Lavoratori Fiom bloccano la spedizione delle merci

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PIOMBINO 20 otto­bre 2017 — Men­tre era in cor­so una riu­nione romana tra il min­istro Cal­en­da e l’am­min­is­tra­tore del­e­ga­to di Afer­pi Benikene sul­la ricer­ca di un part­ner indus­tri­ale, così come pre­vis­to dal­l’ad­den­dum  fir­ma­to a giug­no, i lavo­ra­tori iscrit­ti alla Fiom han­no deciso di pre­sidiare i bina­ri interni allo sta­bil­i­men­to, bloc­can­do la spedi­zione delle mer­ci. Una inizia­ti­va non piaci­u­ta alla Uilm ed alla Fim che ha invece trova­to il con­sen­so del Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG.
Di segui­to i comu­ni­cati stam­pa delle diverse orga­niz­zazioni.

Fiom-Cgil
Cevi­tal, tieni in ostag­gio la nos­tra cit­tà. Noi teni­amo in ostag­gio la tua pro­pri­età.
Per Mir­co Rota, coor­di­na­tore  Fiom per la siderur­gia, e Davide Romag­nani, seg­re­tario gen­erale del­la Fiom di Piom­bi­no, è chiaro il mes­sag­gio che da Piom­bi­no i lavo­ra­tori man­dano a tut­ti, a par­tire dal­l’azien­da che, quan­do man­cano pochi giorni alla sca­den­za fis­sa­ta dal­l’ad­den­dum, non ha rispet­ta­to gli impeg­ni pre­si in ter­mi­ni di volu­mi e ripresa del­l’at­tiv­ità
A questo pun­to, con­tin­u­ano, e in con­comi­tan­za con l’in­con­tro di oggi pomerig­gio nel quale il min­istro Cal­en­da chiederà al capo di Cevi­tal se ha trova­to un part­ner indus­tri­ale, i lavo­ra­tori han­no deciso di pre­sidiare i bina­ri interni allo sta­bil­i­men­to, bloc­can­do la spedi­zione delle mer­ci.
È nec­es­sario sbloc­care la situ­azione, con­cludono, par­tendo dal fat­to che l’es­pe­rien­za Cevi­tal è defin­i­ti­va­mente fal­li­ta. Quel­lo di oggi è un atto dimostra­ti­vo. I lavo­ra­tori sono pron­ti, per dare un futuro allo sta­bil­i­men­to, a met­tere in cam­po tutte le azioni in pos­si­bili.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG
La FIOM è in pre­sidio da sta­mat­ti­na lun­go i bina­ri che con­sentono il col­lega­men­to tra lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co di Piom­bi­no e la rete fer­roviaria nazionale. Uno sno­do strate­gi­co, pas­sag­gio obbli­ga­to di gran parte delle mer­ci che escono dal­lo sta­bil­i­men­to.
Noi valu­ti­amo pos­i­ti­va­mente ques­ta inizia­ti­va, indipen­den­te­mente da chi l’ha orga­niz­za­ta, e vi parte­cip­i­amo conc­re­ta­mente. La inter­pre­ti­amo come un pri­mo seg­nale di quelle mobil­i­tazioni inci­sive che chiedi­amo da due anni; un seg­nale che tende a smar­car­si dal­la asfis­siante cap­pa stag­nante impos­ta da chi gov­er­na la cit­tà, por­tan­dola sull’ orlo del­la chiusura defin­i­ti­va del­lo sta­bil­i­men­to. Ora bisogna dimostrare che non si è trat­ta­to del “con­tenti­no ai piu’ scon­tenti” per tenere fer­mi tut­ti gli altri. La stes­sa Fiom e altre forze sin­da­cali e politiche devono muover­si in forme analoghe e pro­gres­si­va­mente più for­ti, per fare, tut­ti uni­ti, di Piom­bi­no un caso di rilie­vo nazionale e far arrivare l’ eco forte del­la  voce di operai e cit­ta­di­ni ai “tavoli” in cui i poteri for­ti deci­dono il des­ti­no delle nos­tre vite. Ora che gli obi­et­tivi del­la cit­tà si van­no chiaren­do, la dis­crim­i­nante fon­da­men­tale tra chi vuole davvero il rilan­cio del­la Val di Cor­nia e chi no pas­sa per gli atti con­creti, qui e ora: bas­ta illu­sioni, avan­ti con le mobil­i­tazioni!

Fim e Uilm
Si è con­clu­so solo ieri pomerig­gio un impor­tante Atti­vo Uni­tario di Fim-Fiom-Uilm al Phale­sia, con lo scopo di san­cire una coe­sione anche con tutte le forze politiche ed isti­tuzion­ali, final­iz­za­ta a sostenere le posizioni che sono sem­pre state uni­tarie tra Fiom-Fim-Uilm.
Nelle con­clu­sioni finali Fim-Fiom-Uilm han­no det­to che even­tu­ali inizia­tive sareb­bero state decise come sem­pre uni­tari­a­mente in un con­siglio di fab­bri­ca la cui data era da definire nei giorni seguen­ti, con l’o­bi­et­ti­vo di essere con­vo­cati un min­u­to dopo l’in­con­tro tra Cevi­tal ed il Min­is­tero ma comunque pri­ma del 31 Otto­bre, ter­mine ulti­mo del­l’Ad­den­dum.
Infat­ti poco dopo era sta­to con­corda­to uni­tari­a­mente un Con­siglio di fab­bri­ca per Mer­coledì 25 Otto­bre.
Non com­pren­di­amo quale even­to di novità sia emer­so in queste ore, che ha spin­to una sola orga­niz­zazione ad intrapren­dere una inizia­ti­va per bloc­care le spedi­zioni che, tra l’al­tro, prob­a­bil­mente è final­iz­za­ta al nul­la e nel­la con­sapev­olez­za delle non pre­viste spedi­zioni per la gior­na­ta odier­na.
Rite­ni­amo che in questo momen­to in par­ti­co­lare, non siano asso­lu­ta­mente utili fughe in avan­ti final­iz­zate solo a gettare fumo negli occhi che sminuis­cono le gran­di inizia­tive fin qui real­iz­zate con la parte­ci­pazione di tut­to il ter­ri­to­rio.
La Fim e la Uilm sono impeg­nate in modo serio e respon­s­abile, e come rib­a­di­to in modo uni­vo­co anche all’At­ti­vo di ieri per noi l’era Rebrab deve ter­minare, ma deve esser­ci la garanzia del­la riparten­za del­l’at­tiv­ità pro­dut­ti­va e lo stes­so ammor­tiz­za­tore sociale a garanzia del red­di­to di tut­ti i lavo­ra­tori.
Le Rsu e le Seg­reterie di Fim e Uilm si riu­ni­ran­no lunedì 23 Otto­bre per intrapren­dere le inizia­tive che riter­ra­no nec­es­sarie per rag­giun­gere gli obi­et­tivi annun­ciati ieri al Phale­sia, a par­tire da una con­vo­cazione urgente pres­so il Min­is­tero.

 

 

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