L’ASIU tra rifiuti urbani e smantellamento navi
PIOMBINO 13 maggio 2014 — L’ASIU partecipa con altre aziende, che non è dato sapere, alla gara per la scelta del sito e del progetto imprenditoriale per la rottamazione della Concordia. Addirittura l’amministratore unico di ASIU si è prodotto recentemente in una spiegazione di dettaglio sulla qualità del progetto e di quelli concorrenti, del costo della proposta economica e così via. La cosa non è da poco dato che ASIU è un’azienda interamente posseduta dal Comune di Piombino e da altri Comuni della zona: trovarla a giocare in un partita che ha come oggetto la rottamazione di una nave merita qualche chiarimento e qualche valutazione.
La fondamentale domanda che si pone immediatmente è la seguente: « Ma il compito di ASIU non è quello di gestire l’intero ciclo dei rifiuti urbani, dalla raccolta al loro trattamento, smaltimento e riciclo (pubblici servizi di igiene urbana)? E se così è perchè va ad occuparsi dello smaltimento di una nave, problematica che ha a che fare sopratutto con i materiali pericolosi, non certo urbani, che si trovano a bordo di tutte le navi?».
Domande banali ma siccome la situazione è ancor più complicata vediamo di mettere in ordine le cose.
ASIU gestisce il servizio dei rifiuti urbani per i Comuni della Valdi Cornia sulla base di un affidamento diretto, insomma senza aver partecipato a bandi, in quanto totalmente posseduta da questi Comuni (società in house). In realtà i Comuni sono entrati nell’ Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana Sud che ha affidato il servizio sulla base di una gara ad un gruppo di operatori economici di cui ASIU non fa parte e dunque è questa società (Sei Servizi ecologici integrati Toscana) il nuovo gestore unico dei rifiuti urbani nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena e nella Val di Cornia. I tempi sono slittati tant’è che il Comune di Piombino ha deciso che quel servizio dovesse continuare ad essere affidato ad ASIU fino all’individuazione da parte dell’Ato Toscana Sud del nuovo gestore d’ambito ed in ogni caso fino al 31 dicembre 2013. Questa data è passata, il nuovo gestore pur individuato non è ancora entrato, si scrive di un rinvio al primo gennaio 2015 o addirittura al primo maggio del 2015.
Intanto ASIU oltre la scadenza deliberata dal Comune di Piombino continua la gestione dei rifiuti urbani.
Ma ASIU, pur rimanendo società in house e pur gestendo ancora il servizio dei rifiuti urbani, nel corso del tempo si inventa un’altra missione, quella imprenditoriale là dove vigono le regole del mercato.
A questo fine l’intenzione dichiarata è quella di dividere ASIU in due: una parte che entra nel gestore unico per l’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani (da vedere come e se possibile) ed un’altra che gestisce autonomamente gli impianti in cui rifiuti urbani andranno ed un’altra serie di attività imprenditoriali: la gestione dell’impianto di trattamento dei rifiuti siderurgici in loc. Ischia di Crociano a Piombino realizzato dalla TAP S.p.A. (i soci sono ASIU e Lucchini) e la vendita del prodotto conglomix ottenuto dal trattamento delle polveri e delle scorie di acciaieria e di altoforno), la realizzazione delle bonifiche pubbliche locali e, come abbiamo visto, lo smantellamento delle navi. Si parla anche di interventi nel campo energetico. Naturalmente gli introiti derivanti dalle tariffe dei cittadini (TARES) saranno, almeno nelle intenzioni, ripartiti tra le due società dato che nella seconda società rimane ancora una parte dei servizi rientranti nei pubblici servizi di igiene urbana.
È evidente la commistione: da un lato gestione rifiuti urbani dall’altro attività industriali e commerciali.
Tra queste la realizzazione dei lavori per la bonifica di Città futura, cioè opere pubbliche, affidati direttamente dal Comune di Piombino.
Dei problemi complicati di una situazione che ha anche a che fare con la gestione di un impianto che tratta scarti di impianti Lucchini già chiusi e con la commercializzazione del prodotto relativo e con le necessiità di non pochi investimenti pubblici ulteriori Stile libero ha già parlato diffusamente ed è inutile ripeterli (https://www.stileliberonews.org/rifiuti-speciali-e-bonifiche-come-volete-procedere/).
Ciò che sconcerta è che si continui a percorrere una strada tesa a estendere la presenza di un’azienda pubblica in un ambito di mercato, quello dello smaltimento delle navi e dei loro materiali pericolosi che comporta una organizzazione, una mentalità, un’esperienza del tutto particolari e non facili da acquisire. E che non si scelga la strada della valorizzazione e della formazione di risorse imprenditoriali in campi evoluti e qualificati.
Naturalmente tutto questo nell’ipotesi che sia una buona scelta un impianto per lo smaltimento delle navi a Piombino e che questo non confligga con altre vocazioni. E che abbia un senso considerare possibile lo smantellamente della Concordia a Piombino.
Ma questo con le scelte imprenditoriali dell’ ASIU non ha molto a che fare.
Dovrebbero essere, quelle sulla programmazione territoriale e quelle sulla vocazione dell’ ASIU, decisioni politiche sviscerate nelle sedi istituzionali: non pare che ciò sia avvenuto, né a Piombino né negli altri Comuni.