Le bonifiche pubbliche nell’ex Lucchini stanno così
PIOMBINO 12 novembre 2016 — A che punto sono i lavori per la bonifica della aree demaniali dell’ area industriale di Piombino comprese nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Piombino?
L’ Accordo di programma del 24 aprile 2014 ha stabilito che saranno realizzati con finanziamenti pubblici
- la messa in sicurezza operativa della falda nelle aree di proprietà e in concessione demaniale della Lucchini in Amministrazione straordinaria (oggi Aferpi),
- la messa in sicurezza operativa del suolo nelle aree demaniali.
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) a questo fine il 10 novembre 2014 ha assegnato alla Regione Toscana un finanziamento di 50 milioni di euro e questa, nel dicembre 2015, ha deciso di avvalersi dell’ Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia), società per azioni italiana partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia.
Invitalia ha previsto per l’esecuzione completa dei lavori un tempo di 70 mesi dal momento della stipula della convenzione di incarico tra Regione e Invitalia stessa.
Una recente informativa data dal dott. Luca Di Nardo, in rappresentanza di Invitalia, in sede di Conferenza dei Servizi istruttoria convocata presso il Ministero dell’Ambiente il 9 novembre scorso, aggiorna sulla situazione.
Invitalia ha predisposto
- il Piano delle indagini integrative finalizzate a acquisire informazioni funzionali alla progettazioni di dettaglio delle opere pubbliche e la Regione Toscana ha formalizzato il nulla osta per l’esecuzione,
- l’aggiornamento dello Studio di Fattibilità degli interventi per la messa in sicurezza della falda nell’area dello stabilimento siderurgico che, ratificato dal Comitato Esecutivo dell’ Accordo di programma per Piombino il 20 ottobre 2016, è stato inoltrato a tutti i soggetti competenti per le valutazioni del caso.
«Attualmente, dice sempre l’informativa, è in corso il perfezionamento del circuito finanziario per l’erogazione delle risorse dal Governo alla Regione e da questa a Invitalia, a seguito del quale sarà possibile pubblicare i bandi per le gare pubbliche di affidamento della fase progettuale degli interventi: l’esecuzione delle indagini integrative, la progettazione definitiva e esecutiva degli interventi di messa in sicurezza della falda, la verifica della progettazione. Una volta completato l’iter della fase progettuale e acquisite tutte le approvazioni e autorizzazioni, si procederà all’appalto dei lavori».
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