Lacune e conseguenze del verbale di riunione
PIOMBINO 2 giugno 2015 — Analizzando il verbale di riunione del 29.05.2015 firmato da Cevital, sindacati e istituzioni, ci rendiamo conto che non sia corretto parlare di un accordo ormai concluso, come riportato sulla stampa. Per concludere rimangono ancora molte necessarie integrazioni, tutele e garanzie da definire, senza le quali sarà difficilmente accettabile. I contenuti meritano di essere approfonditi visto che poi individualmente i lavoratori lo dovranno accettare e sottoscrivere :
1. Trasferimento dei lavoratori:
— non ci sono dati relativi alla tempistica e al numero complessivo dei rapporti di lavoro che passeranno immediatamente alla Aferpi, alla logistica e quelli che resteranno legati alla procedura di Amministrazione Straordinaria;
— quelli che passeranno immediatamente ad Aferpi saranno tutti operativi o saranno posti in contratto di solidarietà? quale scenario si aprirà per i lavoratori che rimarranno legati all’Amministrazione straordinaria e sarà prevista la CIG a zero ore?
In entrambi i casi chiediamo che entrambi, sia l’Azienda Aferpi che la Lucchini in Amministrazione Straordinaria, si impegnino ad anticipare gli importi degli ammortizzatori sociali, visti i problemi di liquidità che l’Amministrazione Straordinaria ha ultimamente ribadito;
— non si precisano le fasi dei successivi trasferimenti dei lavoratori previsti per il progressivo assorbimento fino alla data finale del 6.11.2016 in Aferpi, logistica e agroalimentare;
— esiste una sfasatura dei tempi fra il completamento delle assunzioni di tutti i lavoratori previsto per il 6.11.2016, e il completamento del piano industriale previsto per gennaio 2019 (cronoprogramma industriale): in questo periodo, come saranno impiegati i lavoratori ed eventualmente quali ammortizzatori sociali saranno utilizzati?
— nell’accordo viene individuato un cronoprogramma industriale per la produzione di acciaio, vorremmo conoscere il cronoprogramma che riguarderà i 750 lavoratori che saranno impiegati nel settore agroalimentare e nella logistica.
— non si specifica se a tutti i lavoratori saranno applicati i trattamenti economici e normativi previsti dal CCNL metalmeccanici e industria, o se si pensa anche ad altre tipologie di contratto e quindi di altri trattamenti economici;
— nel verbale non si parla dei lavoratori dell’indotto, né se e quali prospettive ci saranno anche per questi.
2. Moratoria contrattuale di secondo livello:
questo punto è fortemente penalizzante per tutti, se il Sindacato accetta di essere privato di ogni potere contrattuale e per di più a tempo indeterminato (nella migliore delle ipotesi per tre anni), giacché ogni futura richiesta economica (premio di risultato, premio di produzione) sarà oggetto di discussione solo al momento in cui si realizzerà contestualità tra produzione di acciaio e generazione di utile netto aziendale. In pratica non sarà più possibile una contrattazione di secondo livello . Di fatto il Sindacato abdica alla sua funzione di rappresentanza contrattuale.
Sui successivi punti vedi ipotesi di conteggio (per leggere clicca qui), quale strumento di prima comprensione da approfondire: nel caso preso in esame di un turnista di 5 livello con più di 18 anni di anzianità, in base ai nostri calcoli risulta una perdita mensile di circa 500 euro lordi; saremmo ovviamente contentissimi di venire smentiti:
3. Scatti di anzianità:
sembra che saranno mantenuti i soli scatti di anzianità maturati per coloro che hanno raggiunto il 5° scatto, per tutti gli altri gli scatti resteranno sospesi per i prossimi tre anni dalla data di effettivo trasferimento, ma non viene chiarito come saranno mantenuti, se saranno conservati ed indicati come “scatti” in busta paga o se finiranno in altre voci.
4. Perdita economica valutata per le maggiorazione turno notturno (per leggere clicca qui)
5. Anzianità (per leggere clicca qui):
occorre meglio capire se tutti gli istituti contrattuali ( ad esempio come ferie maturate e non godute e par) saranno liquidate prima del trasferimento o se saranno trasferite nel nuovo rapporto di lavoro.
In pratica, il verbale termina precisando che chi non accetterà individualmente l’accordo si avvierà, nei fatti, verso il licenziamento.
A queste condizioni ci chiediamo: che valore e che senso ha il referendum?
Gruppo Minoranza Sindacale