La Tari aumenterà e il Pd ne avrà la responsabilità
PIOMBINO 17 marzo 2016 — Quando nel 2011 le amministrazioni comunali Pd chiesero alla Regione di essere inserite nell’Ato sud per la gestione dei rifiuti, con motivazioni incomprensibili e mai suffragate da dati e documenti, ci raccontavano che andare con Grosseto, Arezzo e Siena avrebbe comportato minori costi, più efficienza e migliori servizi e che la dimensione gigantesca del gestore avrebbe permesso massicci investimenti e grandi risultati nella corretta gestione dei rifiuti.
Ora siamo in Ato sud, il gestore non è più l’ASIU ma Sei Toscana e tralasciando per il momento ogni valutazione di merito sull’appalto del servizio che è al centro di un’indagine giudiziaria, basterà dire che al di là dei buoni propositi, non ci sono elementi concreti per attuare una diversa gestione dei rifiuti, non c’è traccia dei giganteschi investimenti e le tariffe aumenteranno.
Per raggiungere gli obiettivi di portare dal 33 al 70% la raccolta differenziata in quattro soli anni e di portare al 50% la quota di materiali riciclati, annunciati anche negli incontri fatti in Val di Cornia che hanno confermato tutte le criticità, servirebbe una rivoluzione nella qualità e logica del servizio, che vada oltre l’acquisto di qualche nuovo cassonetto e alcuni nuovi automezzi. Non c’è traccia di un piano per la riduzione dei rifiuti, anzi nel nuovo ambito abbiamo anche l’obbligo di conferire 90.000 tonnellate di RSU l’anno all’impianto delle Strillaie di Grosseto pena il pagamento di sanzioni.
Dividendo la Toscana in tre sole macroaree, la Regione ha allontanato ulteriormente il servizio dai cittadini e dal controllo dei Comuni che diventano meri spettatori del tutto impossibilitati a condizionare le scelte del gestore unico. Un’altra privatizzazione pericolosa che riproduce tutti i meccanismi disastrosi già sperimentati nella gestione del servizio idrico.
I cittadini sappiano quali sono le responsabilità delle amministrazioni Pd:
- una politica, che consiste nell’ignorare i risultati del un referendum popolare che ha detto chiaramente che la gestione di servizi pubblici essenziali deve restare in mano pubblica,
- l’altra di aver deciso inopinatamente di cambiare Ambito accollandosi condizioni capestro e costi aggiuntivi per trasportare i nostri rifiuti urbani verso Grosseto, mentre lasciavano maturare all’ASIU un debito ancora non precisato e comunque non inferiore ai 20 milioni di euro.
Sono scelte che ora pesano sui costi del servizio e faranno aumentare le bollette e allontanano sempre di più i cittadini e i Comuni dai centri decisionali.
Comune dei Cittadini
Assemblea Popolare Suvereto
Assemblea Sanvincenzina
Un’altra Piombino