Lettera aperta al Ministro Carlo Calenda
PIOMBINO 16 ottobre 2017 — Da quasi un decennio le industrie siderurgiche piombinesi stanno attraversando una complicata crisi; non stiamo a ripercorrere le varie fasi che hanno portato alla situazione odierna, fasi che peraltro lei ben conosce. Ci preme tuttavia sottolineare che anche l’ultima strada che ci era stata proposta, legata al gruppo Cevital, si è ormai rivelata impercorribile. I lavoratori del settore siderurgico piombinese, che fra diretti ed indotto si stimano intorno alle 4.000 unità, sono ormai allo stremo delle forze. Queste persone, oltre a non avere prospettive per il futuro, non riescono più a far fronte alle proprie necessità di base, come testimonia il numero degli sfratti esecutivi in vertiginoso aumento nel nostro Comune. Questa situazione non può che riflettersi su tutto il tessuto sociale che sta vivendo, senza timore di smentita, la situazione più critica dal dopoguerra. Troppe volte ci è stata presentata la luce in fondo al tunnel e per troppe volte questa luce si è trasformata in una bolla di sapone.
Secondo quanto stipulato con l’”Addendum” al contratto di cessione dei rami di azienda Lucchini e Lucchini Servizi sottoscritto il 30 giugno 2017 dalla proprietà dell’azienda, la stessa è obbligata a presentare entro il 31 ottobre 2017 un nuovo ed attendibile piano industriale, corredato da un piano certificato di finanziamento degli investimenti ed un eventuale partner industriale per il settore siderurgico. Pena per il mancato rispetto di questo impegno è la risoluzione del contratto di cessione. Da quanto abbiamo appreso, prima della sopracitata scadenza, Lei avrà un incontro con la proprietà dell’azienda che in quella sede le presenterà la documentazione richiesta oltre ad un eventuale nuovo partner industriale. Crediamo che sia doveroso e rispettoso nei confronti dei lavoratori e della città osservare la massima chiarezza e trasparenza, siamo quindi a chiederle di venire sul territorio a riferire gli esiti dell’incontro una volta avvenuto, nel più breve tempo possibile, in una pubblica assemblea, di fronte a lavoratori e cittadini. La nostra città si sta chiedendo ormai da troppo tempo quale sarà il proprio futuro e pare ormai chiaro che la siderurgia non potrà più essere il cardine della tenuta occupazionale, futuro che in ogni caso non può prescindere dal recupero delle enormi aree occupate dagli impianti in disuso. Qualsiasi tipo di sviluppo economico non può essere programmato senza una fotografia chiara e realistica della situazione di partenza, crediamo quindi che sia inderogabile per la città avere un confronto diretto con la Sua persona. La Sua presenza sul territorio sarebbe la possibile testimonianza di un rinnovato impegno per la risoluzione della crisi economica del nostro territorio.
Certi di un suo fattivo interessamento verso la nostra richiesta porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Piombino
Daniele Pasquinelli
Susy Ninci
Andrea Lessi
Mario Gottini