L’importante è che tutto sia smontabile

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SAN VINCENZO 8 novem­bre 2016 — Sono bas­ta­ti meno di due mesi all’Am­min­is­trazione Comu­nale di San Vin­cen­zo per met­tere tut­to a pos­to. La più grande lot­tiz­zazione abu­si­va ad opera di un uni­co sogget­to mai real­iz­zatasi in Val di Cor­nia (Park Alba­tros), dopo ess­er sta­ta accer­ta­ta e aver prodot­to un’or­di­nan­za di demolizione, è sta­ta già digeri­ta e si può ripar­tire come se non fos­se suc­ces­so asso­lu­ta­mente niente.
Un sag­gio di eti­ca e dig­nità polit­i­ca dato da la Giun­ta  non ha per­so tem­po per can­cel­lare tut­to, per dimen­ti­care e ripar­tire.
La lot­tiz­zazione abu­si­va non viene qua­si cita­ta in delib­era, l’Am­min­is­trazione sostiene di dover ri-avviare il pro­ced­i­men­to per vari­are gli stru­men­ti urban­is­ti­ci per­ché sus­sis­terebbe “il dovere di con­clud­ere il pro­ced­i­men­to avvi­a­to con un’istanza medi­ante l’adozione di un provved­i­men­to espres­so” e la neces­sità di rac­cogliere le opin­ioni di tut­ti i sogget­ti isti­tuzion­ali inter­es­sati.
Pri­ma di indi­vid­uare però le gravi con­trad­dizioni anche sta­vol­ta con­tenute nel piano, è nos­tro dovere di ammin­is­tra­tori e cit­ta­di­ni chiarire qual è il mes­sag­gio che deve essere recepi­to da tut­ti per­ché da qui in avan­ti a tut­ti ques­ta Giun­ta dovrà garan­tire sim­i­le trat­ta­men­to: fate tut­to quel­lo che vi pare fre­gan­dovene delle regole. L’im­por­tante è che tut­to sia smontabile.
Se e quan­do qual­cuno vi bec­cherà, smon­tate e rimon­tate dopo esservi fat­ti approvare l’in­ter­ven­to anche se si trat­ta di area vin­co­la­ta in vari­ante agli stru­men­ti urban­is­ti­ci comu­nali e region­ali.
Infat­ti nonos­tante le far­net­i­cazioni del seg­re­tario del PD, sti­amo par­lan­do di un inter­ven­to in vari­ante a tut­ti gli stru­men­ti urban­is­ti­ci su cui dovrà esprimer­si la Regione per cucire una mod­i­fi­ca alle regole addos­so ad una lot­tiz­zazione abu­si­va appe­na sman­tel­la­ta.
Sia ben chiaro che di fronte a questo sface­lo delle regole min­ime che stan­no alla base di uno sta­to di dirit­to e a garanzia del­la civile con­viven­za, tutte le Isti­tuzioni che a vario tito­lo pos­sono e devono inter­venire sono respon­s­abili.
Non par­liamo delle respon­s­abil­ità di quest’Am­min­is­trazione che, nel vol­gere di sei set­ti­mane, non ha sen­ti­to il bisog­no di spie­gare pub­bli­ca­mente l’ac­cadu­to e il suo oper­a­to, ha annul­la­to la delib­era di Giun­ta per riap­provarsela pres­soché uguale e non ha sen­ti­to nem­meno il bisog­no di con­frontar­si con il Con­siglio comu­nale o con la Com­mis­sione com­pe­tente. Gli uni­ci ridi­coli inter­ven­ti sono servi­ti per urlare che nes­suno sape­va e per con­fondere le carte, al pun­to che persi­no il Seg­re­tario del PD è sta­to con­fu­so dal­l’Asses­sore all’Ur­ban­is­ti­ca ed è inci­ampa­to soste­nen­do che gli stru­men­ti urban­is­ti­ci prevedessero l’am­pli­a­men­to del Park Alba­tros. Inqual­i­fi­ca­bile.

Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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