Lettere su lettere senza francobollo

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 29 giug­no 2018 — Let­tere su let­tere, ma forse sen­za fran­cobol­lo. Il salto nel buio volu­to da Fim, Fiom e Uilm è rius­ci­to molto bene: l’azien­da (Afer­pi) non ha più ripreso la pro­duzione. Per col­pa di accor­do pes­si­mo, spon­soriz­za­to dal­la Regione Toscana e dal gov­er­no prece­dente, abbi­amo avu­to speg­n­i­men­to dell’ alto­forno, taglii dei salari  e tenu­ta in  ostag­gio per quat­tro anni ‚da un algeri­no che chiede­va sol­di di sta­to e ora da una multi­nazionale indi­ana, inter­es­sa­ta sola­mente allo sboc­co al mare, non a colare acciaio e a Piom­bi­no.
Dopo la cam­pagna elet­torale di mis­ter Car­lo Cal­en­da, che a suo dire ave­va risolto il prob­le­ma con Jin­dal, siamo ritor­nati al pun­to di parten­za. Ecco l’ul­ti­ma bef­fa, adesso toc­ca al nuo­vo gov­er­no  che, come era preved­i­bile, ha pre­so tem­po. Jin­dal e il min­istro Lui­gi Di Maio devono capire che i lavo­ra­tori non saran­no più dis­posti a fare sac­ri­fi­ci e assis­tere a teatri­ni, che il piano indus­tri­ale deve prevedere il totale assor­bi­men­to dei 2000 lavo­ra­tori Afer­pi  e di quel­lo del­l’in­dot­to, che Piom­bi­no ha bisog­no di un vero piano indus­tri­ale per colare acciaio, non del­la soli­ta multi­nazionale straniera alla ricer­ca delle quote di mer­ca­to, ma soprat­tut­to di evitare i dazi. La siderur­gia è un set­tore strate­gi­co a Piom­bi­no come a Taran­to. Per Usb, nes­suno  rimar­rà indi­etro e met­ter­e­mo in cam­po inizia­tive e mobil­i­tazioni per la piena occu­pazione.

Usb Piom­bi­no

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