L’autostrada che non serve
FIRENZE 6 novembre 2013 — La Regione Toscana per l’autostrada Tirrenica ha confermato la propria preferenza per il tracciato costiero (il cosiddetto ‘tracciato blu’), ed ha fissato le “prescrizioni” da inviare a Sat per la redazione del progetto definitivo e della valutazione di impatto ambientale relativo al tratto Fonteblanda-Ansedonia.
Tra le reazioni alla delibera da registrare quella della provincia di Grosseto che, pur valutando positivamente le correzioni introdotte dalla Regione rispetto ad alcune criticità (in particolare quelle di carattere idrogeologico), mantiene inalterato il proprio giudizio di contrarietà al tracciato autostradale prescelto, per la mancata ripetizione della Via dopo la modifica del progetto, che è oggetto di ricorso al Tar, e per il nodo rappresentato dalla vicinanza dell’autostrada alla laguna di Orbetello.
Su un altro piano le considerazioni di Legambiente Toscana: «Rimaniamo profondamente convinti (e lo siamo a maggior ragione oggi, in tempo di crisi) che l’autostrada non serva a questo territorio – ha sottolineato il presidente Ferruzza – Per questo siamo molto preoccupati che si torni a paventare un finanziamento pubblico per realizzarla, quando le esigue risorse in campo, andrebbero invece investite, a nostro avviso, sulla linea tirrenica ferroviaria. In particolare, stupisce che non ci si renda conto di quanto siano scemati i flussi di traffico su tutto il territorio nazionale e di quanto siano difficili i finanziamenti delle infrastrutture, quand’anche di conclamata pubblica utilità (si veda quello che sta succedendo in Lombardia).
Per questo chiediamo che siano rese completamente tracciabili e trasparenti le previsioni di spesa, affinché, in attesa di un’improbabile autostrada, si scongiuri l’inerzia sulla messa in sicurezza dell’Aurelia. Che è e rimane, invece, la vera priorità del territorio maremmano».
Per quanto riguarda le decisioni prese dalla Regione sulla tipologia di tracciato, Legambiente esprime invece soddisfazione: «Prendiamo atto che la Regione chiude definitivamente con qualsiasi ipotesi interna di tracciato, devastante per la Maremma e, in particolare, per il territorio di Orbetello – ha aggiunto Ferruzza – Un’ipotesi che, ricordiamolo, avrebbe distrutto diverse aziende agricole biologiche e sfregiato molti territori di pregio. Questa è una scelta di buonsenso e quindi, per noi, che combattiamo da anni per una soluzione sostenibile della vertenza “Tirrenica”, una buona notizia. Si è scelto, infatti, un tracciato per grossa parte in sede (sull’Aurelia) o in affiancamento alla ferrovia, esattamente come suggerivamo noi ambientalisti», ha concluso il presidente di Legambiente.
Di seguito, le ‘considerazioni conclusive’ approvate dalla Giunta regionale e che saranno trasmesse al Ministero
L’esecutivo della Regione Toscana chiede che: il progetto tenga conto di una serie di indicazioni, a cominciare dagli studi e progetti degli interventi urgenti e indifferibili di ripristino e messa in sicurezza sviluppati a seguito dell’evento alluvionale verificatosi nel novembre 2012; sia verificata la possibilità di utilizzare il rilevato autostradale con funzione di contenimento idraulico per il lato a monte della cassa di espansione per la messa in sicurezza di Albinia, allo scopo di ridurre gli elementi di divisione del territorio e contenere le spese; siano approfonditi gli effetti sul sistema idrogeologico; la progettazione coordinata tra la cassa di espansione e l’autostrada garantisca una migliore definizione del passaggio nella zona di Albinia, lasciando un adeguato ambito territoriale in coerenza con le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti ed evitando, per quanto più possibile, l’interferenza con l’insediamento di Fonteblanda, dove dovrà essere limitata al massimo la netta separazione tra zona produttiva a servizio del porto di Talamone e il centro abitato; nel tratto Albinia-Orbetello ed in particolare nell’area di Campolungo, in caso di interferenza con gli insediamenti abitati o con le attività artigianali e industriali presenti, vengano verificate le soluzioni più idonee a mitigare l’impatto; per il passaggio ad Orbetello Scalo in fase di progettazione definitiva siano ulteriormente sviluppati gli elementi di riqualificazione ambientale dell’intervento, limitando il più possibile l’interferenza con gli insediamenti e verificando la possibilità di allungamento della galleria artificiale; la progettazione definitiva dei lotti mancanti garantisca l’adeguatezza delle complanari rispetto alle esigenze della mobilità locale e preveda le opere necessarie a garantire la continuità e la sicurezza della viabilità locale. Nella delibera di giunta, si è inoltre ribadito che si ritiene necessaria l’esenzione dal pedaggio, per l’intera durata della concessione, per i mezzi pubblici e per i veicoli di classe A e B di proprietà dei residenti, degli enti pubblici e delle attività insediate nei comuni attraversati dal tracciato o ad esso adiacenti.
Legambiente Toscana