Lavoratori da Piombino a Genova: e poi?
PIOMBINO 24 gennaio 2018 — La vicenda ArcelorMittal è molto difficile e complessa. L’antitrust detta le regole. La Arvedi di Cremona acquisterebbe una fabbrica che per 12 mesi sarebbe costretta a convivere al proprio interno con un reparto come la veniciatura che fa capo all’ArcelorMittal. La stessa che dopo 12 mesi smonterebbero e trasferirebbero tutto a Genova .
La forte preoccupazione è solo per 60 lavoratori che resterebbero a Arcelor Mittal.
Dopo un anno non ci saranno esuberi a Genova? Non possiamo permetterci tutto questo. Sarà l’anticamera del licenziamento per i 60 lavoratori della verniciatura. Inaccettabile smontare un impianto e trasferirlo a Genova insieme ai suoi lavoratori, vorrebbe dire lo smembramento della fabbrica di Piombino. Non siamo a porta portese, siamo già in un area di crisi complessa; sarebbe un altro macello sociale per i lavoratori e per il territorio
All’Ilva di Genova sono previsti 900 esuberi A Genova i 900 lavoratori saranno così suddivisi: 25 quadri, 165 impiegati e 710 operai. Come facciamo a pensare che il futuro di 60 lavoratori sarà il trasferimento da Piombino a Genova?
Sembra di assistere alla realizzazione del remake di un film già andato in onda in molte aziende. A quanto pare la guerra fra poveri sta per iniziare e a pagarne le spese saranno solamente i lavoratori.
Usb Piombino