La variante proposta da Aferpi è perfetta così

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 30 otto­bre 2016 — Trick-or-treat (dol­cet­to o scherzet­to) ? Con queste parole, in prossim­ità del­la fes­ta di orig­ine celti­ca,  si potrebbe rias­sumere l’e­si­to del­la riu­nione del Con­siglio comu­nale di ieri: dopo cinque ore di dis­cus­sione, con fierez­za e sod­dis­fazione, la mag­gio­ran­za ha vota­to la vari­ante cd Afer­pi. Infat­ti, nonos­tante si affan­ni­no a dire il con­trario, tut­ta la doc­u­men­tazione rel­a­ti­va alla vari­ante viene pre­sen­ta­ta con il logo dell’industria, non si è ten­ta­to neanche un banale copia incol­la su car­ta intes­ta­ta del Comune di Piom­bi­no. Comunque l’assessore Chiarei e l’assessore Maestri­ni ci han­no assi­cu­ra­to che il com­pe­tente e vali­do staff tec­ni­co del­la nos­tra Ammin­is­trazione e mag­a­ri anche qualche pro­fes­sion­ista ester­no non han­no ravvisato la neces­sità di alcu­na ret­ti­fi­ca o min­i­ma vari­azione, la vari­ante è per­fet­ta e così come pro­pos­ta da Rebrab è sta­ta fret­tolosa­mente approva­ta, dan­do il via al peri­o­do di ses­san­ta giorni nec­es­sari per la rac­col­ta di even­tu­ali osser­vazioni. Peri­o­do che ter­min­erà con l’approvazione defin­i­ti­va del­la vari­ante Afer­pi tal quale ad oggi oppure mod­i­fi­ca­ta e inte­gra­ta se le osser­vazioni rice­vute merit­er­an­no di essere accolte.
Fa riflet­tere la pre­sen­za dell’amministratore del­e­ga­to Azzi e del diret­tore del per­son­ale Gril­li tra i cit­ta­di­ni che assis­te­vano alla riu­nione con­sil­iare. Vol­e­vano sin­cer­ar­si per­sonal­mente di cosa sta­va acca­den­do? Vol­e­vano ricor­dare, con la loro pre­sen­za, le promesse fat­te dall’Amministrazione comu­nale, per evitare ripen­sa­men­ti dell’ultima ora? Vol­e­vano forse inter­venire per spie­gar­ci nel det­taglio la vari­ante? Chi meglio di loro che l’ha stu­di­a­ta e trac­cia­ta!
A  nul­la sono valse le richi­este dei grup­pi di mino­ran­za che, argo­men­tan­do un po’  tut­ti gli aspet­ti da quel­li  tec­ni­ci —  ambi­en­tali a quel­li di oppor­tu­nità, han­no chiesto di pren­dere tem­po per appro­fondi­men­ti e stu­di,  di sub­or­dinare il tema “vari­ante Afer­pi” all’esito dell’incontro pre­vis­to per metà novem­bre al MISE e, mag­a­ri, di cos­ti­tuire, nel frat­tem­po, un tavo­lo di lavoro dove la polit­i­ca, i tec­ni­ci e la cit­tad­i­nan­za potessero con­frontar­si su questo  del­i­ca­to argo­men­to che riguar­da l’annosa ques­tione del trac­cia­to del­la SS398 e la ces­sione ad Afer­pi  (a tito­lo gra­tu­ito) di una porzione di ter­reno di cir­ca 74 ettari dell’area nat­u­rale (anche se di poco pre­gio a sen­tire i nos­tri asses­sori) del Quaglio­dro­mo per la real­iz­zazione di un biz­zarro trac­cia­to fer­roviario.
A nul­la sono servite le reazioni di numerosi cit­ta­di­ni, delle  asso­ci­azioni e del “Comi­ta­to per”, dei quartieri, di Legam­bi­ente e del WWF che sul­la stam­pa e in occa­sione dei soli due incon­tri infor­ma­tivi orga­niz­za­ti dal­la nos­tra Ammin­is­trazione (uno al Cotone e uno al Per­ti­cale) han­no espres­so con forza e deter­mi­nazione i pro­pri dub­bi pre­sen­tan­do anche sug­ger­i­men­ti e  pro­poste alter­na­tive.
Grande delu­sione nel vedere che la forza polit­i­ca che gov­er­na Piom­bi­no, con un atteggia­men­to di grande com­piaci­men­to e di sfi­da, ha igno­ra­to i pareri di tut­ti col­oro che in modo o in un altro si sono opposti alle loro deci­sioni, per­al­tro ampia­mente antic­i­pate e gius­tifi­cate sul­la stam­pa già 24 ore pri­ma la pre­vista dis­cus­sione in Con­siglio comu­nale, dimostran­do, a nos­tro avvi­so, una scarsa disponi­bil­ità al con­fron­to e un modesto sen­so demo­c­ra­ti­co, È un modus operan­di ricor­rente, così accadde anche per i fanghi di Bag­no­li quan­do fu igno­ra­ta anche la rac­col­ta di 5000 firme con­trarie. Però il con­sigliere sign­or Bar­sot­ti definisce “fascista” chi  man­i­fes­ta in modo un po’ più col­ori­to, mag­a­ri urlan­do e fis­chi­an­do, il pro­prio dis­ap­pun­to.
Comunque pos­si­amo stare tran­quil­li, per­ché la ces­sione di nuove e/o diverse aree  da asservire alla vari­ante Afer­pi saran­no ampia­mente com­pen­sate con la pos­si­bil­ità di uti­liz­zare aree abban­do­nate dall’industria per­ché forte­mente inquinate e non più uti­liz­zate. La bonifi­ca di tale aree sarà a cari­co del “pub­bli­co”, ovvero di tut­ti noi, e, ad oggi, di incer­ta e fan­ta­sci­en­tifi­ca real­iz­zazione. Tornerà a Piom­bi­no anche l’area del miti­co Ponte­doro (ormai pri­va di spi­ag­gia) e una pista cicla­bile sarà real­iz­za­ta dal gen­eroso impren­di­tore algeri­no.
Ad alcu­ni con­siglieri che non si spie­ga­vano tut­to questo inter­esse per l’area del Quaglio­dro­mo che fino al 1994 era anco­ra clas­si­fi­ca­ta area indus­tri­ale, vor­rem­mo far pre­sente che sono pas­sati oltre  20 anni  da allo­ra e che i tem­pi sono decisa­mente cam­biati.  Oggi purtrop­po,  con tut­to il tem­po che abbi­amo a dis­po­sizione (siamo tut­ti in sol­i­da­ri­età, cas­sa inte­grazione o dis­oc­cu­pati), abbi­amo potu­to “alzare la tes­ta” e apprez­zare le poten­zial­ità del nos­tro ter­ri­to­rio e sin­ce­ra­mente il con­cet­to fumo=pane non ci sod­dis­fa più. Dob­bi­amo lavo­rare e vivere in un ambi­ente sano e sicuro; la “diver­si­fi­cazione” non deve essere un sem­plice vocabo­lo che affol­la gli annun­ci di tut­ti, val­u­tan­do con atten­zione  che, quan­to deciso oggi, avrà impor­tan­tis­sime riper­cus­sioni su tut­ti noi e soprat­tut­to sul­la vita delle gen­er­azioni future.
Le forze di mag­gio­ran­za, nei loro inter­ven­ti, a gius­ti­fi­cazione del pro­prio voto, han­no evo­ca­to più o meno velata­mente il ricat­to occu­pazionale, gli obb­lighi che l’accordo di pro­gram­ma, in par­ti­co­lare l’art. 7, impone­va all’amministrazione, e la neces­sità di non fornire un ali­bi a Rebrab  per non rispettare gli impeg­ni che l’accordo di pro­gram­ma prevede­va, soprat­tut­to, a suo cari­co e, ad oggi, anche se sig­ni­fi­cata­mente “scontati”(siamo pas­sati da due a un forno elet­tri­co!), ampia­mente dis­at­te­si.
Ora dunque non ci saran­no più ali­bi né per Rebrab, né per chi ha ripetu­to che ci sarà il lavoro per 3000 per­sone e che la fab­bri­ca (inten­den­do sia quel­la siderur­gi­ca che l’eventuale agroin­dus­tri­ale-chim­i­ca)  sarà allon­tana­ta dal­la cit­tà!!
Uti­liz­zan­do i con­cetti espres­si dal Sin­da­co sign­or Giu­liani, rite­ni­amo che la vari­abile tem­po (quan­do si real­izzerà quan­to promes­so?), la vari­abile lavoro (quan­ti posti di lavoro ver­ran­no recu­perati) nonché il rap­por­to tra quan­to richiesto,fino ad oggi, alla cit­tad­i­nan­za in ter­mi­ni di ambi­ente, lavoro, salute, dirit­ti e quan­to ricev­er­e­mo in cam­bio dal nuo­vo impren­di­tore potran­no dare o meno ragione a tut­ti col­oro che con­tin­u­ano ad avere dei for­ti dub­bi (gufi).
Ringrazi­amo il con­sigliere Susy Nin­ci che ha por­ta­to in Con­siglio la voce del “Comi­ta­to per” leggen­do il nos­tro comu­ni­ca­to e invi­ti­amo tut­ti i dub­biosi ad esprimer­si pre­sen­tan­do nei prossi­mi 60 giorni le osser­vazioni alla “vari­ante Afer­pi” anche tramite il nos­tro “Comi­ta­to per” che porterà avan­ti le pro­prie con­vinzioni sui temi come boni­fiche, vari­ante Afer­pi, dis­car­i­ca in tutte le sedi e con tut­ti gli stru­men­ti che la nor­ma­ti­va ci mette a dis­po­sizione.

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