Le norme sul volontariato devono essere rispettate
SUVERETO 26 ottobre 2019 — In tutti i settori ci sono norme che, condivise o meno, devono essere rispettate e un’amministrazione responsabile dovrebbe essere la prima a operare nei limiti di legge.
Nel Consiglio Comunale dell’11 ottobre 2019 la maggioranza Assemblea Popolare Suvereto (APS) ha proposto di modificare un articolo del Regolamento sul Volontariato – regolamento adottato nel 2015 dalla passata maggioranza Parodi (vice Pasquini) – al fine di “agevolare la gestione dei volontari”.
La proposta eliminava il termine entro cui l’amministrazione prevedeva la realizzazione di un Registro nel quale censire tutti i volontari regolarmente iscritti, anche ai fini dell’assicurazione obbligatoria per infortuni.
Il Gruppo Consiliare UniAmo Suvereto è intervenuto sull’argomento chiedendo, oltre alle delucidazioni in merito a suddetto termine, ulteriori modifiche al Regolamento in questione evidenziando l’illegittimità di alcune sue parti e il mancato rispetto di alcuni principi alla base del volontariato. Princìpi che non sono dettati da UniAmo Suvereto – come si è voluto strumentalmente far passare — ma che sono imposti dalla legge e da autorità quali la Corte dei Conti delle Autonomie Locali.
Il Regolamento attualmente in vigore consente all’ente Comune di avvalersi non soltanto di volontari facenti parte di associazioni di volontariato, ma anche del singolo volontario estraneo a un’associazione. Questa possibilità – peraltro non consentita ad un Comune sino al 2017 – prevede comunque dei limiti ben precisi: nel caso in cui il volontario sia iscritto ad un’associazione, è la medesima che garantisce all’ente il rispetto di tutte le norme a salvaguardia del singolo volontario, della finalità solidaristica e dell’assoluta gratuità dell’attività che andrà a svolgere; nel caso in cui la collaborazione tra ente e singolo volontario sia diretta, è il Comune stesso a dover garantire per lui con un Regolamento idoneo a tutelare gli stessi principi di cui sopra. Ma il Regolmento in vigore non garantisce niente di tutto questo.
Il volontario mette a disposizione le sue competenze, quali esse siano e deve essergli consentito lo svolgimento di attività che sia in grado di fare, senza mettere in pericolo la sua incolumità e quella altrui. Le attività consentite devono rivestire le caratteristiche della solidarietà sociale: non possono essere ammesse in settori che necessitino di specifiche competenze e tutele e che rivestono particolare importanza economica e commerciale per la comunità. L’impiego di volontari per mansioni specifiche indebolisce la creazione di nuovi posti di lavoro incidendo sull’economia globale della comunità. La differenza tra lavoro e volontariato deve rimanere sempre ben chiara a tutti, anche in tempi di crisi.
Il volontariato per sua natura è gratuito ed è illegittimo poi prevedere che lo svolgimento “a regola d’arte” delle attività e dei servizi assegnati dia diritto a forme di riduzione ed esenzione dei tributi comunali, come è attualmente previsto. È ancora più illegittimo prevedere la perdita di tale esenzione o riduzione in caso di “inadempimento” da parte del volontario: ricordiamo che l’attività volontaria, in quanto libera, spontanea e sussidiaria non può essere né punita né sanzionata. Non ci sono vincoli di subordinazione gerarchica e non ci sono poteri disciplinari dell’ente.
Cosa chiede UniAmo Suvereto? Che le norme in materia di volontariato siano rispettate a tutela dello stesso, nella consapevolezza che ci sono attività in cui l’impegno del volontario è essenziale ed altre che non possono essere demandate al volontario, perché necessitano di professionalità e osservanza di obblighi di legge e perché il mancato rispetto di tali regole può ingenerare nell’ente responsabilità patrimoniali importanti, che ricadrebbero su tutta la comunità.
Dopo il ritiro dell’ordine del giorno da parte della maggioranza – segno che i rilievi non erano infondati — la discussione anziché in commissione è passata strumentalmente sui social.
UniAmo Suvereto non intende vincolare lo svolgimento del volontariato, semmai tutelarlo nell’interesse di tutta la comunità. Ci sono delle norme e vanno applicate, così come avviene in tutti i settori e per i privati. UniAmo Suvereto condivide pienamente i principi generali alla base del volontariato civico, indispensabile per la crescita di tutta la comunità. Sia chiaro, però, che il volontariato a Suvereto non è prerogativa e creazione di APS e che il volontariato ha fatto grande Suvereto da decenni. Il volontariato non può essere inteso come strumento di ricerca di consensi e la solidarietà non si sbandiera, se veramente spontanea e sentita.
Dare del “burocrate” in senso dispregiativo a chi rileva un’illegittimità quando questa doveva essere proprio evitata da chi dice di governare con grande competenza e responsabilità nell’interesse di tutti, è inammissibile.
Guppo Consiliare UniAmo Suvereto
Servire ai banchi della sagra, pulire gli stradelli, tagliare le siepi, pulire la macchia dalla spazzatura, aiutare gli operai del Comune ad istallare le attrezzature per le feste…FATTI E NON PAROLE CHE NON SERVONO A NIENTE…GENTE CHE STRAPARLA COSÌ SUL VOLONTARIATO SI DEVE VERGOGNARE DI RAPPRESENTARE PARTE DELLA CITTADINANZA DI SUVERETO.