Lettera aperta a Pier Luigi Bersani
Sono un tuo convinto sostenitore perché ritengo che il rinnovamento si fa nelle idee e nelle proposte e questo, quasi mai, coincide con la carta di identità. Esser giovani di età non significa, di per sè, essere bravi e meglio di quelli più anziani. Non sono mai stato un Togliattiano convinto, egli sosteneva che un compagno poteva lasciare un incarico quando aveva condizioni per fare una proposta di un giovane che fosse in grado di sostituirlo e su questo mi convinceva. Era chiara l’affermazione che coniugava strettamente la forza del giovane con l’esperienza dell’anziano, creando un mix fortissimo se fatto fuori da ogni interesse personale.
I tempi sono ampiamente maturi per dimostrare che il PD vuol davvero fare gli interessi dell’Italia, ponendo sul tappeto la necessità di introdurre in modo indelebile la morale e l’etica della politica. Non parlo tanto di rottamazione, perché spero tu abbia le idee chiare e non sia solo polvere negli occhi (o peggio, tentativo demagogico) la scelta del gruppo di coordinamento del tuo comitato per le primarie.
Quello che è successo nel Lazio è semplicemente vergognoso e fa arrossire tutti, ponendoci in difficoltà a difendere la nostra posizione. L’unica strada possibile che dia purezza alle scelte del PD è quella di togliere dalle future candidature per le prossime elezioni, a qualunque responsabilità, tutti quelli che nel consiglio regionale del Lazio si sono macchiati della grave colpa del silenzio o del mancato controllo e denuncia, sulle malefatte della maggioranza a danno dei cittadini.
Sto pensando ad un impegno più diretto nelle primarie e nella successiva campagna elettorale, ma naturalmente lo potrò fare soltanto se le posizioni e le scelte saranno chiarissime e pulite nel profondo. Questo è il pensiero di molti cittadini vecchi e nuovi elettori del centro sinistra e del PD. Non mi sembra che possiamo permetterci di deludere queste aspettative.
La politica, quella vera e seria, dovrà accorgersi che è l’ora di battere un colpo per far sentire chiaramente la sua voce.
Walter Gasperini
Sono d’accordo sul fatto che l’età anagrafica conta poco, al contrario un rappresentante politico lo si dovrebbe misurare per il progetto che dovrebbe essere chiaro e condiviso dalla base .…. In questo il Renzi non mi pare diverso dal Bersani, per esempio entrambi vogliono gli inceneritori, entrambi sostengono le opere inutili che servono solo a far guadagnare i loro grandi sponsor, vedi la TAV in Val di Susa o la privatizzazione delle autostrade SAT; entrambi mi risulta sono stati presi a pesci in faccia dai cittadini che hanno votato nei referendum a favore dell’ acqua pubblica quando tutto il PD ha caldeggiato la gestione da parte di società private.
Per il resto tutto questo entusiasmo per il segretario del PD, il quale addirittura, secondo l’autore, rappresenta il baluardo del rinnovamento moralizzatore nel partito non lo capisco proprio. Dopo le vicende giudiziarie riguardanti Penati e addirittura quelle della sig.ra Zoia Veronesi sua storica segretaria personale dovrebbe mettere la faccia sotto la sabbia.
Saluti.