Le intollerabili tariffe autostradali
Siamo all’inizio della stagione estiva in un periodo fortemente a rischio per la crisi economica con il settore turistico in difficoltà e subito arrivano gli aumenti delle tariffe autostradali. Oltretutto il nostro territorio è ulteriormente penalizzato, in quanto l’incremento per il tratto attualmente utilizzabile della Tirrenica è di oltre il 3,5%, il che significa che per la parte più frequentata dagli utenti toscani da Rosignano a Collesalvetti si passa da € 4,20 ad € 4,40.
Non dimentichiamoci che le poche centinaia di metri, di fatto solo uno svincolo per andare da sud della provincia verso Livorno, costa già ad oggi 60 centesimi per tutti (a parte residenti di Rosignano e Cecina) comprese le ambulanze e gli autoveicoli dei servizi per il cittadino.
Questione difficile da digerire, visto che il progetto dell’autostrada Tirrenica continua a rimanere nel limbo, tranne i famosi e costosissimi 4 km da Rosignano a Palazzi e nonostante ciò la SAT già da tempo riscuote questo dazio.
Questi ulteriori aumenti non sono tollerabili, neanche se correlati a possibili interventi che potrebbero garantire, ma ancora non vi è nessuna certezza visto che stiamo aspettando da decine di anni, un potenziale sviluppo della viabilità in tutta la provincia di Livorno con un arteria di collegamento diretto da Livorno fino al porto di Piombino.
Purtroppo rileviamo la mancata percezione che questi balzelli ci rendono sempre meno competitivi, oltre alle già forti carenze che purtroppo penalizzano il nostro paese, ed in particolare per l’industria italiana del turismo che rispetto ai costi non è più capace, nonostante le meraviglie da offrire, ad essere competitiva con il resto del mondo.
Inoltre è opportuno ricordare che la Variante Aurelia è fortemente dissestata e pertanto poco sicura: non vorremmo che non si intervenga visto che la prospettiva è quella di farla diventare autostrada, come se la cosa dovesse avvenire a breve.
Luigi Coppola Unione di Centro