Largo spazio a Colmata a una Contadina inoperosa
PIOMBINO 12 settembre 2017 — Il 29 giugno 2017 la Contadina Toscana, cooperativa sociale onlus (nella foto in alto a sinistra l’ingresso della sua sede pisana) ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016. Presenti tutti i soci, Paolo Feroci, Anna Maria Marrocco (quest’ultima anche con la delega di Massimo Iannicello), Roberto Palla (quest’ultimo con la delega di Maria Santosuosso), ha approvato all’unanimità il bilancio che riporta una perdita di 244 euro che si sommano alle perdite dei precedenti anni pari a 3.307 euro.
La cooperativa nata nell’ottobre 2012 è sempre risultata inattiva.
È a questa cooperativa che il Comune di Piombino ha assegnato la realizzazione dell’ “Area produttiva ecologicamente attrezzata” (Apea) di Colmata, con la previsione della completa realizzazione (compresa l’urbanizzazione primaria e secondaria) di un Polo per il recupero di materia e prodotti e un Polo tecnologico “agro-alimentare”, caratterizzata per la presenza di infrastrutture e servizi comuni gestiti unitariamente da un unico soggetto gestore secondo modalità tali da consentire prestazioni ambientali superiori rispetto alla somma dei benefici ottenibili da ciascuna impresa e vantaggi economici derivanti dal “coordinamento gestionale” non altrimenti realizzabili dalle singole imprese.
La prima proposta presentata dalla stessa Contadina Toscana prevedeva l’insediamento di 40 aziende e le infrastrutture o dotazioni ambientali e i servizi per la gestione unitaria dell’area, per un investimento complessivo di 79.318.000 euro, ricavi e costi annui pari 7.176.000 euro con una tariffa onnicomprensiva a carico delle aziende insediate pari a 88 euro al metro quadrato all’anno. Un compito impegnativo tant’è che dichiarava contestualmente che sarebbero state necessarie10 figure di alto livello: 1 direttore, 4 impiegati di segreteria, 1 energy manager, 1 water manager, 1 waste manager, 1 mobility manager, 1 security manager.
Stupisce che il Comune di Piombino, al momento della procedura di interesse pubblico per capire se ci fossero altre proposte alternative, non abbia messo tra i requisiti esperienza, solidità finanziaria e quant’altro, così come si fa anche per gli appalti di opere e servizi.
La prima garanzia appare nella convenzione operativa del 30 dicembre 2016 (nella convenzione quadro firmata il 20 marzo 2014 non c’è niente) dove è richiesta “a garanzia delle fasi attuative dell’ Apea il soggetto gestore (la cooperativa Contadina Toscana, ndr) dovrà prestare polizza fidejussoria, in favore del Comune, per ciascuno stralcio funzionale per il quale provveda direttamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, prima del rilascio del provvedimento edilizio richiesto dal soggetto gestore relativamente alle suddette opere. L’importo di detta fidejussione dovrà essere determinata in relazione al costo delle opere di urbanizzazione da realizzare a cura del soggetto gestore maggiorato del 10% come da prassi”. Dunque non una fidejussione preventiva totale al momento della stipula della convenzione ma al momento delle realizzazione delle singole opere di urbanizzazione realizzate direttamente. E solo per le opere di urbanizzazione. Se le opere poi le realizza il Comune nessuna fidejussione.
Nella stessa convenzione operativa relativa alle fasi di progettazione e attuazione dell’intervento si stabilisce che, nel caso di ottenimento dei finanziamenti regionali o, comunque, pubblici, le opere finanziate dovranno in ogni caso essere appaltate e realizzate a cura del Comune di Piombino, in qualità di stazione appaltante, che si potrà comunque avvalere delle prestazioni e del supporto del soggetto gestore, cioé della Contadina Toscana. E così si stabilisce anche che le opere di urbanizzazione del secondo stralcio qualora finanziate con denaro pubblico la Contadina Toscana procederà a sua cura e spese alla progettazione definitiva ed esecutiva delle opere e il Comune provvederà ad avviare la gara d’appalto. Si precisa però che gli oneri finanziari relativi alla progettazione esecutiva di quelle opere verranno anticipati dalla Contadina Toscana ma verranno rendicontati, ovviamente dal Comune e come spese, nell’ambito del quadro economico degli interventi oggetto di finanziamento pubblico.
Insomma saranno pagati dal Comune che utilizzerà il contributo regionale o nazionale.
Ma la situazione non è molto chiara.
La Giunta regionale il 19 giugno 2017 ha approvato una deliberazione con la quale ha assegnato al Comune di Piombino un contributo finanziario di 5 milioni di euro per opere di urbanizzazione relative al secondo stralcio funzionale dell’ambito produttivo Apea e il Comune di Piombino il 17 agosto 2017 ha approvato il progetto definitivo.
Mentre nella relazione ufficiale del Comune di Piombino che accompagna l’approvazione si legge che il soggetto gestore (la Contadina Toscana, ndr) si occuperà a propria cura e spese della progettazione preliminare e definitiva delle opere di urbanizzazione del predetto lotto 2”, nella relazione sulla gestione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 della Contadina Toscana il presidente del consiglio di amministrazione afferma: «Ricordo altresì che è stato affidato alla società Sintecnica incarico per la progettazione delle opere di urbanizzazione definitive ed esecutive relative allo stralcio 2. L’incarico è stato conferito per la somma di euro 155.000,00+iva ed oneri accessori. Le modalità di pagamento sono ancora da definire. Occorre precisare che il pagamento degli oneri derivanti dall’incarico a Sintecnica sarà sostenuto dal ricavato della fattura che la nostra Cooperativa emetterà nei confronti del Comune di Piombino relativamente alla progettazione delle opere di urbanizzazione previste nella convenzione. Una volta emessa questa fattura, copia della stessa sarà presentata alla banca Ifis di Pisa che si è dichiarata disposta a scontarla al 90% dell’imponibile».
Sì perché la Contadina Toscana ha delegato (ma non viene mai spiegato se lo ha fatto dopo aver esperito una gara), non avendo al suo interno le necessarie professionalità, la progettazione alla società Sintecnica di Cecina e questa ha consegnato un progetto che il Comune stesso definisce “piuttosto leggero” nel senso che gli elaborati redatti sono connotati dal minimo dettaglio progettuale possibile per un progetto definitvo anche se sufficienti a dare l’idea delle opere e del loro costo pari a 4.952.802,38 euro.
Nel frattempo comunque nessuna opera di urbanizzazione realizzata dal Comune o dalla Contadina Toscana è iniziata e nessuna impresa si è insediata.