Legge 181/89 ovvero la strada che porta al nulla
PIOMBINO 17 ottobre 2019 — È stata pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico la “Graduatoria di ammissione alla fase istruttoria delle domande di accesso alle agevolazioni ai sensi della L.181/89 aggiornata ad ottobre 2019″: niente di nuovo rispetto alla graduatoria del gennaio 2019 e, a partire dall’emanazione dell’“Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni ricadenti nell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro (SLL) di Piombino tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989” con la Circolare n. 75996 del 12 ottobre 2015, un solo progetto ammesso alle agevolazioni, quello di ETRUSCA PROFILATI SRL che, su un programma di investimento pari a3.280.00 euro, ha ottenuto una agevolazione pari a 1.863.745 euro. Nessun finanziamento ottenuto da PIOMBINO LOGISTICS SPA, CREO SRL, ECOLINE.TYRE SRL, LA CHIUSA DI PONTEDORO SOCIETÀ COOPERATIVA A R.L, OPUSPHARM SRL, ALTARI CHIMICA SPA, MARIANI SRL, RIMATERIA SPA, ARCELORMITTAL CLN, BORGO DEGLI OLIVI S.R.L., ASA SPA.
Un totale fallimento, nonostante la riapertura dell’Avviso all’inizio del 2019 dopo l’analogo fallimento del precedente, e 20 milioni di possibili finanziamenti pubblici, finalizzati alla promozione di iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni del Sistema locale del lavoro di Piombino per il rafforzamento del tessuto produttivo locale e la sua diversificazione in settori alternativi a quelli dell’indotto siderurgico, del tutto inutilizzati.
La storia è iniziata con l’accordo di programma del 24 aprile 2014 (firmatari Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello sviluppo economico, Ministero della Difesa, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Agenzia del Demanio, Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino, Autorità Portuale di Piombino, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa — Invitalia,) che all’art. 8 stabilisce che
- Invitalia avrebbe elaborato il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area di crisi industriale complessa di Piombino (PRRI),
- il PRRI avrebbe individuato le azioni e, sulla base dei regimi di aiuto attivabili, gli strumenti di sostegno economico finanziario necessari ai fabbisogni di investimento dell’area,
- sarebbero state individuati conseguentemente gli strumenti agevolativi attivabili e le risorse pubbliche destinate all’attuazione del PRRI,
- sarebbe stata prevista una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro a valere sulle risorse di cui alla legge 181 del 1989.
È poi proseguita con l’accordo di programma, stipulato il 7 maggio 2015 tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune di Piombino, l’Autorità portuale di Piombino e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, che ha approvato il “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del Sistema Locale del Lavoro di Piombino” (PRRI), come progetto finalizzato alla salvaguardia e al consolidamento delle imprese dell’area di crisi industriale complessa di Piombino, all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, al reimpiego dei lavoratori espulsi dal locale mercato del lavoro. Tra gli interventi quello della legge 181/89 — Promozione iniziative imprenditoriali -, “intervento che sarà attivato, dice il PRRI, tramite avviso pubblico, successivamente all’emanazione del DM ex art. 8 bis DL 83/12 che introdurrà nuovi contenuti, condizioni e modalità di attuazione, rendendo lo strumento più idoneo a soddisfare le specifiche esigenze dei territori”.
E si arriva così all’ Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni ricadenti nell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro (SLL) di Piombino tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989” emesso con la Circolare n. 75996 del 12 ottobre 2015 i cui esiti, come abbiamo visto, sono ad oggi praticamente nulli.
Quello della legge 181/89 è in realtà solo un fallimento che si aggiunge a tutti gli altri assai prevedibili per i quali sono state firmate quantità indescrivibili di carte rimaste solo e soltanto carte. A monte c’è un problema che non si è mai voluto affrontare, quello cioè di pensare idee e misure di reindustrializzazione fondate su analisi e proposte calibrate su esigenze e potenzialità della zona integrate in una visione coerente e in azioni altrettanto coerenti. Si è invece previsto un patchwork propagandistico e corporativo che ha portato al nulla. Oltretutto con responsabilità istituzionali primarie lontane molto lontane e responsabilità istituzionali locali impegnate in un gioco di sponda.
I risultati sono purtroppo ben visibili.