Lettera aperta sui lavoratori delle ditte in appalto
PIOMBINO 24 aprile 2015 -
al Dott. Piero Nardi — Commissario Straordinario della Lucchini S.p.A. in Amministrazione Straordinaria
al Dott Issad Rebrab — Cevital
al Dott. Giuliano Poletti — Ministro del Lavoro e Politiche sociali
Quale organizzazione sindacale (Ugl) che rappresenta sia lavoratrici che lavoratori dell’indotto della Lucchini S.p.A. in Amministrazione Straordinaria, esprimiamo, con la presente, forte preoccupazione per lo stato della trattativa in corso con Cevital, che dovrà definire gli organici sia della nuova società che quelli della attuale gestione. Ad oggi, dal progetto industriale di Cevital, è difficile comprendere come verranno gestiti e se continueranno ad esistere alcuni servizi quali “ristorazione e pulizie” attualmente gestiti da altre Aziende; appalti che vedono coinvolte un centinaio di lavoratrici part-time, molte delle quali capofamiglia, attualmente in contratto di solidarietà al 60% in scadenza al 30 aprile 2015. Ci rivolgiamo a Voi per: 1. sapere se gli appalti e i servizi di “ristorazione e pulizie” saranno integralmente o parzialmente mantenuti all’interno dello Stabilimento di Piombino; 2. ottenere la proroga dei contratti di solidarietà non solo per il mese di maggio, ma fino alla ripresa dell’attività produttiva, in quanto ammortizzatori sociali diversi, al contrario dei metalmeccanici, non possono essere riconosciuti a queste categorie di lavoratori. Richiediamo che per le lavoratrici impegnate nei servizi di “ristorazione e pulizie”, che da oltre 25 anni lavorano all’interno dello Stabilimento, sia prevista e garantita la continuità lavorativa nei servizi che attualmente svolgono anche con la nuova iniziativa industriale proposta da Cevital. Nel caso in cui Cevital non intendesse più avvalersi di tali servizi e vi fosse la cessazione, chiediamo la prelazione per la loro ricollocazione sia nel settore agroalimentare, che nel settore logistico (ambito portuale); attività più volte richiamate nel progetto industriale di Cevital. Auspichiamo un confronto franco e costruttivo per affrontare questa preoccupante situazione che potrebbe generare l’ennesimo dramma sociale sul territorio di Piombino coinvolgendo oltre 100 famiglie.
Cordiali saluti
Ugl Livorno Sabrina Nigro