Il testo nella versione comunale diversa da quella regionale

Leggiamo di nuovo l’accordo sulle bonifiche

PIOMBINO 1 luglio 2015 — Già Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ha pub­bli­ca­to una pic­co­la gui­da alla let­tura, con qualche com­men­to, del testo  dell’ Accor­do di pro­gram­ma per l’at­tuazione del prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za, ricon­ver­sione indus­tri­ale e svilup­po eco­nom­i­co pro­dut­ti­vo nel­l’area dei com­p­lessi azien­dali cedu­ti dal­la Luc­chi­ni (https://www.stileliberonews.org/laccordo-per-le-bonifiche-dalla-a-alla-zeta/), quel­lo che soli­ta­mente viene chiam­a­to accor­do di pro­gram­ma per le boni­fiche. Il testo in esame era quel­lo approva­to dal­la Giun­ta regionale il  25 mag­gio 2015, ma il 29 giug­no la Giun­ta comu­nale lo ha approva­to in una ver­sione diver­sa. Immag­i­nan­do che il testo fir­ma­to il 30 giug­no cor­rispon­da alla ver­sione comu­nale evi­den­zi­amo che le dif­feren­ze prin­ci­pali riguardano le pre­sen­za di “rimozione e avvio a recu­pero o smal­ti­men­to dei rifiu­ti deposi­tati in modo incon­trol­la­to nelle aree di pro­pri­età e in con­ces­sione dema­niale” tra gli inter­ven­ti di Cevi­tal, la can­cel­lazione del­la pos­si­bil­ità di inter­ven­to di Cevi­tal nel­la bonifi­ca delle aree dema­niali, il numero dei dipen­den­ti da assumere. Non si trat­ta di ele­men­ti di poco con­to per­ché riguardano la pos­si­bil­ità di impiego dei dipen­den­ti Cevi­tal in molto opere di bonifi­ca e lo stes­so tipo di boni­fiche da real­iz­zare.

Da dove sca­tur­isce l’ac­cor­do di pro­gram­ma per le boni­fiche?
Sca­tur­isce dal­l’asse 1 azione 2 del prece­dente Accor­do di pro­gram­ma Dis­ci­plina degli inter­ven­ti per la riqual­i­fi­cazione e la ricon­ver­sione del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no (per leg­gere clic­ca qui) che, in relazione alle aree Luc­chi­ni del SIN di Piom­bi­no, ave­va indi­vid­u­a­to i seguen­ti inter­ven­ti al fine di garan­tire la fruizione e l’u­ti­liz­zo, in con­dizioni di sicurez­za san­i­taria e ambi­en­tale, delle aree di pro­pri­età e in attuale con­ces­sione dema­niale alla Luc­chi­ni.

  • INTERVENTI CHE RESTANO A CARICO DEL PRIVATO INCOLPEVOLE
    A. rimozione e avvio a recu­pero o smal­ti­men­to dei rifiu­ti deposi­tati in modo incon­trol­la­to nelle aree di pro­pri­età e in con­ces­sione dema­niale, e in par­ti­co­lare rimozione e smal­ti­men­to dei cumuli di rifiu­ti e/o deposi­ti incon­trol­lati di rifiu­ti già indi­vid­uati nell’area,
    B. mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del suo­lo nelle aree di pro­pri­età Luc­chi­ni, tramite mis­ure di mit­igazione o inter­ruzione dei per­cor­si di espo­sizione, quali cop­er­ture e rimozione di hot spot, e anal­isi di ris­chio sito speci­fi­ca,
    C. oneri pro quo­ta per la real­iz­zazione e ges­tione dell’impianto di trat­ta­men­to delle acque di fal­da con­t­a­m­i­nate emu­nte,
    D. attiv­ità di mon­i­tor­ag­gio.
  • INTERVENTI FINANZIATI CON RISORSE PUBBLICHE, IN DANNO DEI SOGGETTI RESPONSABILI
    E. mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del­la fal­da da real­iz­zare nelle aree di pro­pri­età e in con­ces­sione dema­niale del­la Luc­chi­ni, tramite bar­ri­era men­to mis­to fisi­co e idrauli­co, per l’emungimento e trat­ta­men­to delle acque di fal­da inquinate, com­pre­sa la real­iz­zazione di sis­te­mi di trincee drenan­ti, pozzi di emungimento/aggottamento, real­iz­zazione dell’impianto di trat­ta­men­to delle acque emu­nte; mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del suo­lo nelle aree dema­niali.

È un accor­do che, come molti altri, indi­ca un per­cor­so la cui attuazione pas­sa per ulte­ri­ori deci­sioni, prog­et­tazioni e autor­iz­zazioni.

Che cosa prevede di fare Cevi­tal?
Viene descrit­to in un doc­u­men­to elab­o­ra­to da Cevi­tal inti­to­la­to Pro­pos­ta di strate­gia di inter­ven­to per la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no Luc­chi­ni dell’ aprile 2015 con le seguen­ti parole:
in ragione del­la natu­ra “dif­fusa” del­la con­t­a­m­i­nazione evi­den­zi­a­ta dagli esi­ti delle cam­pagne di carat­ter­iz­zazione svolte, gli inter­ven­ti di mes­sa in sicurezza/bonifica del sito non potran­no essere mirati alla com­ple­ta elim­i­nazione delle sin­gole frazioni di suo­lo con­t­a­m­i­na­to (e ciò anche in ragione di motivi legati a fat­tibil­ità tec­ni­ca e sosteni­bil­ità eco­nom­i­ca), ma saran­no ind­i­riz­za­ti ver­so l’isolamento del­la con­t­a­m­i­nazione resid­ua pre­sente nei suoli, medi­ante soluzioni di inter­ruzione delle vie di espo­sizione gen­er­an­ti rischi per i sogget­ti presenti/fruitori del sito (lavoratori)…e dunque con­sis­ter­an­no per la matrice suo­lo:

  • nel­la real­iz­zazione di pavi­men­tazioni di diver­sa tipolo­gia al fine di riportare entro i lim­i­ti di accetta­bil­ità i val­ori di ris­chio cal­co­lati medi­ante pro­ce­du­ra di Anal­isi di Ris­chio;
  • nel­la regi­mazione delle acque dila­van­ti le aree ogget­to di pavi­men­tazione;
  • nel­la bonifi­ca medi­ante fitorisana­men­to delle aree “non oper­a­tive” da inter­dire com­ple­ta­mente all’accesso dei lavo­ra­tori, durante tut­ta la dura­ta del­la sua appli­cazione.

È dunque accan­to­na­ta l’ipote­si a suo tem­po for­mu­la­ta dall’ Agen­zia regionale per la pro­tezione ambi­en­tale del­la Toscana ARPAT), di cui si han­no trac­ce nel prece­dente accor­do di pro­gram­ma nel­l’e­len­co degli inter­ven­ti a cari­co del pri­va­to incolpev­ole, che prevede­va
l’as­portazione dei ter­reni con­t­a­m­i­nati.

Che cosa l’ac­cor­do prevede che fac­cia Cevi­tal?
La pro­pos­ta Cevi­tal viene però ridi­men­sion­a­ta dal testo del­l’ac­cor­do che affer­ma essere gli inter­ven­ti, opere e attiv­ità di pre­ven­zione e mes­sa in sicurez­za pre­visti come “non esaus­tivi”  e sta­bilisce l’ob­bli­go per Cevi­tal a prog­ettare, real­iz­zare e rispettare i seguen­ti inter­ven­ti il pri­mo dei quali esclu­so dal­la pro­pos­ta di Cevi­tal:

  • a) rimozione e avvio a recu­pero o smal­ti­men­to dei rifiu­ti deposi­tati in modo incon­trol­la­to nelle aree di pro­pri­età e in con­ces­sione dema­niale;
  • b) mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del suo­lo nelle aree di pro­pri­età ex Luc­chi­ni S.p.A. in A.S., tramite mis­ure di mit­igazione o inter­ruzione dei per­cor­si di espo­sizione, quali cop­er­ture e rimozione di hot spot, e anal­isi di ris­chio sito speci­fi­ca;
  • c) oneri pro quo­ta per la real­iz­zazione e ges­tione dell’impianto di trat­ta­men­to delle acque di fal­da con­t­a­m­i­nate emu­nte ai sen­si dell’art. 41, com­ma 2, del decre­to-legge n.69/2013, con­ver­ti­to nel­la legge n. 98/2013, sta­bil­i­ti dal­la Con­feren­za di Servizi di cui all’art. 2 com­ma 4 del pre­sente Accor­do, ris­er­va­ta la facoltà di Afer­pi di recu­per­are tutte le acque trat­tate;
  • d) attiv­ità di mon­i­tor­ag­gio.

Non è pre­vista la real­iz­zazione, a cura e spese di Afer­pi, di inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za del suo­lo anche in aree dema­niali.

Quali sono le aree su cui inter­ver­rà Cevi­tal?
Cevi­tal è obbli­ga­ta ad inter­venire sulle aree di sua pro­pri­età (per le quali l’obbligo di inter­ven­to res­ta a cari­co del pri­va­to incolpev­ole). Com­p­lessi­va­mente cir­ca 1.072.465 metri qua­drati facen­ti parte delle aree già ogget­to del cita­to Piano di Carat­ter­iz­zazione, men­tre l’estensione delle aree interne al perimetro di inter­esse ma esterne al SIN è di cir­ca 444.985 mq.

viola: area di proprietà verde: area demanio marittimo giallo: area demanio bonifica

vio­la: area di pro­pri­età
verde: area demanio marit­ti­mo
gial­lo: area demanio bonifi­ca

 Che cosa si prevede che fac­cia Invi­talia?
Invi­talia, dopo essere sta­ta finanzi­a­ta e incar­i­ca­ta dal­la Regione Toscana alla quale il CIPE ha pas­sato il finanzi­a­men­to di 50 mil­ioni di euro sarà tito­lare

  • del­la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del­la fal­da che prevede la real­iz­zazione di inter­ven­ti come
    rete di pozzi di emu­ng­i­men­to delle acque di fal­da;
    sis­tema di regi­mazione del­la fal­da pre­sente nei ter­reni di ripor­to;
    sis­tema di mar­gin­a­men­to del Fos­so Cor­nia Vec­chia;
    n. 2 impianti di trat­ta­men­to delle acque di fal­da (TAF) uno a servizio del­la Macroarea Nord, uno a servizio del­la Macroarea Sud;
  • del­la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del suo­lo nelle aree dema­niali (2.923.775 metri qua­drati).

 Quali sono i tem­pi degli inter­ven­ti di Cevi­tal?
Il prog­et­to di rein­dus­tri­al­iz­zazione e riqual­i­fi­cazione delle attiv­ità pro­dut­tive del sito pre­vis­to da Cevi­tal si arti­co­la su tre dis­tin­ti filoni di attiv­ità:

1) siderur­gi­ca, final­iz­za­ta alla ricon­ver­sione e mod­i­fi­ca degli impianti esisten­ti con delo­cal­iz­zazione dell’attuale acciaieria e real­iz­zazione di una nuo­va acciaieria elet­tri­ca;
2) agroal­i­menta­re, che prevede la creazione, in una porzione delle aree dismesse del sito, di:
a. un com­p­lesso di trit­u­razione di semi oleosi,
b. un com­p­lesso di trasfor­mazione di cere­ali in bioetanolo.
3) logis­ti­ca, fun­zionale ai due filoni sopra descrit­ti, che include l’allestimento di ban­chine ded­i­cate, oltre alla creazione di una piattafor­ma con strut­ture per lo stoccag­gio di mer­ci e mate­ri­ali.

Le stime tem­po­rali di mas­si­ma per la real­iz­zazione delle attiv­ità indus­tri­ali e di mes­sa in sicurez­za dei suoli dei suoli preve­dono le seguen­ti tem­p­is­tiche:
SETTORE SIDERURGICO (Macroarea Nord): 30 mesi per la real­iz­zazione delle attiv­ità pre­viste dal piano indus­tri­ale ai quali si aggiun­gono 12 mesi per il com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za dei suoli;
SETTORE AGROALIMENTARE (Macroarea Sud): 3 anni dal com­ple­ta­men­to delle dis­mis­sioni delle strut­ture pre­sen­ti ai quali si aggiun­gono 12 mesi per il com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za dei suoli;
SETTORE LOGISTICA (Macroarea Sud): 2 anni dal com­ple­ta­men­to delle dis­mis­sioni delle strut­ture pre­sen­ti ai quali si aggiun­gono 12 mesi per il com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za dei suoli.
I tem­pi pre­visti per la real­iz­zazione delle attiv­ità di dis­mis­sione delle strut­ture pre­sen­ti nel­la sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no risul­tano sti­mati in cir­ca 18 mesi.

Quali sono i tem­pi degli inter­ven­ti di Invi­talia?
Lo Stu­dio di fat­tibil­ità del Prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za e di rein­dus­tri­al­iz­zazione delle aree sit­u­ate nel Comune di Piom­bi­no di pro­pri­età e in attuale con­ces­sione dema­niale alla Luc­chi­ni risale al luglio 2014 e dunque le sue tem­p­is­tiche descritte sot­to sono com­ple­ta­mente saltate:

invitalia

Quali sono i pas­sag­gi pro­ce­du­rali ed i tem­pi?
Il prog­et­to oper­a­ti­vo di mes­sa in sicurez­za delle aree che deve garan­tire il coor­di­na­men­to con gli inter­ven­ti indi­vid­uati da Invi­talia, e il rel­a­ti­vo piano finanziario ven­gono pre­sen­tati da Afer­pi entro 120 giorni dal­la stip­u­la del­l’ac­cor­do di pro­gram­ma al Min­is­tero del­l’am­bi­ente che entro 30 giorni dal­la sca­den­za con­vo­ca una con­feren­za dei servizi.
I tem­pi di real­iz­zazione degli inter­ven­ti, delle opere e delle mis­ure di pre­ven­zione e mes­sa in sicurez­za sono inte­grati in coeren­za con le indi­cazioni del­la con­feren­za dei servizi.
Per gli inter­ven­ti di com­pe­ten­za pub­bli­ca Invi­talia, pre­via stip­u­la di speci­fi­ca con­ven­zione con la Regione Toscana per l’af­fi­da­men­to del­l’in­car­i­co, provved­erà alla prog­et­tazione ed alle altre attiv­ità.
Il prog­et­to inte­gra­to attua­ti­vo sarà approva­to con decre­to del Min­is­tero dell’ Ambi­ente e del­la tutela del ter­ri­to­rio e del mare.
Fino alla com­ple­ta attuazione del pro­prio impianto indus­tri­ale Afer­pi si impeg­na a man­tenere in eser­cizio gli impianti di lam­i­nazione e le rel­a­tive attiv­ità di fin­i­men­to e di servizi con­nesse , con dis­mis­sione defin­i­ti­va dei restanti impianti. A questo fine pre­sen­ta la comu­ni­cazione per il suben­tro nel­l’au­tor­iz­zazione del­la tito­lar­ità AIA al Min­is­tero dell’ ambi­ente che provvede alla trasmis­sione degli atti per com­pe­ten­za alla Regione o all’Ente com­pe­tente. Entro 30 giorni dal­la pre­sen­tazione del­la comu­ni­cazione Afer­pi pre­dispone e trasmette alla Regione Toscana o all’Ente com­pe­tente il piano che dovrà essere com­pren­si­vo degli inter­ven­ti nec­es­sari al ripristi­no e alla riqual­i­fi­cazione ambi­en­tale delle aree lib­er­ate nel casi di dis­mis­sioni.
Per l’attuazione del pro­prio piano indus­tri­ale defin­i­ti­vo, Afer­pi provvede alla richi­es­ta degli atti autor­iz­za­tivi e delle con­ces­sioni nec­es­sarie alla real­iz­zazione ed eser­cizio degli impianti, opere, inter­ven­ti ed attiv­ità, ivi com­pre­sa la richi­es­ta all’Autorità com­pe­tente ai sen­si dell’art. 7 del d.lgs. n. 152 del 2006 del­la nuo­va Autor­iz­zazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale per la real­iz­zazione del nuo­vo polo siderur­gi­co, ivi com­pre­sa la val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale o la ver­i­fi­ca di assoggetabi­il­ità.

Qual è l’oc­cu­pazione pre­vista?
Afer­pi si impeg­na ad assumere e quin­di trasferire alle pro­prie dipen­den­ze, nei ter­mi­ni pre­visti dall’accordo sin­da­cale e comunque entro e non oltre il 6.11.2016, tut­ti i 2.183 lavo­ra­tori dipen­den­ti dei Com­p­lessi Azien­dali Luc­chi­ni Piom­bi­no, del Ramo Vertek Piom­bi­no e del Ramo Luc­chi­ni Servizi e man­tenere alle pro­prie dipen­den­ze cias­cuno dei 2.160 per un peri­o­do di almeno due anni da com­putar­si, con rifer­i­men­to a cias­cuno di essi, a decor­rere dal­la data di assun­zione alle dipen­den­ze di Afer­pi, fat­ti salvi i casi di forza mag­giore (per tali inten­den­dosi dis­as­tri nat­u­rali, ter­re­moti, incen­di, guerre, som­mosse, atti del Gov­er­no o di ogni altra Autorità Pub­bli­ca non derivan­ti da inadem­pi­men­ti, neg­li­gen­za o illeciti di Afer­pi che com­porti­no l’impossibilità per Afer­pi di pros­eguire l’attività impren­di­to­ri­ale) e i casi di:(i) licen­zi­a­men­to per gius­ta causa, per gius­ti­fi­ca­to moti­vo sogget­ti­vo o per supera­men­to del peri­o­do di comporto;(ii)dimissioni volon­tarie dei lavo­ra­tore dipendente;(iii) impos­si­bil­ità sopravvenu­ta del­la prestazione/morte del lavo­ra­tore dipen­dente.
Non si capisce bene, per la ver­ità di dove nasca questo numero (2.183) per­ché in tut­ti gli accor­di prece­den­ti, com­pre­so l’ul­ti­mo tra Cevi­tal e orga­niz­zazioni sin­da­cali sul­la cas­sa inte­grazione il numero che com­pare è 2.160
Nel­la tabel­la seguente la decrizione dei liv­el­li occu­pazion­ali dal 2015 al 2017 con­tenu­ti nel Piano Indus­tri­ale:

occupati

Da notare la dis­cor­dan­za tra i tem­pi indi­cati nel­la tabel­la ed i tem­pi nec­es­sari per le autor­iz­zazioni ambi­en­tali, tale da far spostare in avan­ti nel tem­po le pre­vi­sioni.

Quali sono gli inter­ven­ti finanziari pub­bli­ci di sosteg­no pre­visti?
Non ci sono finanzi­a­men­ti speci­fi­ci a sosteg­no delle azioni attua­tive dell’ Accor­do sulle boni­fiche, a parte i 50 mil­ioni di euro per il recu­pero del­la fal­da da tem­po stanziati ed asseg­nati alla Regione, e così non può che essere. I finanzi­a­men­ti citati nelle pre­messe dell’ Accor­do afferiscono ad altri inter­ven­ti rel­a­tivi ad altri assi già pre­visti nel prece­dente Accor­do di pro­gram­ma del 24 aprile 2014, alcu­ni dei quali oltre­tut­to superati. Si pen­si ad esem­pio al finanzi­a­men­to di 30 mil­ioni di euro pre­visti dal­la Regione per ricon­ver­sione effi­cien­za ener­get­i­ca ed ambi­en­tale del ciclo pro­dut­ti­vo siderur­gi­co che dove­vano servire per la real­iz­zazione del­l’impianto corex o sim­ili. Questo comunque l’e­len­co:
•€.20ML di — incen­tivi alle imp­rese a valere sul­la legge 181/1989 — Agevolazioni per inves­ti­men­ti di mes­sa in sicurez­za di ter­reni, per fab­bri­cati, attrez­za­ture e macchi­nari (Asse II, azione 3)
•€.30ML dal POR del FESR 2014–2020 (Delib­era GR n. 294 del 7/4/2014) Ricon­ver­sione effi­cien­za ener­get­i­ca ed ambi­en­tale del ciclo pro­dut­ti­vo siderur­gi­co (Asse 1, azione 1)
•€.32,2ML a valere sul­la revi­sione del Pro­gram­ma Attuazione FAS 2007–2013 (deci­sione GR n. 2 del 19/2/2014) Agevolazione agli inves­ti­men­ti, anche di PMI, nonché per inter­ven­ti pub­bli­ci di infra­strut­turazione di aree pro­dut­tive (Asse II, azione 3).

Quali sono le garanzie finanziarie per gli inter­ven­ti ambi­en­tali?
A garanzia del­la pre­sen­tazione del prog­et­to oper­a­ti­vo di mes­sa in sicurez­za nonché del­la prestazione del­la fideius­sione a garanzia del­la cor­ret­ta ese­cuzione degli inter­ven­ti Afer­pi rilas­cia alla stip­u­la del­l’ac­cor­do una poliz­za fideius­so­ria o assi­cu­ra­ti­va a favore del Min­is­tero del­l’am­bi­ente per un impor­to di €. 500.000,00. Tale garanzia sarà svin­co­la­ta a segui­to del­la prestazione del­la garanzia per la cor­ret­ta ese­cuzione degli inter­ven­ti.
A garanzia del­la cor­ret­ta ese­cuzione degli inter­ven­ti , con par­ti­co­lare rifer­i­men­to agli even­tu­ali adegua­men­ti prog­et­tuali nei ter­mi­ni e ai tem­pi di attuazione, pre­visti in sede di Con­feren­za di servizi, Afer­pi è tenu­ta a rilas­cia­re fideius­sione ban­car­ia o poliz­za assi­cu­ra­ti­va a favore del Min­is­tero. L’importo garan­ti­to è fis­sato nel­la misura del 50% del cos­to degli inter­ven­ti che restano a cari­co del pri­va­to incolpev­ole. la garanzia è rilas­ci­a­ta entro dieci giorni dall’adozione del rel­a­ti­vo provved­i­men­to che appro­va il prog­et­to e autor­iz­za gli inter­ven­ti.
La garanzia è presta­ta per il tem­po pre­vis­to dal provved­i­men­to di approvazione del prog­et­to per la com­ple­ta real­iz­zazione degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za a cari­co di Afer­pi, rin­nov­abile in caso di pro­ro­ga di det­ti ter­mi­ni o non ulti­mazione del prog­et­to entro i medes­i­mi. Il Min­is­tero provved­erà a con­sen­tire uno o più svin­coli parziali delle somme garan­tite in relazione alle fasi di ese­cuzione degli inter­ven­ti.

Quali sono le garanzie per gli inter­ven­ti di rein­dus­tri­al­iz­zazione?
In relazione agli impeg­ni di man­ten­i­men­to dei liv­el­li occu­pazion­ali e quel­li di pros­e­cuzione dell’attività impren­di­to­ri­ale del­la Luc­chi­ni, si dà atto che Afer­pi provved­erà, al momen­to del­la stip­u­la dell’atto di acquis­to del sito di Piom­bi­no ed in adem­pi­men­to del pre­lim­inare stip­u­la­to il 9 dicem­bre 2014 , al rilas­cio a favore delle Pro­ce­dure di Ammin­is­trazione Stra­or­di­nar­ia di Luc­chi­ni e Luc­chi­ni Servizi di garanzia irrev­o­ca­bile a pri­ma doman­da, con rin­un­cia del ben­efi­cio di pre­ven­ti­va escus­sione, fino alla som­ma di € 15.000.000,00.

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