Le paradossali dichiarazioni del presidente Rossi
PIOMBINO 15 febbraio 2016 — Le dichiarazioni di Rossi apparse sulla stampa risultano paradossali per i lavoratori perché in contraddizione palese con quello che gli stessi lavoratori vivono tutti i giorni. Nelle assemblee ci viene comunicato dai sindacati che “fra tre mesi non ci sono nemmeno i soldi per pagare gli stipendi“ e Rossi commenta che, tutto sommato, le cose stanno procedendo nella direzione giusta. Ci viene il dubbio che si sia scatenata una gara a chi è più bravo a prendere in giro i lavoratori.
Adesso che si sta cercando di stringere l’azienda a rispettare i propri impegni dire che la Regione sta ancora lavorando per elargire a Cevital 30 milioni di euro ( o più), per la costruzione del forno elettrico è quasi un incentivo ad attendere ulteriormente, non certo a stringere.
Il presidente Rossi prima di dire che :
- “i lavoratori hanno la busta paga normale“ deve sapere che i 1.200 lavoratori, per essere assunti in Aferpi, hanno dovuto accettare un accordo che ha tagliato fino al 30% il salario della loro busta paga e oggi lavorano in contratto di solidarietà, percependo il 70 % di quel salario già decurtato, altro che buste paga normali,
- “sono stati riassorbiti 203 operai“ deve sapere che ad oggi i nostri rappresentanti sindacali ci dicono che non esistono accordi in tal senso,
- ”lo stabilimento lavora in pareggio“ evidentemente non ha saputo delle preoccupazioni, espresse dai sindacati e comunicate ai lavoratori durante le assemblee, sulla situazione finanziaria di Aferpi e cioè “25 milioni di euro in cassa e autonomia per gli stipendi di soli 3 mesi “.
Ricordiamo al presidente Rossi che anche i lavoratori potranno dire ”che tutto è andato bene a Piombino“ quando vedranno uscire di nuovo acciaio e/o saranno ricollocati in un posto di lavoro dignitoso .
I lavoratori non si sono dimenticati della promessa che fece il presidente Rossi il 1° Maggio del 2014 a Piombino, quando dichiarò “Se perdo la battaglia per la riaccensione dell’ area a caldo la mia presidenza è a disposizione“ ma non disse entro quanto tempo doveva avvenire la riaccensione; tra qualche mese saranno passati 2 anni e di colare acciaio a Piombino ancora niente.
Infine una domanda ci sorge spontanea, leggendo l’articolo ma quando “il russo Mordashov“ era a Piombino il presidente Rossi e il suo partito dove erano? Rossi non rivestiva ancora l’incarico di presidente della Regione Toscana?
Gruppo Minoranza Sindacale — Camping CIG