L’anno della svolta e magari anche della chiarezza
PIOMBINO 10 gennaio 2016 — È arrivata alla nostra redazione una lettera inviataci dal nostro lettore Gualtiero Bassi. Il testo, breve e concepito con grande sobrietà, esprime sentimenti e sensazioni che la crisi rende comuni a tanti, forse ormai a moltissimi. Bassi si rivolge al nuovo assessore Carla Maestrini e a lei domanda un po’ di chiarezza sugli obbiettivi, sul lavoro, sulle imprese che vogliono investire su Piombino. Chiarezza circa le enunciazioni che da troppo tempo si susseguono senza trovare poi sbocchi concreti. Un po’ di luce sulle attese che vengono alimentate per poi finire negli archivi delle cose dimenticate. Diamo volentieri spazio a questo scritto nella speranza che la Maestrini, nuova nell’incarico, giovane e animata da buoni sentimenti, possa scendere dal vago per percorrere la strada della concretezza dalla quale ormai non si può più prescindere.
Di seguito il testo di Bassi.
Gentile signora Maestrini, mi congratulo per la sua nomina ad assessore all’urbanistica del comune di Piombino. A tale proposito, leggo sulle cronache odierne alcune dichiarazioni sue e del sindaco Giuliani, su come l’anno appena iniziato sia quello buono, quello della svolta, per il nostro territorio.
Non è la prima volta che da parte di esponenti della giunta e di esponenti politici che comunque fanno capo al partito di maggioranza di cui lei e il sindaco siete membri, che leggo esternazioni su aziende ” interessate a investire in città, quelle che arrivano tramite Invitalia, ” per le quali ” gli spazi ci sono già, anche considerando le aree dell’Autorità portuale “.
Ricordo bene che qualcuno, non lei, ma sempre del suo ceto politico, ebbe a dire che tali aziende ” ci sono “. Ci sono gli spazi e anche le aziende, o solo gli spazi?
Sarebbe apprezzabile che lei, o chi altri della giunta di cui lei fa parte, voleste dire apertamente quali sono queste aziende, quante sono, e di cosa si occupano. Restare nel vago, come viene fatto da tempo, non mi sembra giusto nei confronti di una popolazione stremata dalla crisi che localmente sta assumendo proporzioni drammatiche. Sarà mica profanare un segreto industriale?
Se davvero esistono degli eroi che ancora si ostinano a fare impresa in Italia, per cortesia siate chiari e diteci chi sono. Avendo due figli molto scolarizzati disoccupati potremmo inviare dei curricula; magari poi qualcuno di coloro che hanno perso il lavoro avrebbero interesse ad avanzare una candidatura per un posto di lavoro. Perché sventolare l’offa, e poi nasconderla?
Potreste dare adito a cattivi pensieri, del tipo che i pochi o tanti che queste aziende assumeranno saranno assunti per vie che esulano da quelle normali; che so, un colloquio, le competenze, il curriculum. Che l’accesso al posto di lavoro venga per così dire filtrato attraverso l’appartenenza o la simpatia politica verso una parte ben precisa.
Ma sono certo che non sarà così. Rinnovo comunque l’invito ad una maggiore chiarezza, perché il messaggio che volete veicolare, ovvero quello di una ripresa economica e lavorativa, arriva un po’ ovattato.
La ringrazio.
Ma cosa chiede, gentile Sig.Bassi? Non lo sanno nemmeno loro e quel poco che sanno hanno paura a dirlo perché il giorno dopo non varrà già più nulla! La sua velata e piacevole ironia ben si addice a esternare il pensiero di tanti di noi che sono nelle sue stesse condizioni, ma non contribuirà, come lei già avrà capito, a spostare neppure una foglia da quest’ingorgo di fandonie, invenzioni, illazioni, disorientamenti, incapacità, ecc. ecc., da troppi anni depositatesi su Piombino. La popolazione sta inesorabilmente calando… ci sarà pure un motivo!