Le campagne di Campiglia dopo la stagione orticola
CAMPIGLIA 6 settembre 2015 — Molto spesso nelle campagne del nostro Comune, al termine della stagione orticola, grandi quantità di tubicini in PVC per l’irrigazione a goccia di tipo monouso, semenzai in polistirolo, contenitori vuoti di diserbanti e pesticidi e sacchi in plastica per fertilizzante fanno la fine meno auspicabile che si possa immaginare: vengono abbandonati nei campi e nella peggiore delle ipotesi bruciati, sprigionando enormi quantità di fumi tossici. Specialmente a fine estate le colonne di fumo nero sono visibili a tutti, eppure generalmente passano nell’indifferenza più totale. Spesso tali illeciti vengono commessi in ore notturne in cui si spera che il controllo degli operatori sia limitato. E’ doveroso per ogni cittadino, operatore agricolo o azienda che smaltisca i propri rifiuti in modo non corretto essere consapevole degli esiti di tale comportamento: oltre alle gravi conseguenze per la salute e per l’ambiente, cui si è fatto cenno, si rischia di incorrere nell’applicazione delle sanzioni previste per l’abbandono di rifiuti stabilite dal Decreto legislativo n°152 del 2006 che configura una violazione penale e prevede fino a un anno di arresto, qualora nel nostro Comune fosse rispettato. Dei falò provocati per smaltire rifiuti speciali in maniera illecita, si ha frequentemente la visione del panorama della nostra campagna attraverso le contestazioni degli abitanti limitrofi agli operatori agricoli. E’ risaputo che in agricoltura si riscontri un’alta incidenza di malattie neoplastiche, comparabile con quelle degli addetti alle industrie chimiche; tra le cause, con molta probabilità vi è l’uso di prodotti chimici (diserbanti, anticrittogamici, concimi, ecc), ma anche la quantità di inquinanti rilasciati in atmosfera nella combustione di materiali plastici. Il M5S Campiglia M. già in passato aveva denunciato tale fenomeno, ma immancabilmente ogni anno si ripete.Visto che gli abitanti non vogliono che il Comune di Campiglia si trasformi in una seconda “terra dei fuochi”, chiediamo al sindaco Rossana Soffritti in qualità di maggior responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e della tutela dell’ambiente, di prendere provvedimenti con un ordinanza sindacale viste le condizioni ambientali invivibili ed eventualmente informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta. Il M5S Campiglia M.non ci sta al ripetersi annualmente di questo malsano rituale che pesa sulla testa dagli abitanti come una spada di Damocle.….…
M5S CAMPIGLIA