.
Fratelli d’Italia Piombino è molto preoccupata per la città e i suoi cittadini. Una città come Piombino merita risposte certe e rispetto anche per quanto concerne la sanità, perciò vogliamo che gli investimenti promessi siano erogati al più presto in nome di un’efficienza maggiore che non sia solo sulla carta per permettere ai piombinesi e agli abitanti della Val di Cornia di trovare quelle risposte ai loro bisogni che al momento però sono costretti a soddisfare andando altrove.
“La legge regionale sull’area vasta nord ovest aveva sancito appositamente per gli ospedali di Piombino e Cecina la creazione di un polo unico dove fossero garantite ai cittadini del territorio tutte le prestazioni. Al momento però si registra un indebolimento inconcepibile dell’ospedale di Piombino che ha visto
- togliersi la chirurgia oculistica;
- l’indebolimento di ortopedia;
- la neurologia dove è rimasto un solo medico e non si acquistano neppure più le attrezzature;
- gli otorini che devono affrontare varie criticità;
- la cardiologia che, dopo vari pensionamenti tra cui il primario, è rimasta coperta con soli quattro medici che non riescono a fornire tutte le prestazioni previste.
Per ultimo, ma non certamente per importanza, abbiamo un pronto soccorso che, nonostante la grande responsabilità del personale operante, non riesce sempre a stabilizzare i pazienti per poi trasferirli nei vari reparti e che oltretutto dovrebbe essere localizzato nei pressi delle diagnostiche e delle sale operatorie”.
Crediamo che i vari milioni di euro promessi per la provincia debbano servire subito per migliorare la formazione e la professionalità di tutti gli operatori, ma anche per la sicurezza della struttura ospedaliera.
L’integrazione tra gli ospedali di Piombino e di Cecina deve essere garantita al più presto in maniera efficace mantenendo le solite caratteristiche di un presidio provinciale vista anche la distanza tra le due aree e il capoluogo di provincia, perciò chiediamo alla Regione Toscana di applicare la legge fatta per il polo in questione.
Oltretutto vorremmo che non fosse penalizzata ancora una volta la nostra città per favorire magari altre zone della provincia che possono utilizzare ospedali di primario livello come Cisanello in quanto quei finanziamenti servono proprio per non creare una differenza enorme tra Piombino e il resto della Toscana trattando i piombinesi e gli abitanti della Val di Cornia come cittadini di serie B.
Fratelli d’Italia Piombino