Legambiente rivuole le fontanelle dell’acqua
PIOMBINO 24 aprile 2020 — Le due fontanelle dell’acqua di qualità di Piombino e Riotorto sono costate, due anni fa, circa 35mila euro. Fontane di questo tipo permettono al cittadino un risparmio di denaro sull’acquisto dell’acqua e, nello stesso tempo, vanno nella direzione della sostenibilità ambientale perché garantiscono un minore utilizzo di bottiglie di plastica.
Nel primo anno di funzionamento sono stati erogati 1.376.150 litri di acqua, equivalenti a circa 917.433 bottiglie di plastica non diventate rifiuto da smaltire o riciclare.
In termini ambientali incide per 33mila kg di plastica, 66mila kg di petrolio, 103 tonnellate di CO2.
All’interno delle strutture l’acqua è sottoposta a procedimenti che ne garantiscono l’alta qualità, l’acqua viene depurata dal cloro e resa ancora più leggera da sali minerali, con un processo di osmosi inversa e questo le conferisce un ottimo sapore.
All’insorgere della pandemia di Coronavirus, ASA ha provveduto a installare un pedale per l’apertura dell’acqua, in modo che non ci fosse una possibile contaminazione da contatto con le mani. Nonostante questo il Sindaco ha deciso di farle chiudere con la motivazione che si potevano creare assembramenti pericolosi per il contagio. Una precauzione eccessiva, di scarsa fiducia nei cittadini, poi sarebbe bastato un cartello e magari dei segnali di distanziamento disegnati in terra e al massimo ogni tanto una controllata da parte dei vigili.
Comunque, ormai i cittadini piombinesi si sono abituati al distanziamento sociale, a portare le mascherine che sono state distribuite, a mantenere una fila. Inoltre si sente sempre di più l’esigenza di risparmiare sugli acquisti, vista la crisi economica, e si potrebbero anche ridurre le file ai supermercati.
Quindi non ci sono più scuse, riapriamo le fontanelle.
Legambiente Val di Cornia