Lavoratrici del settore pulizie civili in sciopero
PIOMBINO 4 maggio 2017 — Sciopero del settore pulizie civili Aferpi. A seguito della comunicazione, da parte della ditta che attualmente si è aggiudicata l’appalto del settore, di una riduzione di oltre il 20% delle ore di lavoro, le organizzazioni sindacali Ugl e Filcams, dando seguito allo stato di agitazione proclamato, immediatamente hanno indetto lo sciopero. Avrà inizio domani mattina quando le dipendenti, tutte donne in cassa integrazione con contratto part-time, incroceranno le braccia. Appuntamento alle ore 9 davanti alla portineria centrale di Aferpi. Continuerà nei giorni a seguire, se non ci sarà un incontro con l’azienda Cooplat e una spiegazione dell’ennesima riduzione da parte di Aferpi del tutto immotivata visto che l’appalto è stato aggiudicato da poco più di un anno con parametri gia fissi e ridotti al minimo tali da rendere necessario da subito l’apertura dell’ammortizzatore per la ventina di lavoratrici che da più di venti anni svolgono le pulizie dentro lo stabilimento. Troviamo incomprensibile un tale comportamento soprattutto in questo momento in cui si vuole ancora che sia posta fiducia nel progetto Aferpi ma poi si continua a tagliare sull’indotto .
Chiediamo un sostegno morale alle Rsu di Aferpi e delle altre aziende anche dell’indotto nonché ai cittadini e forze politiche ed istituzionali .
Ugl territoriale
Filcams Cgil
Oggi le lavoratrici dell’appalto di pulizie di Aferpi hanno incrociato le braccia per difendere il loro diritto al lavoro.
Contro l’ “indotticidio”, a sostegno dell’occupazione, si sono ritrovati insieme: lavoratori, lavoratrici, associazioni ed istituzioni tutti per un obiettivo comune il lavoro.
La protesta proseguirà nei prossimi giorni con volantinaggio alle portinerie .
Le richieste da parte dei sindacati di categoria Filcams-Cgil e Ugl sono semplici: rispetto degli accordi sottoscritti e dei parametri che le aziende interessate si sono imposte e in conseguenza delle quali è stato calzato e siglato l’ammortizzatore.
Nelle prossime ore verrà richiesto un incontro specifico ad Aferpi per maggiori chiarimenti. Cooplat, che si è resa disponibile ad un incontro ma solo il 17 c.m., verrà sollecitata ad anticiparne la data.
In attesa di una risposta di Cevital al Governo, che a quanto pare è arrivata in queste ore, si continua la smobilitazione di Aferpi: si cessa di pagare il leasing di determinate attrezzature e si riducono le spese vive. Già da qualche settimana si parlava di una riduzione imposta da Aferpi all’impresa d’appalto delle ore impiegate per le pulizie di uffici e locali accessori ed oggi puntualmente questa riduzione d’orario, che ovviamente ed inevitabilmente si ripercuote esclusivamente sulle lavoratrici, è arrivato. Senza che l’impresa d’appalto abbia ritenuto necessario discuterne con i sindacati, né tantomeno la stessa Aferpi, che addirittura si rifiuta di incontrare sindacati che non siano metalmeccanici.
Questo è lo stato di sfascio delle condizioni economiche del nostro territorio. Questo è lo stato di sfascio dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori in questo momento storico.
Oggi le lavoratrici colpite dal provvedimento hanno organizzato un presidio di protesta di fronte alla portineria Aferpi, presidio al quale abbiamo partecipato per significare la nostra solidarietà. Solidarietà che presteremo ad ogni iniziativa futura che le donne e le loro rappresentanze sindacali vorranno intraprendere.
Siamo fermamente convinti che le lotte si vincono solo con l’unità di tutti i lavoratori, senza distinzione di categoria. Sollecitiamo pertanto tutti i lavoratori di Aferpi ad unirsi alla lotta di queste lavoratrici e a pretendere, prima di tutto la salvaguardia del posto di lavoro ed anche, non secondario, il rispetto dei diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.