L’incarico dopo un colloquio in solitudine col Sindaco

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 7 novem­bre 2014 — Ringrazio il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani per la rispos­ta alla mia let­tera iner­ente la selezione per un incar­i­co nel suo uffi­cio di staff, ovvi­a­mente le moti­vazioni addotte non ren­dono gius­tizia a col­oro che illu­den­dosi han­no ritenu­to di parte­ci­pare ad una com­pe­tizione vera e non fit­tizia.
Emerge in modo inequiv­o­ca­bile, che la deci­sione finale sia sta­ta impronta­ta sul col­lo­quio che solo alcu­ni can­di­dati, strana­mente non tut­ti sono sta­ti con­tat­tati, han­no sostenu­to in soli­tu­dine con il sin­da­co stes­so, e non cer­ta­mente in base alla qual­ità dei CURRICULUM pre­sen­tati.
E’ sta­to segui­to il per­cor­so del­la selezione tramite avvi­so pub­bli­co, però allo stes­so è emer­sa inequiv­o­ca­bil­mente la dis­crezion­al­ità del­la scelta per­son­ale dell’unico esam­i­na­tore nel con­fron­to diret­to.
Le selezioni, anche a fronte di un’esigenza di legit­ti­mo rap­por­to fidu­cia­rio, non devono pre­scindere da una val­u­tazione cur­ric­u­lare, altri­men­ti i prin­cipi stes­so di trasparen­za e buona ammin­is­trazione inesora­bil­mente decadono.
Con tut­to il rispet­to per il sin­da­co e per l’ isti­tuzione che rap­p­re­sen­ta, la pre­sa in giro non si dis­solve: “nell’ordinamento da giurispru­den­za con­sol­i­da­ta sia del­la Corte cos­ti­tuzionale sia del­la gius­tizia ammin­is­tra­ti­va e con­tabile“ (cit. del sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani nel­la sua rispos­ta), viene selezion­a­to il miglior can­dida­to e non quel­lo di cui si ha più fidu­cia, oltre­tut­to se ha un CURRICULUM di gran lun­ga peg­giore di molti altri.
Si vocif­er­a­va che Tizio dovesse entrare nell’ufficio di staff e così è sta­to, per­tan­to la realtà è chiara e traspar­ente agli occhi di tut­ti, al di là di qual­si­asi inter­pre­tazione del­la nor­ma­ti­va.
Invece per la selezione iner­ente i tre diri­gen­ti ad incar­i­co sec­on­do l’art. 110 del T.U.E.L., sono sta­ti val­u­tati nel­la selezione esclu­si­va­mente i CURRICULUM e non vi è sta­to nes­sun col­lo­quio for­male.
In questo caso aus­pichi­amo che abbiano avu­to, anzi, man­tenu­to gli incar­ichi i can­di­dati migliori, vis­to che il metro di misura per la val­u­tazione è impres­so nero su bian­co, e qualo­ra ci fos­se qualche per­p­lessità, sarà facile ver­i­fi­care se tut­to è avvenu­to cor­ret­ta­mente con­frontan­do tut­ti i CURRICULUM pre­sen­tati.
Non è dif­fi­cile pen­sare che a fronte delle ultime polemiche qual­cuno potrebbe anche pre­tendere qualche ver­i­fi­ca in tal sen­so, purtrop­po un dub­bio tira l’altro ed a farne le spese è l’immagine gen­erale dell’ente.

Lui­gi Cop­po­la, Seg­re­tario Provin­ciale UDC Livorno

Commenta il post