La stazione fonte di entrate per il Comune

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 17 set­tem­bre 2016 — La stazione di Campiglia, per l’amministrazione comu­nale, è un balzel­lo per fare cas­sa con le multe.
La stazione di Campiglia è ormai las­ci­a­ta da anni all’oblio da parte di ques­ta ammin­is­trazione: come Lista civi­ca lo abbi­amo denun­ci­a­to più volte ma un episo­dio accadu­to ieri non può non far riflet­tere su ques­ta zona.
Una sola cosa fun­ziona alla stazione: la pun­tuale attiv­ità di sanzione da parte del­la polizia munic­i­pale che gior­nal­mente som­min­is­tra decine di multe ai mal­cap­i­tati che parcheg­giano nei pres­si. La con­fer­ma la si è avu­ta pro­prio ieri quan­do un uffi­ciale del­la polizia sta­va pro­prio sanzio­nan­do varie auto­mo­bili che non ave­vano espos­to il dis­co orario. In quel­la situ­azione però un rap­p­re­sen­tante del­la nos­tra Lista civi­ca ha fat­to notare all’agente che il cartel­lo stradale che indi­ca­va l’obbligo era com­ple­ta­mente cop­er­to dal­la veg­e­tazione infes­tante l’area e che quin­di 14333613_1158852230870185_6105826080630940762_ngli auto­mo­bilisti non avreb­bero potu­to ved­er­lo. L’agente però non ha volu­to con­sid­er­are il fat­to, affer­man­do che alcune decine di metri più avan­ti il cartel­lo veni­va ripetu­to, e quin­di ha con­tin­u­a­to nel­la sua opera.
Da anni la stazione è divenu­ta il dimen­ti­ca­toio del­la cit­tà. Il luo­go che dovrebbe essere la por­ta di ingres­so del­la Val di Cor­nia e l’Elba per viag­ga­tori e tur­isti è oggi invece un’accozzaglia urban­is­ti­ca e di degra­do. Infat­ti qui coesistono attiv­ità alberghiere, ris­toran­ti, attiv­ità indus­tri­ali e nat­u­ral­mente gli abi­tan­ti. Il risul­ta­to è che ques­ta è divenu­ta una zona degra­da­ta e abban­do­na­ta con capan­noni vuoti e attiv­ità com­mer­ciali e ricettive mai fun­zio­nan­ti. Per finire l’amministrazione ha indi­vid­u­a­to pro­prio in quelle strut­ture alberghiere il luo­go dove ospitare cir­ca 60 richieden­ti asi­lo. Questi, iso­lati dal paese, sono costret­ti a rimanere bloc­cati lì, oppure rischiare la vita per cer­care di attra­ver­sare il cav­al­cavia a pie­di per rag­giun­gere il paese.
Al di là dell’accaduto cre­di­amo che ques­ta ammin­is­trazione invece di con­sid­er­are la stazione come trap­po­la per fare cas­sa, dovrebbe iniziare vera­mente a val­oriz­zarla ascoltan­do le esi­gen­ze degli abi­tan­ti che ci vivono e far assumere davvero la fun­zione di stazione del­la Val di Cor­nia e del­l’iso­la d’El­ba su cui fino ad oggi le ammin­is­trazioni han­no fat­to promesse, ma fat­ti nes­suno.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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