Le parole di cattivo gusto dell’assessore Saccardi
PIOMBINO 1 aprile 2016 — Le parole dell’assessore alla Sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi in merito alle vicende delle 13 vittime del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Piombino sono totalmente fuori luogo e peraltro anche di cattivo gusto.
A fronte delle pesanti accuse degli inquirenti ci saremmo aspettati, in particolare noi parenti delle vittime, che l’assessore ci esprimesse prima di tutto la propria solidarietà, dopodichè la garanzia di fare il possibile per appurare cosa sia realmente accaduto.
Al contrario invece si è posta subito il problema di erigere barricate a difesa della Regione e dell’operato del sistema sanitario toscano.
Purtroppo ci sono 13 persone decedute e le loro famiglie meritano rispetto e soprattutto risposte.
E’ troppo semplicistico tentare di lavarsene le mani, sostenendo che la Regione sia intervenuta al momento opportuno grazie al controllo interno, evitando che il numero dei decessi potesse salire.
Oltretutto, le morti successive all’inizio delle indagini aprono una serie di perplessità che debbono essere approfondite.
Senza dubbio ci sono state delle falle nel percorso, ma non è questa la questione principale, bensì il dovere di fare chiarezza fino in fondo.
Lo esigono le vittime, le loro famiglie, tutto il personale sanitario dell’ospedale di Piombino che svolge il proprio lavoro con abnegazione e dedizione, nonchè tutta la comunità locale.
Luigi Coppola
(nipote di Mario Coppola, una delle vittime)