Le cose non vanno, meglio dei consulenti esterni

Riccardo Gelichi

PIOMBINO 23 luglio 2016 — È pas­sato tan­to tem­po dalle enun­ci­azioni mirabolan­ti di mil­ioni e mil­ioni di euro per il nos­tro ter­ri­to­rio che ver­rebbe da chieder­si quan­ti ne sono sta­ti spe­si e come. Un esem­pio recente, gli ulti­mi finanzi­a­men­ti: i ven­ti più trenta mil­ioni des­ti­nati alle gran­di e pic­cole imp­rese. Se per i pri­mi è anco­ra in cor­so l’istruttoria, per i sec­on­di siamo anco­ra fer­mi, sem­bra che manchi­no gli investi­tori. Inoltre, ci risul­ta che per pros­eguire i banchi­na­men­ti del­la parte affer­ente alla logis­ti­ca, si deb­bano chiedere altri 70 mil­ioni alla Regione, oltre i 50 deliberati ma mai arrivati come fideius­sione per opere anco­ra da eseguire. Se fac­ciamo la som­ma, come a scuo­la ele­mentare, cinquan­ta per le imp­rese, cinquan­ta deliberati, più altri set­tan­ta per ter­mine lavori del por­to, fan­no cen­toset­tan­ta. Ci chiedi­amo quin­di: ma non era meglio con­cen­trar­si pri­ma sulle infra­strut­ture viaria e fer­roviaria ? Ricor­diamo la neces­sità indero­ga­bile almeno del pri­mo lot­to del­la 398 affinché le attiv­ità che si vogliono affac­cia­re sul por­to pos­sano ottenere l’entrata in eser­cizio; non capi­amo però come si vuole risol­vere il dilem­ma viario e fer­roviario. A meno che non si pen­si di usare la via­bil­ità inter­na, ma allo­ra sarebbe un’altra pesante car­ta con­trat­tuale in mano a chi detiene la stra­da e ha for­ti ambizioni sul por­to. Ma i mil­ioni han­no bal­la­to anche recen­te­mente: ad esem­pio la pro­pos­ta di scor­po­rarne dod­i­ci dai cinquan­ta pre­visti per le boni­fiche pub­bliche, sti­mati da RiMa­te­ria, per lib­er­are i cumuli del­la Li53.
Bisogna dire però che sia i mil­ioni del­la rein­dus­tri­al­iz­zazione che quel­li delle boni­fiche non sono così facil­mente per­mutabili ad ogni piè sospin­to, se non attra­ver­so una com­p­lessi­va e seria rimod­u­lazione degli Accor­di di pro­gram­ma. A questo pun­to pos­si­amo ragionevol­mente pen­sare che qual­cuno abbia bisog­no di aiu­to e il nos­tro non è sar­cas­mo. Cre­di­amo seri­amente che se abbi­amo qualche sol­do in cas­sa forse è meglio spender­lo per capaci con­sulen­ze esterne, per­sone che pos­sano inter­pretare e risol­vere nel migliore dei modi questo intri­ca­to groviglio.

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