La soluzione è mandare via chi ci governa
PIOMBINO 23 marzo 2017 — C’è poco da dire. Anche le affermazioni dell’onorevole Velo non dicono niente di nuovo riguardo al futuro della fabbrica. Volendo evitare di essere ridondanti, noi pensiamo che:
- se Rebrab e il Governo, ferma restando la presentazione di un piano industriale finanziato, arriveranno ad un accordo per il prolungamento dei due anni previsti dalla legge Marzano, se da una parte questo serve per non mettere alla fame centinaia di famiglie, dall’altra è il segno del fallimento totale delle politiche industriali governative del PD locale, regionale e nazionale, perché la situazione di Piombino per quanto riguarda la ripresa della produzione non cambia di una virgola;
- non riteniamo che la soluzione sia banalmente “mandare via Rebrab”, ma chi ci governa, come si è assunto la responsabilità di spengere l’altoforno, vero inizio della fine dello stabilimento, adesso si deve assumere la responsabilità di produrre un piano B sia nel caso Rebrab se ne vada sua sponte o meno, si deve assumere la responsabilità di trovare il modo, visto che per le banche lo fa, di intervenire direttamente con fondi pubblici per la ripresa della produzione, con Rebrab, senza Rebrab, con Jindal, senza Jindal o con entrambi.
Questo è l’obiettivo da perseguire, per cui lottare e per cui alzare il tono della protesta individuando il vero nemico, ovvero il Governo a marchio PD che finora scientemente ha scelto di buttare a mare l’intero apparato industriale nazionale. Pur avendo auspicato, al di là degli aspetti procedurali magari superabili data la criticità della situazione, uno sciopero generale considerando che tutte le categorie di lavoratori del comprensorio sono coinvolte nella crisi siderurgica, Rifondazione Comunista aderisce allo sciopero provinciale generale dei metalmeccanici del 24 marzo.
Rifondazione Comunista Circolo di Piombino