Le prospettive future per la città e il territorio

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PIOMBINO 29 dicem­bre 2017 — Molti i temi toc­cati dal sin­da­co Giu­liani nel­la con­feren­za stam­pa di fine anno che si è svol­ta ques­ta mat­ti­na, 28 dicem­bre, nel­la sala con­sil­iare del palaz­zo comu­nale; un momen­to di con­fron­to sulle tappe più sig­ni­fica­tive del­l’an­no che si sta con­clu­den­do e sulle strate­gie da atti­vare per il prossi­mo. Pre­sen­ti, oltre ai gior­nal­isti, l’asses­sore alle finanze Ilvio Cam­beri­ni, ai lavori pub­bli­ci e deco­ro Clau­dio Capuano, alla pub­bli­ca istruzione e politiche sociali Margheri­ta Di Gior­gi,  il vicesin­da­co Ste­fano Fer­ri­ni, l’asses­sore all’am­bi­ente Mar­co Chiarei e l’asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca Car­la Maestri­ni.
Lavoro
Nel­la sua pre­sen­tazione, Giu­liani è volu­to par­tire pro­prio dalle ques­tioni del lavoro e dalle molte verten­ze sin­da­cali che si sono aperte nel 2017 a segui­to del­la crisi indus­tri­ale.
“Siamo sem­pre sta­ti accan­to ai lavo­ra­tori – ha det­to il sin­da­co – non solo con la verten­za Afer­pi ma anche  a tut­to l’in­dot­to attra­ver­so l’u­nità di crisi regionale. Abbi­amo lavo­ra­to molto sulle verten­ze di Uni­coop Tir­reno e sul­la crisi delle quat­tro cen­trali elet­triche, tre delle quali interne all’area indus­tri­ale: le due cen­trali Edi­son, Elet­tra e poi la cen­trale Seca di Mon­tege­moli. L’o­bi­et­ti­vo è sta­to quel­lo di sal­va­guardare i posti di lavoro e di dare, in alcu­ni casi, nuove prospet­tive pro­dut­tive”.
Con la vari­ante Afer­pi, inoltre – ha con­tin­u­a­to Giu­liani – diamo un’op­por­tu­nità nuo­va al ter­ri­to­rio preve­den­do lo sposta­men­to degli impianti al di fuori del cen­tro abi­ta­to e delin­e­an­do un prog­et­to di siderur­gia diver­so e com­pat­i­bile dal pun­to di vista ambi­en­tale. La vari­ante per noi rap­p­re­sen­ta la cit­tà del futuro”.
Al cen­tro del dis­cor­so del sin­da­co le diverse oppor­tu­nità di diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca nelle sue diverse arti­co­lazioni.
Por­to
Il sin­da­co ha infat­ti par­la­to del por­to e delle sue poten­zial­ità in relazione alla pre­sen­za di vaste aree retro­por­tu­ali da pot­er sfruttare, del prossi­mo avvio dei prog­et­ti di refit­ting navale con “Piom­bi­no  Indus­trie Marit­time” com­pos­ta dal­la San Gior­gio del Por­to di Gen­o­va, una delle imp­rese più all’a­van­guardia del mon­do e  l’azien­da livor­nese Fratel­li Neri.
Nau­ti­ca
Per quan­to riguar­da la nau­ti­ca si è final­mente giun­ti al com­ple­ta­men­to del­l’iter autor­iz­za­ti­vo per la real­iz­zazione del por­to da parte del­la coop­er­a­ti­va “La Chiusa” a Ponte­doro.
Itti­coltura e acqua­coltura
Sem­pre nel cam­po del­l’e­cono­mia del mare, un altro set­tore in espan­sione sul quale con­tin­uare a puntare è quel­lo del­l’it­ti­coltua e pis­ci­coltura. “Siamo la più grande realtà ital­iana in questo set­tore – ha det­to Giu­liani–  Si trat­ta di in un’area molto vas­ta e piani­fi­ca­ta in con­for­mità con la diret­ti­va comu­ni­taria. È un set­tore quin­di che potrà essere ulte­ri­or­mente svilup­pa­to gra­zie a una buona logis­ti­ca. La vic­i­nan­za del por­to di Tor del Sale e la prospet­ti­va di real­iz­zazione del por­to del­la Chiusa di Ponte­doro potran­no dare agli oper­a­tori una seria e conc­re­ta pos­si­bil­ità di servizi di qual­ità e di attiv­ità di fil­iera, con la costruzione di capan­noni, mer­ca­to del pesce ecc.”.
Boni­fiche
Un altro set­tore fon­da­men­tale da velo­ciz­zare nel 2018 è quel­lo delle boni­fiche. “Sti­amo lavo­ran­do con con­vinzione – ha det­to il sin­da­co — Il per­cor­so è avvi­a­to e alla metà di gen­naio è pre­vista una riu­nione a Piom­bi­no con Regione  con la parten­za delle carat­ter­iz­zazioni e del­la prog­et­tazione”.
Rifiu­ti
Sui rifiu­ti con­fer­mi­amo la valid­ità del prog­et­to RiMa­te­ria, un prog­et­to vir­tu­oso che  dalle crit­ic­ità esisten­ti trae pos­si­bil­ità di miglio­rare e riqual­i­fi­care l’am­bi­ente pro­muoven­do svilup­po eco­nom­i­co. Sul­la ques­tione dei traf­fi­co illecito dei rifiu­ti aspet­ti­amo i risul­tati delle indagi­ni. Voglio pre­cis­are però che ques­ta non è la Ter­ra dei Fuochi, come è sta­ta defini­ta da qual­cuno. La nos­tra dis­car­i­ca è con­trol­la­ta e in gra­do di accogliere, in ogni caso, quel tipo di rifiu­ti di cui si è par­la­to. Inoltre con­fer­mi­amo la nos­tra volon­tà di cos­ti­tuir­ci come parte civile al ter­mine del­l’inchi­es­ta”.
Tur­is­mo
Par­lan­do di diver­si­fi­cazione è fon­da­men­tale inoltre par­lare di tur­is­mo. Un tur­is­mo trasver­sale che riesca a coni­u­gare le diverse vocazioni e poten­zial­ità del ter­ri­to­rio, da quelle cul­tur­ali a quelle ambi­en­tali e nat­u­ral­is­tiche, enogas­tro­nomiche. Insieme a queste anche il tur­is­mo sporti­vo o tur­is­mo del benessere e del­la cosid­det­ta vacan­za atti­va, sul quale l’am­min­is­trazione comu­nale sta pun­tan­do con la can­di­datu­ra di Piom­bi­no a Cit­tà euro­pea del­lo sport nel 2020.
“A questo propos­i­to non è tan­to impor­tante il risul­ta­to finale – ha det­to il sin­da­co — ci inter­es­sa che la cit­tà pos­sa ben­e­fi­cia­re del per­cor­so avvi­a­to per la can­di­datu­ra per las­cia­re prog­et­ti con­creti di miglio­ra­men­to del­la cit­tà, nel cam­po del­la sen­tieris­ti­ca, delle piste cicla­bili e altro”.
Tor del Sale
Infine il prog­et­to di riqual­i­fi­cazione del­l’am­bito pro­dut­ti­vo del­la cen­trale Enel a Tor del Sale. Un grande prog­et­to di ricon­ver­sione in chi­ave eco­log­i­ca di un sito indus­tri­ale, ora forte­mente impat­tante, che con­sente di recu­per­are un ter­ri­to­rio, ori­en­ta­to anche allo svilup­po tur­is­ti­co, attra­ver­so un inter­es­sante prog­et­to di diver­si­fi­cazione pro­dut­ti­va, sosteni­bile dal pun­to di vista ambi­en­tale  — ha det­to il sin­da­co – Spero che nel giro di qualche giorno o set­ti­mana pos­sa essere reso pub­bli­co il prog­et­to.
SS 398
Buone notizie per la 398. Dopo il via del Cipe al prog­et­to defin­i­ti­vo per la real­iz­zazione del pri­mo lot­to fino al Capez­zuo­lo, il sin­da­co ha par­la­to di pos­si­bile avvio dei lavori nel 2018.
Finanzi­a­men­ti
Una buona notizia è la pos­si­bil­ità di tornare a inve­stire attra­ver­so il reper­i­men­to delle risorse nec­es­sarie.
“Nel 2017 abbi­amo potu­to quin­di riaprire le pos­si­bil­ità di accen­dere mutui per 2,5 mil­ioni di euro; abbi­amo potu­to con­clud­ere la transazione tra il Comune di Piom­bi­no ed Enel con la quale abbi­amo chiu­so la com­p­lessa con­tro­ver­sia, dura­ta 23 anni, rel­a­ti­va ai con­tribu­ti dovu­ti dal­l’azien­da ai Comu­ni sedi di cen­trali elet­triche sul­la base del­la legge 8 dell’ 83. A segui­to di questo abbi­amo pat­teggia­to una cifra a favore del Comune di 2milioni e 400mila euro di risorse.
Altri due mil­ioni di euro  sono poi arrivati dal Min­is­tero delle Infra­strut­ture e dei trasporti per la riqual­i­fi­cazione delle aree degra­date. Il nos­tro prog­et­to, rel­a­ti­vo alla rigen­er­azione urbana di Via Roma e del­l’area dei bina­ri, è arriva­to quindices­i­mo su oltre 900 pro­poste da tut­ta Italia.
San­ità e sociale
Un pas­sag­gio impor­tante inoltre sul­la ristrut­turazione san­i­taria che è sta­ta por­ta­ta avan­ti in questo anno e che ha vis­to la nasci­ta del­la Soci­età delle Val­li Etr­usche, con l’u­nifi­cazione tra le due aree socio-san­i­tarie di Ceci­na e di Piom­bi­no.
“Abbi­amo fat­to un lavoro impor­tante sul­l’ospedale che negli anni ave­va subito un depau­pera­men­to. Met­tere insieme le due aree è sta­ta una scelta intel­li­gente che ci con­sen­tirà di fare sis­tema a van­tag­gio dei cit­ta­di­ni. Inoltre la Regione sta con­clu­den­do lo stu­dio sul­l’am­bu­la­to­rio di emod­i­nam­i­ca per decidere la sua col­lo­cazione a Piom­bi­no oppure a Ceci­na. È infat­ti impens­abile che pos­sa essere pre­sente nei due ospedali, una scelta va fat­ta e Piom­bi­no potrebbe avere buone pos­si­bil­ità”.
Grande impeg­no inoltre anche sul fronte del­la tenu­ta sociale. “90 famiglie con lo sfrat­to esec­u­ti­vo non sono poche e di fronte a una situ­azione sociale sem­pre più dram­mat­i­ca abbi­amo prova­to a uti­liz­zare mis­ure in gra­do di pre­venire queste situ­azioni di emer­gen­za, offren­do  con­tribu­ti alle famiglie sfrat­tate in dif­fi­coltà per pot­er pagare nuovi allog­gi in affit­to e ponen­do­ci come garan­ti nei con­fron­ti dei pro­pri­etari. Inoltre sti­amo por­tan­do avan­ti i con­trol­li sug­li asseg­natari delle case di pro­pri­età comu­nale asseg­nate, per ver­i­fi­care even­tu­ali situ­azioni anomale”.
Sicurez­za e ordine pub­bli­co
Infine un pas­sag­gio sul­la sicurez­za con l’im­peg­no a lavo­rare con i quartieri e con i presì­di del ter­ri­to­rio, tavo­lo di quartiere e altri sogget­ti rap­p­re­sen­ta­tivi, per con­cor­dare azioni che siano in lin­ea con le effet­tive neces­sità degli abi­tan­ti.
“La cit­tà non deve chi­ud­er­si – ha det­to Giu­liani- e non deve retro­cedere. Al con­trario dob­bi­amo lavo­rare tut­ti insieme per ren­dere sem­pre più vivi­bile e vivace la cit­tà. La nos­tra sfi­da futu­ra è quel­la di dare un’im­mag­ine diver­sa di Piom­bi­no”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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