Le incoerenze della variante di Poggio all’Agnello
PIOMBINO 11 ottobre 2016 — La Provincia di Livorno, dando un contributo tecnico alla richiesta di parere inviatagli dal Comune di Piombino sull’assoggettabilità o meno della variante al piano strutturale d’area ed al regolamento urbanistico per il complesso ricettivo di Poggio all’Agnello alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) (1), ha rilevato un contrasto con il Piano Territoriale di Coordinamento provinciale (PTC).
La variante riguarda il cambio di destinazione d’uso delle unità ricettive della residenza turistico alberghiera in residenze per una porzione del 40% della superficie della struttura, pari a circa 108 unità ricettive. Così come richiesto dal gestore del complesso ricettivo, la Società Immobiliare Milanese 2006.
Il contrasto consiste nel fatto che «La previsione di trasformazione da destinazione ricettiva a residenziale di circa il 40% delle unità ricettive in unità abitative residenziali, che verranno comunque utilizzate per fini turistici e per seconde case, non concorre al raggiungimento degli obiettivi prestazionali che il PTC persegue per il Sistema funzionale turistico-ricettivo, e appare contrastare con gli obiettivi di:
[…]
Rafforzamento del concetto di impresa mediante organizzazione gestionale unitaria di ciascuna struttura ricettiva
Disincentivare processi di trasformazioni immobiliari tendenti alla riduzione del ruolo di impresa
[…] (Disciplina, artt. 40,40.1)
Inoltre non contribuisce al contenimento del […] fenomeno delle abitazioni non occupate (molte delle quali vengono definite seconde case)…piuttosto consistente nel territorio provinciale e suggerisce azioni di riequilibrio verso l’incremento dell’attività di impresa turistica piuttosto che quella della semplice residenza utilizzata estemporaneamente per la locazione turistica recuperandone l’asistemicità all’organizzazione produttiva. […] (Stauto – I temi aggreganti, Sistema Produttivo, A2 Turismo)».
Del resto la contraddizione, anche se non si vuole ammettere, c’è anche con il Piano strutturale della Val di Cornia che indica come priorità “…migliorare l’offerta e l’accoglienza turistico-alberghiera nel territorio assegnando regole di innalzamento qualitativo e quantitativo alle attività esistenti…”.
La Giunta comunale facendo proprio i il parere espresso dal nucleo di valutazione del Comune di Piombino ha rinviato «alle successive fasi del procedimento amministrativo la risoluzione del parziale contrasto con la pianificazione provinciale».
È davvero difficile immaginare come possa essere risolto il contrasto dato che di residenze civili o di residenze turistico ricettive si tratta e non si può pensare ad una commistione. E non si tratta di una questione tecnica. È una differenza di scelte politiche quella che si manifesta: una privilegia il turismo come attività produttiva, l’altra privilegia invece un uso residenziale che niente ha a che vedere con l’attività produttiva, con la valorizzazione del lavoro e dell’impresa.
È una scelta politica, quella del Comune, per niente giustificata dalla volontà di «scongiurare la chiusura di un’attività turistico-ricettiva che, non solo rappresenta un valore per lo sviluppo e l’attrattività turistica dell’area, ma costituisce una significativa risorsa in termini economici e occupazionali». A parte il fatto che dietro questa affermazione c’è solo ciò che ha prodotto la società immobiliare interessata e non certo un’autonoma elaborazione del Comune e a parte il fatto che una simile decisione può essere ripetuta per altri casi dichiarati dagli interessati come simili, la verità è che il Comune non tiene in nessuna considerazione quanto scritto nei piani e nei programmi e assume decisioni casuali senza nessi e coerenze.
Ma così il confine tra interesse pubblico e interesse privato si fa molto labile.
(1) La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è un processo finalizzato ad integrare considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi di sviluppo, per migliorare la qualità decisionale complessiva. In particolare l’obiettivo principale della VAS è valutare gli effetti ambientali dei piani o dei programmi, prima della loro approvazione (ex ante), durante ed al termine del loro periodo di validità (in-itinere, ex post). Ciò serve soprattutto a sopperire alle mancanze di altre procedure parziali di valutazione ambientale, introducendo l’esame degli aspetti ambientali già nella fase strategica che precede la progettazione e la realizzazione delle opere.