Le preoccupanti considerazioni di Nardi su Aferpi
PIOMBINO 4 dicembre 2015 — Nella Quinta Relazione trimestrale sull’andamento dell’esercizio dell’impresa e sulla esecuzione del Programma ai sensi del D.L. 347/2003 pubblicata il 01.12 2015 , il Commissario di Governo fa amare e preoccupanti considerazioni sullo stato di attuazione del Programma di Cessione dei Complessi Aziendali di Lucchini e Lucchini Servizi.
Così alle preoccupazioni dei lavoratori e delle loro famiglie più volte denunciate, oltre le criticità e ritardi nell’ attuazione del piano industriale di Aferpi, ora è il Commissario Governativo a preoccuparsi, confermando ciò che sosteniamo da molto tempo, e tutto questo è allarmante, in particolare quando si afferma che :
“ I primi mesi del 2016 si prospettano assai critici sul piano della gestione corrente sia industriale che finanziaria con conseguenti riflessi anche sull’attuazione del piano imprenditoriale. Infatti, pur confermando il loro impegno strategico, Aferpi e Cevital, hanno annunciato nell’incontro dell’otto ottobre 2015 presso il MISE :
1) Un primo slittamento degli ordini di smantellamento degli impianti della c.d. area a caldo e delle decisioni circa la scelta della migliore tecnologia di costruzione del forno elettrico.
2) A tal proposito si rileva che il momento di mercato è pesantemente negativo e potrebbe preludere a cambiamenti strutturali con rischi e incertezze tali da ridurre la disponibilità dei necessari cofinanziatori dei piani di investimento, piani che andranno meglio rivisti e sviluppati alla luce dei detti cambiamenti in atto sul mercato siderurgico europeo e mondiale.
3) Non si può non segnalare le difficoltà politico-amministrative che l’azionista sta incontrando in Algeria, paese in cui sono allocate le ingenti risorse finanziarie del gruppo Cevital. Su tale tema il nuovo azionista ha dato rassicurazioni alle Istituzioni Sorveglianti.
4) Questa Amministrazione ritiene che si verificheranno in ogni caso rilevanti slittamenti per quanto riguarda investimenti e smantellamenti il cui avvio si potrebbe collocare nel primo semestre 2016, subordinato comunque alla revisioni dei piani industriali e alla pianificazione finanziaria dell’azionista Cevital. “
Altresì il Commissario Governativo nella sua preoccupazione afferma anche :
” La scrivente procedura non può non rilevare la propria preoccupazione per questa fase di avvio della nuova società, dove sono previste diverse e molteplici attività proprie di un sistema complesso come quello di Piombino, aspetti che sono stati segnalati al nuovo azionista e che richiedono ad avviso della scrivente Amministrazione una integrazione di competenze manageriali siderurgiche………….Ci è stato riferito dall’azionista Cevital come la ricerca di un general manager italiano a supporto dell’amministratore delegato stia procedendo con qualche difficoltà.”
Queste dichiarazioni chiaramente evidenziano una attuale carenza di manager della società Aferpi.
Vorremmo sapere, dai nostri rappresentanti sindacali e dalle istituzioni, in primis il Governo a seguire il presidente della Regione Toscana e sindaco che tanto hanno decantato il progetto Aferpi e tutt’oggi sembrano gli unici a non dimostrare perplessità nonostante gli altri firmatari dell’ accordo stiano sostenendo criticità ed oggi lo stesso Commissario di Governo, quale sia lo stato vero dell’ arte, perchè discorsi ne abbiamo sentiti ormai troppi, i lavoratori devono sapere la verità e tutto si deve svolgere alla luce del sole con la massima trasparenza e non nelle segrete stanze. Delegare va bene ma ora basta ora è in gioco il nostro futuro e la nostra esistenza di lavoratori.
Ai sindacati chiediamo di portare davanti al Governo, nei prossimi giorni , l’irrisolto caso Piombino, mediante una forte mobilitazione a Roma, la quale cominci finalmente a collegare i diversi siti siderurgici (Piombino, Taranto, Terni…), appunto nella mobilitazione e nella costruzione di una piattaforma comune per rivendicare dalle aziende e dal governo una politica industriale nazionale coordinata, rivolta a produrre acciaio di qualità e servizi moderni ad esso connessi, in modo da competere adeguatamente sul mercato internazionale e non ritrovarsi in pochi anni ad altri fallimenti, dopo Lucchini, Severstal, Riva…
In merito alla costituenda nuova Società della logistica , al contrario di ciò che era stato annunciato dai sindacati, apprendiamo che nessun lavoratore rientrerà dalla cassa integrazione ma saranno utilizzati i lavoratori attualmente in Aferpi
Per quanto sopra chiediamo che siano i lavoratori dei reparti interessati a decidere con voto segreto quale posizione assumere rispetto alla decisione dell’ azienda, nell’ assemblea del 10 dicembre pv.
Pertanto :
I. vorremo capire quale necessità e urgenza ci sia a formare una nuova società di logistica “Piombino Logistics” , che opererà sul pontile Aferpi e anche sulle banchine del porto di Piombino, quando il settore siderurgico è in notevole ritardo, non è stata messa neppure la prima pietra per la nuova acciaieria e non è ancora stato ordinato il forno elettrico;
II. così facendo si continua a dividere i lavoratori “dividi et impera” diminuendo di fatto il loro potere contrattuale.
Ribadiamo ancora una volta e lo ripeteremo fino alla pedanteria che :
A. le autorizzazioni per le concessioni delle aree portuali ( settore logistica) devono essere contestuali, subordinate e graduali, in ragione dell’effettivo stato di avanzamento dei lavori, degli investimenti, in siderurgia (settore siderurgico ).
B. finché non si colerà acciaio dal nuovo forno elettrico nessun macchinario impianto attrezzatura deve lasciare Piombino per essere trasferito altrove.
Riguardo alle Bonifiche, chiediamo infine che si indichi una tempistica per l’inizio e per il numero dei lavoratori che verranno occupati e risposte precise per l’impiego delle ditte dell’indotto, per le quali ad oggi non esistono accordi precisi a tutela dei posti di lavoro che verranno ulteriormente persi.
Gruppo Minoranza Sindacale — Camping CIG