Lavoro, imprese, associazioni e istituzioni pubbliche
PIOMBINO 11 febbraio 2018 — 4.445 unità locali di imprese attive con 17.225 addetti in tutta la Val di Cornia. Così dice il censimento dell’industria e dei servizi del 2011, l’ultimo al quale possiamo fare riferimento, nella parte che riguarda le imprese attive. Ricordiamo che secondo la definizione ISTAT (ai fini del Censimento), unità locale è “l’impianto (o corpo di impianti) situato in un dato luogo e variamente denominato (stabilimento, laboratorio, negozio, ristorante, albergo, bar, ufficio, studio professionale, ecc.) in cui viene effettuata la produzione o la distribuzione di beni o la prestazione di servizi”. Sempre secondo la definizione ISTAT l’addetto è “persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni eccetera). Comprende il titolare/i dell’impresa partecipante/i direttamente alla gestione, i cooperatori (soci di cooperative che come corrispettivo della loro prestazione percepiscono un compenso proporzionato all’opera resa), i coadiuvanti familiari (parenti o affini del titolare che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai e gli apprendisti”.
I settori con maggior numero di unità sono nell’ordine il commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (1.271 unità), le costruzioni (524 unità), le attività professionali, scientifiche e tecniche (497 unità), le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (489 unità) ed infine le attività manifatturiere (329 unità).
Diversa la situazione dal punto di vista degli addetti per i quali le attività manifatturiere sono al primo posto (4.989 addetti) e poi il commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli è ancora al primo posto (3.343 addetti), ma seguito dalle costruzioni (1.729 addetti), dalle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (1.681 addetti) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (881 addetti).
Nei diversi Comuni, per quel che riguarda le unità locali, le eccezioni sono costituite dall’attività agricola (4 unità) che a Sassetta compare al quarto posto e dalle attività immobiliari (55 unità) a San Vincenzo che compare al quinto posto mentre non risultano tra le prime cinque in nessun altro Comune.
Questo l’ordine in cui si presentano le unità locali nei singoli Comuni
- Campiglia: commercio all’ingrosso e al dettaglio (317 unità), costruzioni (143 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (98 unità), servizi di alloggio e di ristorazione (93 unità), attività manifatturiere (80 unità);
- Piombino: commercio all’ingrosso e al dettaglio (675 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (323 unità), costruzioni (252 unità), , servizi di alloggio e di ristorazione (93 unità), attività manifatturiere (80 unità);
- San Vincenzo: commercio all’ingrosso e al dettaglio (202 unità), servizi di alloggio e di ristorazione (119 unità), costruzioni (86 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (58 unità), attività immobiliari (55 unità);
- Sassetta: servizi di alloggio e di ristorazione (11 unità), commercio all’ingrosso e al dettaglio (10 unità), ), costruzioni (4 unità), agricoltura (4 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche, attività manifatturiere, altre attività di servizi (2 unità ciascuna),
- Suvereto: commercio all’ingrosso e al dettaglio (67 unità), costruzioni (39 unità), servizi di alloggio e di ristorazione (38 unità) , attività manifatturiere (21 unità); attività professionali, scientifiche e tecniche (16 unità).
Per quel che riguarda gli addetti, invece, le eccezioni sono costituite dall’attività agricola (5 addetti) che a Sassetta compare al quarto posto, dalle attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (30 addetti) che a Suvereto compare al quinto posto e da trasporto a magazzinaggio (808 addetti) a Piombino mentre non risultano tra le prime cinque in nessun altro Comune.
Questo l’ordine in cui si presentano gli nei singoli Comuni
- Campiglia: commercio all’ingrosso e al dettaglio (947 addetti), costruzioni (666 addetti), attività manifatturiere (509 addetti), servizi di alloggio e di ristorazione (324 addetti), attività professionali, scientifiche e tecniche (184 addetti);
- Piombino: attività manifatturiere (4.192 addetti), commercio all’ingrosso e al dettaglio (1.772 addetti), servizi di alloggio e di ristorazione (886 addetti), trasporto a magazzinaggio (808 addetti), costruzioni (779 addetti);
- San Vincenzo: commercio all’ingrosso e al dettaglio (466 addetti), servizi di alloggio e di ristorazione (360 addetti), costruzioni (199 addetti), attività manifatturiere (166 addetti), attività professionali, scientifiche e tecniche (114 addetti);
- Sassetta: servizi di alloggio e di ristorazione (18 addetti), costruzioni (14 addetti), commercio all’ingrosso e al dettaglio (12 addetti), attività manifatturiere (5 addetti), agricoltura (5 addetti);
- Suvereto: Campiglia: commercio all’ingrosso e al dettaglio (67 addetti), , attività manifatturiere (117 addetti), servizi di alloggio e di ristorazione (93 addetti), costruzioni (71 addetti), fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (30 addetti).
Il censimento si è occupato anche delle istituzioni non profit. Le istituzioni non profit sono unità giuridico-economiche dotate o meno di personalità giuridica, di natura privata, che producono beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non hanno facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che l’hanno istituita o ai soci.
In Val di Cornia le istituzioni non profit sono presenti con 394 unità locali e 380 addetti che si occupano prevalentemente di sanità (36 unità attive e 235 addetti), istruzione (11 unità e 107 addetti) e cultura, ma con proporzioni rovesciate tra unità e addetti (171 unità e 9 addetti):
Ed infine le istituzioni pubbliche (79 unità attive e 2.254 addetti):
I settori in cui operano maggiormente le istituzioni pubbliche sono istruzione (33 unità e 842 addetti), amministrazione pubblica e difesa e assicurazione sociale obbligatoria (22 unità e 610 addetti) e sanità e assistenza (17 unità e 744 addetti).
(Foto di Pino Bertelli)