L’avanzo del 2013 vada a ridurre i tributi del 2014
CAMPIGLIA 5 maggio 2014 — I Cittadini devono essere messi nelle condizioni di conoscere e comprendere i bilanci. La lista civica Comune dei Cittadini si propone di farlo mercoledì 7 maggio alle ore 17, nella ztl di Venturina.
Il bilancio consuntivo del Comune di Campiglia per l’anno 2013 chiude con un avanzo di amministrazione di 1.049.814 euro. Lo rivendicheranno come un buon risultato, ma in realtà è lo specchio di una gestione economica che non tiene della crisi. Mentre la stragrande maggioranza delle famiglie e delle imprese vedono ridursi entrate e uscite, il bilancio del Comune non solo non si riduce, ma chiude con un avanzo che è di poco inferiore all’entrata dell’addizionale IRPEF (1.093.405 euro) e pari alla metà del gettito IMU (2.072.459 euro) che i cittadini hanno pagato al Comune nel 2013. Si potrebbe concludere che con una gestione oculata del bilancio, attenta ai bisogni e alle difficoltà dei contribuenti, si sarebbero potute risparmiare ai cittadini tasse pesanti in tempi di crisi.
In realtà l’amministrazione prima mette in sicurezza se stessa, poi pensa ai cittadini. Non si chiede come evitare spese improduttive e servizi troppo costosi, ma come fare per garantirsi un livello di entrate al quale non vuole rinunciare, nemmeno in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo.
Colpisce poi il calo della spesa per investimenti. Nel 2013 il discostamento tra previsioni e spesa effettiva è stato del — 66%. Vuol dire che non sono state realizzate le opere previste. Non altrettanto è accaduto per la spesa corrente che si discosta solo del — 7%. E’ la fotografia di un Comune che usa le entrate per il proprio funzionamento ordinario e per la burocrazia, ma non riesce a intraprendere iniziative per risollevare l’economia e il lavoro.
Sono eloquenti alcune previsioni del bilancio 2013 non attuate: entrate da vendita di aree PIP – 983.000, entrate da vendita aree PEEP – 87.000, entrate da oneri di urbanizzazione – 146.000. Fotografano uno stato di crisi di cui l’amministrazione sembra non voler prendere atto. Preferisce ignorarlo all’inizio dell’anno, aumentare tasse e addizionali proprio alle famiglie e alle imprese in crisi per poi chiudere i propri bilanci con avanzi d’amministrazione.
Ce n’è abbastanza per una seria riflessione. La nostra proposta è che l’avanzo d’amministrazione del 2013 vada a ridurre la pressione tributaria sui cittadini nel bilancio 2014,a partire da prima casa e immobili destinati ad attività produttive. Sottoporremo questa proposta ai cittadini nell’incontro del 7 maggio.
Comune dei Cittadini