Le parole che non ci hanno detto
PIOMBINO 23 dicembre 2015 — Dall’ultimo consiglio comunale ad oggi abbiamo assistito ad un susseguirsi di interventi inerenti al nostro ODG sulla gestione delle concessioni portuali da rilasciare ad AFERPI che ormai ha raggiunto livelli di stucchevolezza inaccettabili e che ha il solo effetto di confondere ed annoiare i cittadini. Il tema sarebbe invece dannatamente serio e meriterebbe risposte puntuali al posto delle supercazzole alle quali abbiamo dovuto sottostare. Anche nell’ultima replica, in ordine cronologico, l’assessore Ferrini si limita ad esporre il percorso ormai avviato ed in merito alla nostra proposta dichiara: “Prenderemmo solo in giro i cittadini ed i lavoratori, illudendoli di poter fare cose cha la legge non ci consente di fare.”. Bene, dunque prendiamo atto di questa coraggiosa affermazione e la metteremo accanto a quelle sentite in passato sulla Concordia, sulla SAT o per non farsi mancare niente sul sedicente magnate giordano Khaled Al Habahbeh, tanto per citarne qualcuna. Vorremmo inoltre ricordare quando il 1° maggio 2014 il presidente Rossi dichiarava che si sarebbe dimesso se a Piombino non si fosse ritornati a produrre acciaio, l’invito dello stesso Rossi a Martin Schulz a tornare a Piombino per vedere com’erano brillantemente risolti i nostri problemi, le rassicurazioni fatte da Letta e Napolitano ai sindacati alla conferenza dell’ANCI a Firenze, le rassicurazioni fatte da Renzi al Boyscout che gli chiedeva di Piombino e ci fermiamo qui per ovvi problemi di spazio. No caro assessore, questa affermazione non la possiamo proprio accettare. Se qualcuno, in questi anni di crisi, ha preso in giro i cittadini è proprio chi amministra questo territorio, spesso mettendo in atto curiosi teatrini come la gita in barca sul tragitto della Concordia fino a Genova o salendo sul tetto dei capannoni, invece di far valere le proprie ragioni con ministri dello stesso colore politico, come se a governare fosse qualcun’ altro. Quindi ripeteremo per l’ultima volta cosa prevedeva la nostra proposta che in nessun modo è in contrasto con quanto riportato dell’assessore Ferrini:
1- Stabilire alcuni punti del piano industriale ritenuti prioritari ed inderogabili (uno su tutti la realizzazione della prima acciaieria elettrica)
2- rilasciare ad AFERPI un primo step di concessioni per un periodo di 5 anni. Periodo più che sufficiente per fare una valutazione serena della capacità e della volontà dell’azienda di rispettare i termini previsti dal piano industriale, anche quello reale che deve ancora presentare, tenendo presente che gli ammortizzatori sociali hanno una durata inferiore
3- la Port Authority sottoscrive un atto con il quale si impegna a rilasciare definitivamente le concessioni alla scadenza dei 5 anni se i punti previsti saranno rispettati, in caso contrario si aprirà un tavolo di discussione con l’azienda per capire quali siano stati gli elementi ostativi alla loro realizzazione e valutare se sia il caso di concedere un’altra proroga o se progetti alternativi a quello di AFERPI possano garantire livelli occupazionali più alti.
Ribadiamo che ad oggi nessuno ci ha spiegato perché questa proposta sia inapplicabile. Magari potrà non essere ritenuta politicamente condivisibile, ma sicuramente applicabile lo è. In Consiglio comunale l’assessore Ferrini si è limitato a spiegare perché, secondo lui, pur rilasciando le concessioni per 50 anni si hanno comunque le necessarie garanzie ed anche su questo vorremmo ci fosse spiegato come e in che lasso temporale si potrà dire che il piano industriale non è stato rispettato. Comunque, anche nel caso lo si potesse fare, AFERPI sicuramente ricorrerebbe in giudizio e prima di rientrare in possesso della disponibilità delle aree ci vorranno moltissimi anni. Noi stiamo cercando di stimolare ed accelerare gli investimenti chiedendo garanzie per il territorio ed i lavoratori e forse a prendere in giro i cittadini è proprio chi fino a qualche mese fa vedeva la luce in fondo al tunnel.
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO