Le bonifiche private nell’ ex Lucchini stanno così
PIOMBINO 12 novembre 2016 — A che punto sono i lavori per la bonifica delle aree di proprietà Aferpi della zona industriale di Piombino comprese nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Piombino?
L’ Accordo di programma del 24 aprile 2014 ha stabilito che gli interventi a carico del soggetto privato non responsabile della contaminazione sono:
- Rimozione e avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti depositati in modo incontrollato nelle aree di proprietà e in concessione demaniale, e in particolare rimozione e smalti,mento dei cumuli di rifiuti e/o depositi incontrollati di rifiuti già individuati nell’area;
- Messa in sicurezza operativa del suolo nelle aree di proprietà Lucchini, tramite misure di mitigazione o interruzione dei percorsi di esposizione, quali coperture e rimozione hot spot, e analisi di rischio specifica.
Con l’Accordo di programma del 30 giugno 2015 il soggetto privato non responsabile della contaminazione è diventato Aferpi impegnato a
- presentare e l’attuare il progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico delle aree del complesso industriale ex Lucchini;
- realizzare gli interventi di messa in sicurezza operativa di cui all’ Accordo del 2014;
- realizzare gli interventi di reindustrializzazione e sviluppo economico secondo i tempi e le modalità indicati nel Piano Industriale.
Aferpi ha presentato il progetto il progetto integrato che sarà approvato con un decreto congiunto del Ministero dello Sviluppo Economico e di quello dell’ Ambiente dopo che la Conferenza dei servizi apposita avrà espresso il parere favorevole. Conferenza dei Servizi che sarà convocata una volta che saranno acquisiti
- gli esiti del procedimento di approvazione della variante urbanistica da parte del Comune di Piombino,
- il decreto regionale di conclusione di valutazione di Impatto Ambientale regionale (in realtà di verifica di assoggettabilità rilasciato dalla Regione il 26 settembre 2016),
- altri aspetti oggetto di specifiche Conferenze di Servizi in sede locale.
Così è stato ricordato nel corso della Conferenza dei servizi del 9 novembre 2016.
Occorrono ancora dei mesi e dunque si andrà ben oltre i tempi annunciati dalla sottosegretaria Silvia Velo (nella foto) che il 1° giugno 2016 aveva previsto: « …se il progetto Aferpi non ha bisogno di integrazione, a settembre ci sarà la firma del decreto per inizio lavori…Per il mese di settembre, qualora non ci fossero ulteriori integrazioni o modifiche da apportare, il Ministero intende approvare il decreto per dar via agli interventi, rispettando il cronoprogramma stabilito nelle scorse settimane…».
Ma cosa prevedono il Progetto di reindustrializzazione e sopratutto il Progetto di messa in sicurezza operativa?
Risponde lo stesso presidente della Conferenza dei servizi che nel corso della conferenza del 6 settembre 2016 informa:
«.…Intanto essi riguardano solo le aree nella disponibilità di Aferpi destinate siderurgia e logistica (prima fase). Non sono incluse le aree a vocazione agroalimentare, in quanto allo stato attuale non è ancora disponibile il piano di reindustrializzazione: tali aree saranno oggetto di valutazioni specifiche in una seconda fase, come del resto già stabilito in una conferenza dei servizi tenutasi il 31 maggio 2016.…
…Gli interventi programmati sulle aree di pertinenza delle Società Aferpi SpA e Piombino Logistics prevedono:
- per la matrice suolo, interventi di messa in sicurezza Operativa mediante realizzazione di pavimentazioni di diversa tipologia…nonché la rimozione ed avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti depositati in modo incontrollato nelle aree di pertinenza Aferpi;
- per la matrice acque sotterranee, nell’elaborato, si rimanda al progetto di messa in sicurezza della falda elaborato dalla Società Invitalia SpA…
…È da sottolineare che la realizzazione degli interventi di reindustrializzazione sarà attuata per fasi sulla base del cronoprogramma previsto dal Piano Industriale (siderurgico e logistico), con realizzazione delle pavimentazioni funzionalmente necessarie agli interventi di reindustrializzazione previsti, e con realizzazione a completamento delle stesse pavimentazioni previste come Messa in Sicurezza Operativa entro i 12 mesi successivi all’ultimazione degli interventi stessi…».
Inutile ricordare che i tempi scritti da Aferpi nei vari documenti, per ultimo il Masterplan su cui si basa la variante urbanistica del Comune di Piombino, sono tutti saltati.
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Tra domande non poste e risposte non pervenute
State facendo un buon lavoro di informazione dei problemi e/o attività nella nostra zona.
Bene, mi sembra proprio necessario per aprire la mente alla popolazione e mi piacerebbe che diventasse un veicolo di maggiore dibattito democratico per il raggiungimento della soluzione dei problemi. Purtroppo mi sembra che le istituzioni locali non siano molto interessate a questo.