Le tariffe aumentano e il servizio rifiuti è disastroso
CAMPIGLIA 18 maggio 2016 — Lo avevamo annunciato già nel 2013 quando i Sindaci PD della Val di Cornia decisero di passare dall’ATO nord all’ATO sud: le tariffe sui rifiuti sarebbero aumentate. Ma non era difficile prevederlo, visto che proprio nell’ATO che ricomprende le province di Grosseto, Siena e Arezzo, c’erano le tariffe più alte della regione e la percentuale di raccolta differenziata più bassa. Inoltre ci si stava avviando verso il disastro della società ASIU con la discarica in esaurimento, gli impianti costati milioni di euro inutilizzati e i debiti che continuavano a salire. Ma i nostri moniti furono appellati come previsioni infondate dai Sindaci. Oggi invece ci ritroviamo ASIU che ha un buco di bilancio da 30 milioni di euro e il servizio di spazzamento e raccolta, che è passato a SEI Toscana (il gestore unico dell’ATO Sud), che sta dimostrando tutte le sue carenze. Come già ha denunciato dal Movimento 5 Stelle spesso i cassonetti sono stracolmi, nelle zone dove si svolge la raccolta differenziata porta a porta questa non è stata ben organizzata e così i pochi cassonetti generici finiscono per essere assaliti dai rifiuti. A tutto questo l’amministrazione di Campiglia ha aggiunto l’aumento delle tariffe nel nuovo regolamento TARI, con una media del 7,5% per le utenze domestiche e dell’8% per quelle non domestiche; dopo il danno la beffa.
E così dopo che i nostri Sindaci hanno detto ai cittadini che andare nell’ATO sud era la scelta giusta e che le tariffe non sarebbero aumentate, ci ritroviamo ASIU con i debiti milionari, impianti costati milioni inutilizzati e una discarica inservibile, SEI Toscana con una raccolta differenziata inefficiente, un servizio di raccolta scadente e tariffe più alte. Se questo non è un fallimento della politica della gestione dei rifiuti non sappiamo come chiamarlo.
Comune dei Cittadini