I lavoratori riprendano in mano il loro destino

pervenuta in redazione

PIOMBINO 28 novem­bre 2016 — Non vi sono a Piom­bi­no solo lavo­ra­tori per il si, ma ve ne sono molti altri che in occa­sione del ref­er­en­dum cos­ti­tuzionale voter­an­no NO. Infat­ti con la rifor­ma Boschi-Ver­di­ni-Alfano i lavo­ra­tori con­ter­an­no anco­ra meno nelle deci­sioni che riguardano i loro bisog­ni e le loro richi­este, vis­to che non potran­no più eleg­gere il  Sen­a­to e che un solo par­ti­to, mag­a­ri con il 20% di con­sen­si, potrà in pochi giorni approvare leg­gi sceller­ate come quelle del­la rifor­ma Fornero e del job act (tan­to per citarne due). Ques­ta riduzione di democrazia è dele­te­ria foto-roma-2anche nel­la vicen­da del­la siderur­gia di Piom­bi­no nel­la quale c’è bisog­no che i lavo­ra­tori ripren­dano in mano il loro des­ti­no, sen­za che altri deci­dano per loro, in nome di una rap­p­re­sen­tan­za sem­pre più arte­fat­ta da regole che nul­la han­no a che vedere con la democrazia. Per questo ieri una del­egazione di lavo­ra­tori di Piom­bi­no (uni­ti dal­lo striscione del coor­di­na­men­to Art.1 Camp­ing Cig ) ha parte­ci­pa­to alla man­i­fes­tazione nazionale, svoltasi a Roma, per dire NO alla rifor­ma cos­ti­tuzionale.
Nelle foto anche l’in­con­tro e il sosteg­no espres­so alla del­egazione da Gior­gio Cre­maschi, leader stori­co dei lavo­ra­tori metalmec­ca­ni­ci.

Coor­di­na­men­to art. 1 — Camp­ing CIG — Piom­bi­no 

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