Le colline vengono martoriate ed i Comuni tacciono

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CAMPIGLIA 23 mar­zo 2014-  Sfan­no le colline e le strade di Campiglia e las­ciano le colline dei rifiu­ti indus­tri­ali a Piom­bi­no. Potrem­mo sin­te­tiz­zare così le politiche comu­nali sulle cave e sui rifiu­ti. Dopo aver investi­to mil­ioni di euro pub­bli­ci per la costruzione dell’impianto TAP che dove­va rici­clare le scorie del­la siderur­gia, dopo aver sot­to­scrit­to accor­di che prevede­vano la riduzione delle escav­azioni di mate­ri­ali vergine di cava e dopo aver annun­ci­a­to che tut­to era pron­to per fornire rifiu­ti rici­clati per la costruzione di gran­di opere pub­bliche, alla pri­ma vera pro­va dei fat­ti tut­to svanisce nel nul­la. Le opere nel por­to di Piom­bi­no si stan­no real­iz­zan­do con i mate­ri­ali di cava del­la soc. Sales di Campiglia, in bar­ba alle leg­gi che impon­gono l’impiego di prodot­ti rici­clati nelle opere pub­bliche. Non ci sono ali­bi o gius­ti­fi­cazioni. Siamo di fronte ad un clam­oroso fal­li­men­to des­ti­na­to ad aggravare la crisi di ques­ta zona. A Piom­bi­no rester­an­no cumuli di rifiu­ti che ren­der­an­no inuti­liz­z­abili molte aree indus­tri­ali e a Campiglia si aggrav­er­an­no gli impat­ti ambi­en­tali generati dal­la pre­sen­za di gran­di cave. Bas­ta vedere cosa sta acca­den­do in questi giorni, con centi­na­ia di autotreni che tran­si­tano den­tro Ven­tu­ri­na e con le pro­poste del­la soc. SALES che pun­tano a trasfor­mare strade di cam­pagna in strade per i mezzi pesan­ti. Addirit­tura han­no pre­vis­to la real­iz­zazione di un nuo­vo svin­co­lo per l’immissione sul­la Vari­ante Aure­lia dal­la stra­da di Rim­igliano a Chiusagrande. Anziché creare lavoro nei set­tori emer­gen­ti come quel­lo del recu­pero dei rifiu­ti, qui si per­se­vera in politiche di rap­ina des­ti­nate a impov­erire ulte­ri­or­mente il ter­ri­to­rio. A san­cire ques­ta polit­i­ca fal­li­menta­re ci pen­sa il piano provin­ciale delle attiv­ità estrat­tive che definisce Campiglia e la Val di Cor­nia come il “dis­tret­to toscano delle attiv­ità estrat­tive”. Qui sarà sca­v­a­to l’80% del mate­ri­ale di cava di tut­ta la Provin­cia e il 94% del cal­care. Si trat­ta di altri 20,4 mil­ioni di metri cubi ( 4,8 a Monte Calvi, 5,8 a Monte Vale­rio 9,7 a San Car­lo) equiv­alen­ti a cir­ca 68.000 allog­gi per una cit­tà di 200.000 abi­tan­ti. Nes­suna pre­vi­sione, invece, per il “riu­ti­liz­zo dei residui recu­per­abili”, come invece impon­gono le leg­gi. Addirit­tura nel piano si aus­pi­ca la real­iz­zazione di grande opere come il por­to e l’autostrada per com­pen­sare il calo di escav­azioni che si sono reg­is­trate negli ulti­mi anni. Tut­to questo accade nel silen­zio asso­lu­to del Comune di Campiglia, nonos­tante le diverse pre­vi­sioni con­tenute nei suoi piani urban­is­ti­ci e nei pro­gram­mi elet­torali. Squar­cia­re il silen­zio e affrontare i prob­le­mi è lo scopo dell’assemblea pub­bli­ca pro­mossa dal Comune dei Cit­ta­di­ni per il 27 mar­zo, alle 21, alla salet­ta comu­nale di Ven­tu­ri­na, alla quale tut­ti sono invi­tati a parte­ci­pare.

COMUNE DEI CITTADINI 

cave

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