Le incomprensioni del consigliere Brogioni

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 29 novem­bre 2013 — La rispos­ta di Bro­gioni con­fer­ma che la mag­gio­ran­za non è più dis­pos­ta a far lavo­rare insieme gli uffi­ci dei Comu­ni di Campiglia e di Suvere­to per adem­piere alle dis­po­sizioni del­la leg­gi che loro stes­si han­no approva­to. Con­tin­ua invece a non spie­gare per­ché han­no cam­bi­a­to idea, vis­to che l’associazione delle fun­zioni la si fa con il per­son­ale che c’è e sen­za costi aggiun­tivi. Caso mai, se si sa ammin­is­trare, sono pos­si­bili economie dovute all’ottimizzazione delle risorse umane e stru­men­tali, sen­za bisog­no di sciogliere i Comu­ni.
Cer­to, con l’unione di tut­ti i Comu­ni del­la Val di Cor­nia sareb­bero state più evi­den­ti le economie di scala dovute alla riduzione del numero dei diri­gen­ti, alla cos­ti­tuzione di com­mis­sioni uniche (per appalti, assun­zioni, edilizia, pae­sag­gio, val­u­tazioni d’impatto ambi­en­tale, ecc.) e più in gen­erale all’as­so­ci­azione di fun­zioni d’interesse gen­erale come la piani­fi­cazione ter­ri­to­ri­ale, le prog­et­tazioni o la pro­tezione civile. Inoltre non sarebbe sta­to dis­per­so un pat­ri­mo­nio di espe­rien­ze pro­fes­sion­ali, di piani e di dotazioni stru­men­tali accu­mu­lati in decen­ni. Sol­di e saperi but­tati al ven­to colpevol­mente dalle attuali ammin­is­trazioni.
Pren­di­amo tut­tavia atto che Bro­gioni dice ora quel­lo che noi dici­amo dal 2010. Spe­ri­amo almeno che se ne ren­da con­to.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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