La variante salvaguarda e tutela Rimigliano

· Inserito in Teoria e pratica

SAN VINCENZO 20 agos­to 2018 — La vari­ante  urban­is­ti­ca al RU (rego­la­men­to urban­is­ti­co) che dis­ci­plina l’ambito del­la Tenu­ta di Rim­igliano nasce da un per­cor­so con­di­vi­so nei suoi obi­et­tivi d’intesa con la Regione, Provin­cia, Comune e pro­pri­età.
Nel RU del 2000 era pos­si­bile real­iz­zare all’interno del­la tenu­ta  30.500 metri qua­drati, con la pri­ma  vari­ante del 2012 la pre­vi­sione venne dimi­nui­ta a 22.600 metri qua­drati, oggi con la nuo­va vari­ante  2018 il dimen­sion­a­men­to viene ulte­ri­or­mente dimi­nu­ito e pas­sa a 19.200 metri qua­drati. Come si fa a par­lare di  spec­u­lazione edilizia se la pos­si­bil­ità di edi­fi­care diminuisce così dras­ti­ca­mente?
Inoltre la final­ità del­la vari­ante non può essere la trasfor­mazione delle strut­ture ex agri­cole e zootec­niche in res­i­den­ziale e alberghiero come affer­ma il grup­po di inter­ven­to giuridi­co  poiché attual­mente queste strut­ture sono già con des­ti­nazione  res­i­den­ziale o tur­is­ti­co ricetti­vo .
Le vere final­ità del­la vari­ante pos­sono essere così rias­sunte:
1) RIDUZIONE  DRASTICA  del  cari­co inse­dia­ti­vo attual­mente con­sen­ti­to poiché riduce gli allog­gi oggi reliz­z­abili da 150/180 a 25/30 e il cari­co inse­dia­ti­vo da 400/540 abi­tan­ti a 75/90 abi­tan­ti e questo ELIMINA DEFINITIVAMENTE L’”…elevato cari­co inse­dia­ti­vo (che) creerebbe un fenom­e­no di alter­azione e di forte pres­sione sul sis­tema pae­sag­gis­ti­co, per­al­tro con un liv­el­lo di arti­fi­cial­iz­zazione del suo­lo e del cari­co antrop­i­co non coer­ente e inap­pro­pri­a­to e irre­versibile” ATTUALMENTE CONSENTITO.
2) ADEGUAMENTO   e CONFORMAZIONE   degli inter­ven­ti pre­visti agli ind­i­rizzi e pre­scrizioni con­tenu­ti nel PIT PPR elim­i­nan­do qual­si­asi inter­ven­to non con­forme al Dlgs 42/04 e allo stru­men­to di gov­er­no ter­ri­to­ri­ale e pae­sag­gis­ti­co regionale
Inoltre con  la nuo­va vari­ante si va a recu­per­are  il val­ore stori­co tes­ti­mo­ni­ale dei casali di Rim­igliano medi­ante inter­ven­ti  sis­tem­ati­ci tesi all’eliminazione delle super­fet­tazioni e dei man­u­fat­ti pae­sag­gis­ti­ca­mente non autor­iz­za­ti con il recu­pero e ripristi­no delle visu­ali e dei val­ori percettivi del­la tenu­ta con un ulte­ri­ore recu­pero delle tes­ti­mo­ni­anze arboree del ter­ri­to­rio sia pun­tu­ali che in filari medi­ante una  ripi­antu­mazione e for­mazione di nuovi filari con una rilet­tura dei seg­ni ter­ri­to­ri­ali stori­ciz­za­ti.
Per quan­to riguar­da Il vin­co­lo pae­sag­gis­ti­co del Dlgs42/04 non inter­es­sa “l’in­tera” tenu­ta come dice erronea­mente il grup­po di inter­ven­to di giuridi­co, ma solo una parte di ques­ta e gli inter­ven­ti pre­visti entro il vin­co­lo sono con­for­mi alle pre­scrizioni degli artt. 136/c.1) lett. d e 142/c.1) lett.c) e alla “ ves­tizione” di questi con­tenu­ti nel PIT PPR.
Inoltre la vari­ante è corre­da­ta da un nuo­vo PAPMAA (piano di miglio­ra­men­to agri­co­lo) che oltre a miglio­rare l’inserimento delle pre­vi­sioni del­la vari­ante attra­ver­so il man­ten­i­men­to e il miglio­ra­men­to del­la qual­ità pae­sag­gis­ti­ca com­p­lessi­va e la con­ser­vazione dei carat­teri nat­u­ral­is­ti­ci più sig­ni­fica­tivi dell’area (l’area umi­da e i boschi) intro­duce un nuo­vo ordi­na­men­to coltur­ale, val­oriz­zan­do le pro­duzioni bio­logiche incre­men­tan­do il sem­i­na­ti­vo irriguo e il sem­i­na­ti­vo sem­plice incre­men­tan­do l’area di colti­vazione da 254 ettari a 314 ettari.
Non approvare la Vari­ante sig­ni­ficherebbe non SALVAGUARDARE E TUTELARE  “Il val­ore ambi­en­tale e pae­sag­gis­ti­co del­la stor­i­ca Tenu­ta di Rim­igliano, con­tigua al par­co nat­u­rale costiero di Rim­igliano “.

Mas­si­m­il­iano Roven­ti­ni
Asses­sore urban­is­ti­ca e attiv­ità pro­dut­tive Comune di San Vin­cen­zo

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