Nuove norme per la trasparenza delle amministrazioni
Si amplia per tutti la possibilità di poter consultare un atto di una pubblica amministrazione senza dover fare il giro delle sette chiese come spesso finora è accaduto. Nella seduta del 22 gennaio scorso il Consiglio dei ministri ha infatti approvato lo schema di decreto legislativo per il riordino della disciplina sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, da parte delle pubbliche amministrazioni e sui relativi diritti dei cittadini. Fra le novità previste l’introduzione dell’istituto dell’accesso civico. A fronte dell’obbligo previsto per le pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati, viene cioè riconosciuto il diritto a chiunque di richiedere i medesimi documenti, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione. In particolare l’articolo 5 del nuovo provvedimento riconoscendo a «chiunque» il diritto di accesso civico, lo estende anche a coloro che non sono portatori di alcun interesse giuridico diretto, concreto e attuale. La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al responsabile della trasparenza dell’amministrazione obbligata alla pubblicazione. Quest’ultima, entro 30 giorni, procede alla pubblicazione nel sito del documento, dell’informazione o del dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero comunica al medesimo l’avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale a quanto richiesto. Se il documento, l’informazione o il dato richiesto risultano già pubblicati nel rispetto della normativa vigente, l’amministrazione indica al richiedente il relativo collegamento ipertestuale.
La trasparenza è assunta quindi dal legislatore come principio ed obbligo di tutte le pubbliche amministrazioni. La trasparenza, dice il decreto legislativo, concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione . Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad un a buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.
La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’ utilizzo delle risorse pubbliche.