L’acqua bene comune sia nelle mani pubbliche
SUVERETO 18 marzo 2016 — Il 22 marzo 2016 si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. Dovrebbe essere l’occasione per riflettere sui problemi legati allo sfruttamento indiscriminato delle risorse idriche, ma anche sulle molteplici potenzialità dell’acqua. A pochi giorni dall’evento mondiale in Italia il Governo va in direzione contraria. A ormai quasi cinque anni dalla vittoria referendaria del giugno 2011, il Partito democratico e il Governo Renzi/Madia vogliono chiudere definitivamente i conti con quell’”anomalia” e consegnare acqua e beni comuni ai grandi interessi finanziari.
“In questi giorni è in discussione alla Camera la legge d’iniziativa popolare presentata dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua nel 2007, con oltre 400.000 firme” commenta il Sindaco Giuliano Parodi attivista del movimento “ma la legge, grazie ad una serie di emendamenti del Pd, arriva in aula con un testo che, eliminando l’art‑6 sulla ri-pubblicizzazione del servizio idrico, ne stravolge totalmente il significato.
Contemporaneamente ha iniziato il suo iter il Testo Unico sui servizi pubblici locali, decreto attuativo della Legge Madia n. 124/2015; un manifesto liberista, che prevede l’obbligo di gestione dei servizi pubblici locali a rete attraverso società per azioni e che ripristina l’ ”adeguatezza della remunerazione del capitale investito” nella composizione della tariffa, nell’esatta dicitura che 26 milioni di cittadini avevano abrogato.”
“Se davvero la sovranità è del popolo, come sancito dalla Costituzione — continua Parodi — è necessario costringere il governo a cambiare rotta e dare seguito alle indicazioni scaturite dalle urne, altrimenti saremo di fronte ad un attacco grave alla democrazia. Come Sindaco nell’ultima assemblea dei Soci di ASA spa, ho appoggiato la strategia che ha proposto il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin, per bloccare gli appetiti di privati sulle quote di ASA spa, ed impedire a qualche multinazionale di arrivare ad avere il 51% e di fatto il controllo totale della gestione della risorsa, al fine di creare utili agli azionisti e non di erogare il miglior servizio possibile.”
“Personalmente mi son spinto oltre” conclude il sindaco di Suvereto “grazie anche all’appoggio del sindaco di Volterra, Marco Buselli, ho proposto modifiche statutarie che consentono alla parte pubblica di avere la governance dell’azienda, con l’intento di espellere definitivamente il socio privato da ASA e provare a rispettare, almeno noi, il mandato dei 27 milioni di italiani che volevano la gestione pubblica della risorsa idrica.”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO